
Turismo
Giornate FAI di Primavera 2025, ci sono ex monastero e ex Oriani a Corato
Presentati in conferenza i luoghi interessati nella Bat di sabato 22 e domenica 23 marzo 2025
Corato - mercoledì 19 marzo 2025
10.00
Si è svolta ieri mattina presso la Sala conferenze di Palazzo San Domenico a Barletta la conferenza stampa dedicata alle Giornate Fai di Primavera 2025 nella Bat di sabato 22 e domenica 23 marzo 2025.
Intervenuti la capo delegazione del Fondo per l'Ambiente Italiano della provincia Bat, Giulia Mastrodonato, il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito e il sindaco di Corato, Corrado N. De Benedictis, l'assessora Loredana Bianco in rappresentanza del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e la Professoressa Vincenza d'Aloja in rappresentanza della sindaca di Minervino Murge Maria Laura Mancini. Presenti anche gli alunni del Liceo Carlo Cafiero di Barletta in qualità di aspiranti ciceroni.
Nel 2025, doppia commemorazione per le giornate del Fai: ricorre il cinquantesimo anniversario della fondazione.
Dal 1975 anni il Fai compie una missione culturale, affiancando istituzioni e ai cittadini, per svolgere azioni di sensibilizzazione e valorizzazione del patrimonio e dell'eredità italiana.
Dopo i saluti iniziali e i ringraziamenti di rito, la capodelegazione Mastrodonato ha riportato le parole del presidente del Fai, Marco Magnifico, in cui si rimarca la missione della fondazione che porta ad ulteriore affermazione dell'identità non solo nazionale ma europea, in concomitanza con l'articolo 9 della Costituzione Italiana, con lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione.
È, dunque, interesse dello stato, della comunità e del Fai stesso che l'idea di preservazione della cultura venga insegnata nelle scuole. Spesso però questo sentimento si perde, e per ovviare a questo, è stata creata una collaborazione con il Politecnico di Bari che mantiene in luce l'obiettivo.
"Se non conosciamo non possiamo amare, se non amiamo non possiamo proteggere." Le parole di Mastrodonato.
Poi prosegue spiegando che le città hanno sempre piu voglia di partecipare alle opportunità del Fai e soprattutto si impegnano spontaneamente, come nel caso del comune di Corato e quello di Bisceglie.
Anche altri comuni della Bat hanno partecipato al censimento Fai. Più nello specifico, la delegazione Fai Bat sta supportando la candidatura e votazione della Villa Bonelli tra i luoghi del cuore Fai. il censimento è una mappatura spontanea dei tesori italiani che in particolar modo si ritiene facciano parte dell'identità della nazione, ma che purtoppo hanno un futuro incerto dato dalla mancanza di preservazione e interesse. "La comunità di Barletta tiene tanto alla Villa Bonelli, confermandolo luogo del cuore come ne è venuto fuori da una recente conferenza nel nuovo auditorium della chiesa sacra famiglia. È possibile che Barletta riceva i fondi perché a buon punto nella classifica."
E infine, Mastrodonato prosegue rinnovando l'invito alle giornate del Fai di sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 elencando i luoghi convolti della provincia Barletta-Andria-Trani: Chiesa di San Pietro e la Cattedrale – Barletta, l'ex sede del Liceo Classico "Alfredo Oriani" e ex monastero a Corato, il Castello di Minervino Murge e Chiesetta di Santa Margherita a Bisceglie.
Conclude ringraziando tutti coloro i quali collaborano con il Fai: istituzioni, sindaci, cittadini, assessori Sinisi, Marcone, Varesano, gli ingegneri Soleti ,Cuonzo e Morgigno, la Croce Rossa e le associazioni di volontariato tutte: "Delegati e volontari sono solo la punta dell' iceberg: senza loro nulla sarebbe possibile."
Prende la parola il Sindaco di Corato, che dopo i saluti e i ringraziamenti iniziali, rinnova la collaborazione e la volontà di partecipare alle giornate Fai e all'intero percorso con il Fai.
