Ambiente
Gestione cinghiali, «Necessario intensificare e potenziare controlli e azioni»
Il Parco dell'Alta Murgia fa il punto della situazione
Corato - mercoledì 23 gennaio 2019
18.05
A due settimane dall'entrata in funzione dei sei recinti per la cattura dei cinghiali, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia continua a tenere alta l'attenzione su un tema della massima importanza per la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.
Martedì 22 gennaio, nella sede del Parco a Gravina, si è tenuto un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti nel Piano di gestione del cinghiale: vi hanno partecipato dirigenti e tecnici dell'Ente, il comandante del Raggruppamento Carabinieri Reparto Parco Nazionale dell'Alta Murgia, maggiore Giuliano Palomba, il consigliere della Città Metropolitana di Bari Antonio Stragapede e rappresentanti dell'ARIF e del Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari.
Dall'incontro è emerso che le azioni poste in essere finora dall'Ente stanno riscontrando risultati positivi, ma è necessario intensificare e potenziare controlli e azioni per venire incontro alle necessità degli agricoltori e porre in sicurezza strade e colture.
Dal potenziamento in numero dei recinti di cattura all'intensificazione degli avvistamenti e dei controlli nelle aree di gestione, ad una maggiore collaborazione con gli agricoltori fino alla sicurezza stradale per la quale il Parco ha fornito all'ANAS i punti in cui inserire i rilevatori degli attraversamenti: queste le soluzioni proposte dal presidente vicario del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Troia, che ha ricordato che l'argomento è stato discusso con il Prefetto della BAT, dott. Emilio Dario Sensi, nello scorso ottobre.
L'Ente non è ancora stato ricevuto dal Prefetto di Bari, pertanto il presidente vicario Troia ha chiesto alla Città Metropolitana di Bari di fare una richiesta di incontro congiunta alla dott.ssa Marilisa Magno, volta a potenziare i controlli e le azioni da intraprendere sul territorio.
Il Parco, intanto, continua con la vigilanza sul tema: dal 19 al 22 febbraio 2019, nei boschi del territorio, si terrà, per il decimo anno, il censimento in battuta dei cinghiali. Mentre ad aprile verranno monitorati i siti riproduttivi degli ungulati.
Martedì 22 gennaio, nella sede del Parco a Gravina, si è tenuto un tavolo tecnico con tutti gli attori coinvolti nel Piano di gestione del cinghiale: vi hanno partecipato dirigenti e tecnici dell'Ente, il comandante del Raggruppamento Carabinieri Reparto Parco Nazionale dell'Alta Murgia, maggiore Giuliano Palomba, il consigliere della Città Metropolitana di Bari Antonio Stragapede e rappresentanti dell'ARIF e del Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari.
Dall'incontro è emerso che le azioni poste in essere finora dall'Ente stanno riscontrando risultati positivi, ma è necessario intensificare e potenziare controlli e azioni per venire incontro alle necessità degli agricoltori e porre in sicurezza strade e colture.
Dal potenziamento in numero dei recinti di cattura all'intensificazione degli avvistamenti e dei controlli nelle aree di gestione, ad una maggiore collaborazione con gli agricoltori fino alla sicurezza stradale per la quale il Parco ha fornito all'ANAS i punti in cui inserire i rilevatori degli attraversamenti: queste le soluzioni proposte dal presidente vicario del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, Cesare Troia, che ha ricordato che l'argomento è stato discusso con il Prefetto della BAT, dott. Emilio Dario Sensi, nello scorso ottobre.
L'Ente non è ancora stato ricevuto dal Prefetto di Bari, pertanto il presidente vicario Troia ha chiesto alla Città Metropolitana di Bari di fare una richiesta di incontro congiunta alla dott.ssa Marilisa Magno, volta a potenziare i controlli e le azioni da intraprendere sul territorio.
Il Parco, intanto, continua con la vigilanza sul tema: dal 19 al 22 febbraio 2019, nei boschi del territorio, si terrà, per il decimo anno, il censimento in battuta dei cinghiali. Mentre ad aprile verranno monitorati i siti riproduttivi degli ungulati.