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Gasolio agricolo, costi insostenibili: 1.40 euro al litro. Mobilitazione Cia Puglia

Sicolo: «Necessario un Tavolo Verde permanente»

Il Comitato esecutivo di Cia Puglia, con tutte le componenti delle diverse province del territorio, ha deliberato lo stato di mobilitazione. «Le materie prime e i fertilizzanti utilizzati dalle aziende agricole, questa settimana, hanno fatto registrare un ulteriore aumento» è quanto riportato nella nota dell'organizzazione sindacale degli agricoltori. «Il prezzo del gasolio per le imprese del comparto è arrivato a toccare quota 1.40 euro al litro. I costi di produzione complessivi si sono nuovamente alzati per il combinato disposto delle speculazioni e degli effetti negativi della guerra in Ucraina. L'agricoltura, in questo modo, non può reggere. La situazione è insostenibile. Chiediamo alle istituzioni di tutti i livelli, in primis a Regione Puglia e Governo nazionale, di attivarsi immediatamente per trovare una soluzione. Qualora non dovessero esserci risposte alle legittime istanze degli agricoltori, Cia Puglia è pronta a scendere in piazza a oltranza».

IL TAVOLO VERDE

I folli rincari delle materie prime, della bolletta energetica e dei carburanti non sono l'unico problema del mondo agricolo. Con le temperature elevatissime che, già a maggio, hanno di fatto anticipato l'estate, gli imprenditori del comparto primario, in tutta la Puglia, stanno affrontando già da settimane le conseguenze della siccità. Nel foggiano e nel tarantino, inoltre, ai danni della siccità si sono aggiunti quelli causati dalle grandinate che, in alcuni casi, hanno completamente distrutto interi raccolti. Resta irrisolto, inoltre, il problema relativo alla fauna selvatica, con particolare riguardo ai danni e ai continui incidenti causati dai cinghiali e dai lupi. «Per questi motivi - ha spiegato Gennaro Sicolo, presidente di Cia Puglia, - oltre a deliberare lo stato di mobilitazione, contestualmente abbiamo chiesto a Donato Pentassuglia, assessore regionale all'agricoltura, l'istituzione di un Tavolo Verde permanente, vale a dire di un organismo che metta insieme tutti gli attori istituzionali, imprenditoriali, associazionistici e sindacali dell'agricoltura pugliese.
Occorre che il Tavolo Verde sia istituito e che si riunisca periodicamente per affrontare tutte le questioni da cui dipende il rilancio e lo sviluppo dell'agricoltura: dall'utilizzo dei fondi Pnrr a tutti gli altri strumenti della programmazione regionale, statale ed europea utili a colmare le lacune di un sistema agricolo che ha bisogno di essere supportato, promosso, valorizzato e messo nelle condizioni di produrre reddito, lavoro, innovazione e sviluppo per i territori».

I FRONTI APERTI

L'olivicoltura, il settore lattiero-caseario e quello zootecnico, il comparto ortofrutticolo, il florovivaismo, il settore vitivinicolo e quello cerealicolo, la produzione del pomodoro da industria: le crisi in atto, purtroppo, riguardano a 360 gradi l'agricoltura pugliese in ogni suo segmento. Una crisi determinata non solo dall'aumento dei costi di produzione, ma anche da quella ben più 'antica' dovuta all'erosione della redditività, con prezzi riconosciuti ai produttori che spesso non coprono nemmeno le spese per coltivazione e raccolta. Anche in agricoltura, inoltre, si scontano le crescenti difficoltà di trovare manodopera.

PROPOSTE E SOLUZIONI

«Non intendiamo soltanto protestare, attraverso l'istituzione del Tavolo Verde permanente vogliamo che le parti del sistema sociale ed economico dell'agricoltura pugliese – assieme alle istituzioni – lavorino insieme a proposte e a soluzioni condivise, attraverso l'ascolto dal basso delle istanze che arrivano direttamente dagli agricoltori. I problemi sono tanti, occorre utilizzare in modo strategico le risorse a disposizione e incrementarle per mettere in moto azioni concrete, rapide, efficaci» ha concluso Sicolo.
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