"Tutto questo significa per il comune creare connessione culturale ed emotiva tra la cittadinanza e i beni culturali artistici architettonici" e poi prosegue riportando il discorso all'attualità: "Delle volte il rapporto è fragile, soprattutto quando si volge lo sguardo alle nuove generazioni. È importante che le nuove generazioni abbiano consapevolezza del loro territorio e della sua ricchezza. Serve che i giovani conoscano il passato, solo grazie ad esso esiste il presente. Se il patrimonio non ci fosse piu, sarebbe perso per sempre, invece esso e vivo e convive con noi." Con nostalgia per il suo ex lavoro da insegnante si rivolge direttamente ai ragazzi presenti: "Il patrimonio e la sua conoscenza dona letture e codici di interpretazione per tutti i piu svariati contesti del mondo in cui ci troviamo. Altrimenti diventeremmo un popolo senza memoria e passato, in cui tutto è possibile e si va verso la distruzione!"
Tornando a riferirsi alla giornata del Fai , il Sindaco ricorda che l'edificio in cui si trova attualmente l'istituto d'Istruzione Superiore A. Oriani – L. Tandoiun è un palazzo rimasto chiuso per anni a seguito del terremoto dell' '80 che aveva reso inagibile il complesso. Si tratta palazzo con storia stratifica vecchio monastero con antico chiostro.al suo interno si trova anche la storica chiesa di San Francesco. La rivalutazione e ristrutturazione dell'edificio è stata quasi conclusa grazie alla direzione dei lavori dell'architetto Russo.
Anche il sindaco di Barletta rinnova la disponibilità totale del comune di Barletta alla partecipazione al progetto Fai e alle giornate di primavera. Poi ci tiene a raccontare tutte le opere di ristrutturazione di vari poli storici della città. Parte da Palazzo San Domenico, luogo della conferenza, riaperto lo scorso anno a seguito di tanta burocrazia e lavori di rivalutazione. Un immobile, questo, che è diventato tanto amato dai Barlettani, soprattutto dai giovani. Al suo interno la frequentatissima Biblioteca Centrale.
Approvato ultimamente anche il progetto di ristrutturazione del complesso sacro di Sant'Andrea.
Data nuova vita anche al Palazzo Reichlin, bellezza dallo stile liberty e unico in tutta Italia. Un tempo cuore pulsante della produzione vinicola locale, ora ospita un ricco patrimonio librario, monumentale e mobiliare, offrendo un'immersione completa nel mondo dell'enologia e della storia agricola di Barletta.
Si pone particolarmente attenzione alla Villa Bonelli, candidata ai luoghi del cuore Fai. Anch'essa ha una storia lunghissima e travagliata: il palazzo è rimasto in stato di abbandono per anni e ancora oggi edificio risulta inaccessibile e degradato. "Anche qui la burocrazia ci ha messo il proprio ma si continua a lavorare." Specifica il Sindaco Cannito.
Proprio lì vicino recuperato l'auditorium della Chiesa Sacra Famiglia e donato alla fruizione pubblica. È stato persino scoperto un tunnel che porta direttamente all'interno di Villa Bonelli.
Un altro spot da anni abbandonato e inaccessibile era l'archivio di stato: "Quasi terminato e tra poco visitabile! Da 100 anni non ci entrava nessuno ed era addirittura senza proprietario: il ministero dei beni culturali e il comune di Barletta lo hanno preso in mano e hanno iniziato ad occuparsene." Poi prosegue: "Anche il Palazzo della Marra è in ristrutturazione, ma stavolta abbiamo dato i lavori in mano alla sovraintendenza che se ne occupa in toto."
Piccolo accento al Faro Napoleonico, considerato il più antico dell'Adriatico ma conosciuto da pochi: iniziati i lavori di ristrutturazione.
Il sindaco conclude con un ringraziamento sentito al Fai che opera per la bellezza, senza scopi e appartenenze politiche, mossa esclusivamente dall'amore. L'amore è per le bellezze del territorio che rafforza la nostra identità: "ragazzi mettetevelo bene in testa: sono Barlettano, sono italiano e sono europeo! In Europa si celebra e preserva la bellezza, tutto il resto del mondo ci ammira. Dobbiamo essere orgogliosi di questo e quindi proteggere ciò che ci circonda."
Durante il suo discorso si fa sfuggire due spoiler: il 31 marzo il ministro della cultura Giuli sarà Barletta per visitare la città e durante le giornate d'autunno Fai, sarà aperta la torre del' orologio di San giacomo, che ospita una scala stupenda e un meccanismo dell' orologio inimitabile e antico.
