Territorio
Giornate europee dell'archeologia, evento a Corato
Spettacolo equestre promosso dall'Accademia "Il nero luminoso" con l'Archeoclub
Corato - domenica 12 giugno 2022
Nell'ambito delle Giornate europee dell'archeologia, organizzate in Italia dal ministero della cultura sotto l'egida dell'Istituto nazionale di ricerca archeologica preventiva della Francia (Inrap), la sezione "Padre Emilio D'Angelo" di Corato dell'Archeoclub d'Italia, in collaborazione con Itinera Ets e l'Accademia nazionale di arte equestre "Il nero luminoso", ha promosso l'evento culturale intitolato "Tra archeologia e arte. Federico II, la Murgia e l'arte equestre", in programma sabato 18 giugno a partire dalle ore 19.
La manifestazione è patrocinata dal Parco nazionale dell'Alta Murgia e ambientata nel XIII secolo, quando i parchi e i boschi murgianifurono visitati anche dall'Imperatore Federico II di Svevia; un luogo situato nel punto d'incontro fra due grandi vie erbose, il tratturo Canosa-Ruvo ed il tratturo Corato-Fontanadogna, ovvero nei pressi dell'attuale strada provinciale 19 all'incrocio con la strada esterna Tratturello Pedale. Federico II frequentò quellee zone intorno al 1240 e anche prima, quando visitò la fabbrica del castello di Trani (datato 1233).
La scelta del luogo è dovuta alla sua collocazione geografica al centro di una serie di emergenze archeologiche molto importanti e che vanno tutelate e valorizzate: gli insediamenti preistorici come M. Savignano, L'Antica, Posta Mangieri, Serra Cecibizzo, Masseria La Grotta, note località con resti di villaggi di capanne a partire dal 5000 a.C.; gli insediamenti con torri e masserie fortificate, come Torre Sansanello, Torre di Nebbia, Pedale Piccolo, Pedale Grande, Jazzo Tarantini, località con siti archeologici di origine medievale e tardomedievale, circoscritti sia alle strutture che alla viabilità interna; la presenza di boschi residuali come quello di Castel del Monte e Malcangi, che documentano la più antica attività di disboscamento della zona a partire dalla fine del XII secolo; la presenza di altri siti archeologici che caratterizzarono sia l'attività di disboscamento che di inserimento dei culti cristiani in ambito paganico (Chiesa di San Magno).
L'offerta culturale sarà arricchita e preceduta da un excusurs su "Archeologia e Arte. Rapporto tra uomo e cavallo". La disquisizione minuziosa, frutto di studi approfonditi su alcuni scavi archeologici e sui reperti in essi ritrovati, consentirà di comprendere meglio l'utilizzo del cavallo dalla Preistoria al Medioevo, ovvero dalla domesticazione dell'animale, passando per le varie fasi della storia dell'uomo, sino alla descrizione di come veniva utilizzato e considerato nella mentalità medievale. Dall'uso in guerra, partendo dall'epoca delle invasioni barbariche che vede la nascita dei primi veri e propri reparti a cavallo, sino al periodo medievale indicato come l'acmè della cavalleria.
L'appuntamento si concluderà con una degustazione guidata. Gradita la prenotazione al numero 3485930027 o tramite una mail a corato@archeoclubitalia.org.
La manifestazione è patrocinata dal Parco nazionale dell'Alta Murgia e ambientata nel XIII secolo, quando i parchi e i boschi murgianifurono visitati anche dall'Imperatore Federico II di Svevia; un luogo situato nel punto d'incontro fra due grandi vie erbose, il tratturo Canosa-Ruvo ed il tratturo Corato-Fontanadogna, ovvero nei pressi dell'attuale strada provinciale 19 all'incrocio con la strada esterna Tratturello Pedale. Federico II frequentò quellee zone intorno al 1240 e anche prima, quando visitò la fabbrica del castello di Trani (datato 1233).
La scelta del luogo è dovuta alla sua collocazione geografica al centro di una serie di emergenze archeologiche molto importanti e che vanno tutelate e valorizzate: gli insediamenti preistorici come M. Savignano, L'Antica, Posta Mangieri, Serra Cecibizzo, Masseria La Grotta, note località con resti di villaggi di capanne a partire dal 5000 a.C.; gli insediamenti con torri e masserie fortificate, come Torre Sansanello, Torre di Nebbia, Pedale Piccolo, Pedale Grande, Jazzo Tarantini, località con siti archeologici di origine medievale e tardomedievale, circoscritti sia alle strutture che alla viabilità interna; la presenza di boschi residuali come quello di Castel del Monte e Malcangi, che documentano la più antica attività di disboscamento della zona a partire dalla fine del XII secolo; la presenza di altri siti archeologici che caratterizzarono sia l'attività di disboscamento che di inserimento dei culti cristiani in ambito paganico (Chiesa di San Magno).
L'offerta culturale sarà arricchita e preceduta da un excusurs su "Archeologia e Arte. Rapporto tra uomo e cavallo". La disquisizione minuziosa, frutto di studi approfonditi su alcuni scavi archeologici e sui reperti in essi ritrovati, consentirà di comprendere meglio l'utilizzo del cavallo dalla Preistoria al Medioevo, ovvero dalla domesticazione dell'animale, passando per le varie fasi della storia dell'uomo, sino alla descrizione di come veniva utilizzato e considerato nella mentalità medievale. Dall'uso in guerra, partendo dall'epoca delle invasioni barbariche che vede la nascita dei primi veri e propri reparti a cavallo, sino al periodo medievale indicato come l'acmè della cavalleria.
L'appuntamento si concluderà con una degustazione guidata. Gradita la prenotazione al numero 3485930027 o tramite una mail a corato@archeoclubitalia.org.