L'assessora Bianco che rappresenta il sindaco di Bisceglie si espone sulla chiesa di Santa Margherita spiegando che è unica dal punto di vista storico e architettonico. È di proprietà del comune ma gestita dal Fai. Anche grazie a questa collaborazione le istituzioni hanno reso sensibili i cittadini alla presenza di un edificio di quel calibro e del proprio territorio. La Chiesa di Santa Margherita è diventata uno spot attivo e non più passivo, creando un edificio pulsante per la città. L'edificio ha un'acustica ottima: si presta a concerti e rappresentazioni teatrali. I visitatori hanno potuto godere di concerti di musica medievale che hanno riportato il pubblico e la struttura stessa indietro nel tempo, con suoni ed emozioni dell'epoca, immersi tra suoni e pace, in un uliveto in aperta campagna.
Con una storia di 828 anni, la narrazione del luogo ha dato una seconda vita al posto. "Il Fai ci ha insegnato questo, porgendo alle nuove generazioni una storia che continua a vivere. Solo in questo modo è possibile innamorarsi e quindi tutelare la propria città a 360 gradi.".
E poi conclude: "Il sentimento europeo ci fa sentire a casa e in questo modo è possibile coltivarne i valori: condivisione, inclusione, partecipazione è importante anche per la preservazione del patrimonio. Invito ad assaporare la magia e la storia della Chiesa di Santa Margherita e tutti i luoghi delle giornate Fai della Puglia!"
Infine, la parola all'ultima personalità del desk. La Professoressa Vincenza d'Aloja riporta la storia della sua città a quella di spazi sterminati e del territorio, nonché all'evoluzione geologica: è parte del mediterraneo in cui confluivano la placca di Adria e la placca Euro-Asiatica e Africana.
il palazzo comunale, ex castello, è il sito scelto perché ha un aspetto storico architettonico paesaggistico e naturalistico che si identifica col titolo "Da fortezza normanna a palazzo comunale.
Quel territorio, ex contea normanna, probabilmente di proprietà del primo feudatario di Minervino, è poi diventata di proprietà del comune in seguito a varie eredità e scritti privati. Minervino è stato un feudo importante. "Il balcone delle Puglie" lo definisce la Professoressa, e continuando "Si vede la Basilicata con il Vulture, persino il Pollino e il Vesuvio. Poi la provincia di Foggia, il Gargano ed il mare." La visita al palazzo comunale terminerà con l'affaccio su un vero grande terrazzo con vista. Presenti nel palazzo comunale anche museo archeologico, biblioteca e pinacoteca del pittore contemporaneo Roccotelli.
Rinnovato l'invito per tutta la cittadinanza a prendere parte attivamente all'opportunità delle Giornate Fai di Primavera di sabato 22 e domenica 23 marzo 2025.
Intervenuti la capo delegazione del Fondo per l'Ambiente Italiano della provincia Bat, Giulia Mastrodonato, il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito e il sindaco di Corato, Corrado N. De Benedictis, l'assessora Loredana Bianco in rappresentanza del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano e la Professoressa Vincenza d'Aloja in rappresentanza della sindaca di Minervino Murge Maria Laura Mancini. Presenti anche gli alunni del Liceo Carlo Cafiero di Barletta in qualità di aspiranti ciceroni.
Nel 2025, doppia commemorazione per le giornate del Fai: ricorre il cinquantesimo anniversario della fondazione.
Dal 1975 anni il Fai compie una missione culturale, affiancando istituzioni e ai cittadini, per svolgere azioni di sensibilizzazione e valorizzazione del patrimonio e dell'eredità italiana.
Dopo i saluti iniziali e i ringraziamenti di rito, la capodelegazione Mastrodonato ha riportato le parole del presidente del Fai, Marco Magnifico, in cui si rimarca la missione della fondazione che porta ad ulteriore affermazione dell'identità non solo nazionale ma europea, in concomitanza con l'articolo 9 della Costituzione Italiana, con lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela del paesaggio e il patrimonio storico e artistico della nazione.
È, dunque, interesse dello stato, della comunità e del Fai stesso che l'idea di preservazione della cultura venga insegnata nelle scuole. Spesso però questo sentimento si perde, e per ovviare a questo, è stata creata una collaborazione con il Politecnico di Bari che mantiene in luce l'obiettivo.
"Se non conosciamo non possiamo amare, se non amiamo non possiamo proteggere." Le parole di Mastrodonato.
Poi prosegue spiegando che le città hanno sempre piu voglia di partecipare alle opportunità del Fai e soprattutto si impegnano spontaneamente, come nel caso del comune di Corato e quello di Bisceglie.
Anche altri comuni della Bat hanno partecipato al censimento Fai. Più nello specifico, la delegazione Fai Bat sta supportando la candidatura e votazione della Villa Bonelli tra i luoghi del cuore Fai. il censimento è una mappatura spontanea dei tesori italiani che in particolar modo si ritiene facciano parte dell'identità della nazione, ma che purtoppo hanno un futuro incerto dato dalla mancanza di preservazione e interesse. "La comunità di Barletta tiene tanto alla Villa Bonelli, confermandolo luogo del cuore come ne è venuto fuori da una recente conferenza nel nuovo auditorium della chiesa sacra famiglia. È possibile che Barletta riceva i fondi perché a buon punto nella classifica."
E infine, Mastrodonato prosegue rinnovando l'invito alle giornate del Fai di sabato 22 e domenica 23 marzo 2025 elencando i luoghi convolti della provincia Barletta-Andria-Trani: Chiesa di San Pietro e la Cattedrale – Barletta, l'ex sede del Liceo Classico "Alfredo Oriani" e ex monastero a Corato, il Castello di Minervino Murge e Chiesetta di Santa Margherita a Bisceglie.
Conclude ringraziando tutti coloro i quali collaborano con il Fai: istituzioni, sindaci, cittadini, assessori Sinisi, Marcone, Varesano, gli ingegneri Soleti ,Cuonzo e Morgigno, la Croce Rossa e le associazioni di volontariato tutte: "Delegati e volontari sono solo la punta dell' iceberg: senza loro nulla sarebbe possibile."
Prende la parola il Sindaco di Corato, che dopo i saluti e i ringraziamenti iniziali, rinnova la collaborazione e la volontà di partecipare alle giornate Fai e all'intero percorso con il Fai.
"Tutto questo significa per il comune creare connessione culturale ed emotiva tra la cittadinanza e i beni culturali artistici architettonici" e poi prosegue riportando il discorso all'attualità: "Delle volte il rapporto è fragile, soprattutto quando si volge lo sguardo alle nuove generazioni. È importante che le nuove generazioni abbiano consapevolezza del loro territorio e della sua ricchezza. Serve che i giovani conoscano il passato, solo grazie ad esso esiste il presente. Se il patrimonio non ci fosse piu, sarebbe perso per sempre, invece esso e vivo e convive con noi." Con nostalgia per il suo ex lavoro da insegnante si rivolge direttamente ai ragazzi presenti: "Il patrimonio e la sua conoscenza dona letture e codici di interpretazione per tutti i piu svariati contesti del mondo in cui ci troviamo. Altrimenti diventeremmo un popolo senza memoria e passato, in cui tutto è possibile e si va verso la distruzione!"
Tornando a riferirsi alla giornata del Fai , il Sindaco ricorda che l'edificio in cui si trova attualmente l'istituto d'Istruzione Superiore A. Oriani – L. Tandoiun è un palazzo rimasto chiuso per anni a seguito del terremoto dell' '80 che aveva reso inagibile il complesso. Si tratta palazzo con storia stratifica vecchio monastero con antico chiostro.al suo interno si trova anche la storica chiesa di San Francesco. La rivalutazione e ristrutturazione dell'edificio è stata quasi conclusa grazie alla direzione dei lavori dell'architetto Russo.
Anche il sindaco di Barletta rinnova la disponibilità totale del comune di Barletta alla partecipazione al progetto Fai e alle giornate di primavera. Poi ci tiene a raccontare tutte le opere di ristrutturazione di vari poli storici della città. Parte da Palazzo San Domenico, luogo della conferenza, riaperto lo scorso anno a seguito di tanta burocrazia e lavori di rivalutazione. Un immobile, questo, che è diventato tanto amato dai Barlettani, soprattutto dai giovani. Al suo interno la frequentatissima Biblioteca Centrale.
Approvato ultimamente anche il progetto di ristrutturazione del complesso sacro di Sant'Andrea.
Data nuova vita anche al Palazzo Reichlin, bellezza dallo stile liberty e unico in tutta Italia. Un tempo cuore pulsante della produzione vinicola locale, ora ospita un ricco patrimonio librario, monumentale e mobiliare, offrendo un'immersione completa nel mondo dell'enologia e della storia agricola di Barletta.
Si pone particolarmente attenzione alla Villa Bonelli, candidata ai luoghi del cuore Fai. Anch'essa ha una storia lunghissima e travagliata: il palazzo è rimasto in stato di abbandono per anni e ancora oggi edificio risulta inaccessibile e degradato. "Anche qui la burocrazia ci ha messo il proprio ma si continua a lavorare." Specifica il Sindaco Cannito.
Proprio lì vicino recuperato l'auditorium della Chiesa Sacra Famiglia e donato alla fruizione pubblica. È stato persino scoperto un tunnel che porta direttamente all'interno di Villa Bonelli.
Un altro spot da anni abbandonato e inaccessibile era l'archivio di stato: "Quasi terminato e tra poco visitabile! Da 100 anni non ci entrava nessuno ed era addirittura senza proprietario: il ministero dei beni culturali e il comune di Barletta lo hanno preso in mano e hanno iniziato ad occuparsene." Poi prosegue: "Anche il Palazzo della Marra è in ristrutturazione, ma stavolta abbiamo dato i lavori in mano alla sovraintendenza che se ne occupa in toto."
Piccolo accento al Faro Napoleonico, considerato il più antico dell'Adriatico ma conosciuto da pochi: iniziati i lavori di ristrutturazione.
Il sindaco conclude con un ringraziamento sentito al Fai che opera per la bellezza, senza scopi e appartenenze politiche, mossa esclusivamente dall'amore. L'amore è per le bellezze del territorio che rafforza la nostra identità: "ragazzi mettetevelo bene in testa: sono Barlettano, sono italiano e sono europeo! In Europa si celebra e preserva la bellezza, tutto il resto del mondo ci ammira. Dobbiamo essere orgogliosi di questo e quindi proteggere ciò che ci circonda."
Durante il suo discorso si fa sfuggire due spoiler: il 31 marzo il ministro della cultura Giuli sarà Barletta per visitare la città e durante le giornate d'autunno Fai, sarà aperta la torre del' orologio di San giacomo, che ospita una scala stupenda e un meccanismo dell' orologio inimitabile e antico.
L'assessora Bianco che rappresenta il sindaco di Bisceglie si espone sulla chiesa di Santa Margherita spiegando che è unica dal punto di vista storico e architettonico. È di proprietà del comune ma gestita dal Fai. Anche grazie a questa collaborazione le istituzioni hanno reso sensibili i cittadini alla presenza di un edificio di quel calibro e del proprio territorio. La Chiesa di Santa Margherita è diventata uno spot attivo e non più passivo, creando un edificio pulsante per la città. L'edificio ha un'acustica ottima: si presta a concerti e rappresentazioni teatrali. I visitatori hanno potuto godere di concerti di musica medievale che hanno riportato il pubblico e la struttura stessa indietro nel tempo, con suoni ed emozioni dell'epoca, immersi tra suoni e pace, in un uliveto in aperta campagna.
Con una storia di 828 anni, la narrazione del luogo ha dato una seconda vita al posto. "Il Fai ci ha insegnato questo, porgendo alle nuove generazioni una storia che continua a vivere. Solo in questo modo è possibile innamorarsi e quindi tutelare la propria città a 360 gradi.".
E poi conclude: "Il sentimento europeo ci fa sentire a casa e in questo modo è possibile coltivarne i valori: condivisione, inclusione, partecipazione è importante anche per la preservazione del patrimonio. Invito ad assaporare la magia e la storia della Chiesa di Santa Margherita e tutti i luoghi delle giornate Fai della Puglia!"
Infine, la parola all'ultima personalità del desk. La Professoressa Vincenza d'Aloja riporta la storia della sua città a quella di spazi sterminati e del territorio, nonché all'evoluzione geologica: è parte del mediterraneo in cui confluivano la placca di Adria e la placca Euro-Asiatica e Africana.
il palazzo comunale, ex castello, è il sito scelto perché ha un aspetto storico architettonico paesaggistico e naturalistico che si identifica col titolo "Da fortezza normanna a palazzo comunale.
Quel territorio, ex contea normanna, probabilmente di proprietà del primo feudatario di Minervino, è poi diventata di proprietà del comune in seguito a varie eredità e scritti privati. Minervino è stato un feudo importante. "Il balcone delle Puglie" lo definisce la Professoressa, e continuando "Si vede la Basilicata con il Vulture, persino il Pollino e il Vesuvio. Poi la provincia di Foggia, il Gargano ed il mare." La visita al palazzo comunale terminerà con l'affaccio su un vero grande terrazzo con vista. Presenti nel palazzo comunale anche museo archeologico, biblioteca e pinacoteca del pittore contemporaneo Roccotelli.
Rinnovato l'invito per tutta la cittadinanza a prendere parte attivamente all'opportunità delle Giornate Fai di Primavera di sabato 22 e domenica 23 marzo 2025.