Politica
Forza Italia: «Evidenti i dissidi interni nella maggioranza»
Pesante attacco al consigliere Mastrodonato
Corato - sabato 4 giugno 2022
7.35
Critiche da Forza Italia Corato all'indirizzo dell'amministrazione comunale ed in particolare nei confronti del primo cittadino. «Nell'ultimo periodo assistiamo a rocamboleschi cambiamenti, all'interno della maggioranza (?) De Benedittis, degni di essere attenzionati dal Cern, ovvero dal miglior istituto scientifico che si occupa di fisica oppure da qualche acuto produttore di spettacoli circensi, visto l'estro mostrato sinora da costoro» è quanto sostenuto dai componenti del coordinamento cittadino del partito fondato da Silvio Berlusconi.
«Le parole chiave di questa amministrazione sono: equilibrio, equilibrismo, equilibrista. È notorio infatti che, tra palesi dissidi interni, abbiamo: consiglieri rifugiati nel gruppo misto, i quali pur non avendo una identità politica comune, rivendicano "prebende" in giunta; parole di "amore ed odio" da parte del Pd o parte di esso, alla stregua di una nota soap opera americana ultradecennale (insomma: Beautiful); emendamenti presentati, bocciati, ritrattati a cui si sommano consiglieri i quali, durante l'ultimo consiglio comunale, hanno, de facto, bacchettato la consigliera Nadia Gloria D'Introno (la quale ricordiamo essere, almeno sulla carta e sino ad oggi, parte attiva della stessa maggioranza di Governo), la cui colpa è quella di aver chiesto chiarimenti ed aver portato "democraticamente" all'attenzione dell'assise cittadina, un bug del regolamento comunale, bug riguardante il voto di astensione e la legittimità dell'atto bocciato, quest'ultimo non approvato nonostante i cinque voti a favore ed i soli restanti, astenuti. Il vascello amministrativo targato De Benedittis sembra avere delle grosse falle a bordo, difficilmente riparabili, cosa che rischia di farlo affondare, mandando a picco con sé, l'intera comunità» è l'analisi di Forza Italia.
«Se a ciò aggiungiamo l'arroganza e la tracotanza di alcuni consiglieri, i quali si sono espressi nella stessa assise, il quadro che ci si trova innanzi, pone a sua volta questo interrogativo: dove sono finiti i tanto decantati principi di democrazia e trasparenza elencati e declamati durante la campagna elettorale?
A questo quadro tragicomico, va aggiunta l'incoerenza del consigliere "migratore" Mastrodonato, del quale, ancora oggi, non si è ancora capito quale sia la posizione. Sappiamo infatti che pur non essendo organico alla maggioranza, quindi all'opposizione, vota, tutti i provvedimenti della maggioranza… cui prodest?
Potremmo provare a spiegarcelo sempre con principi dettati dalla fisica.
Se infatti ad ogni Azione corrisponde una reazione, uguale e contraria, potrebbe essere che lo stesso consigliere, oramai "azionista", stesse facendo le fusa al Sindaco, pur non appartenendo alla stessa "famiglia" in cambio di qualcosa, non contento della presidenza di Commissione già ottenuta» hanno evidenziato.
«Tutto ciò ci sembra paradossale, ai limiti della fantascienza, non solo per via della richiesta "sussurrata" al Sindaco da parte di un partito dichiaratosi all'opposizione, ma anche perché, il loro consigliere, di fatto asservito alla stessa maggioranza, palesemente deluso in seduta di consiglio per il "mancato incasso", successivamente si mostra alquanto infastidito dalle osservazioni pertinenti della sua collega D'Introno e manifestando la sua indignazione per questo momento democratico, non manca di informare l'assise che: "Girando per altri comuni, a seguito di campagne elettorali in corso, non noto lo scollamento politico che ritrovo nel mio comune" per giungere poi, come se nulla fosse, al votare favorevolmente gli aumenti Tari del 18% delle utenze non domestiche.
Ma come! Un imprenditore che non spende nemmeno una parola a difesa della propria categoria, pur conoscendo il momento critico in cui si trovano le aziende oggi?
Ma poi, per caso, non stiamo parlando del presidente della Commissione sviluppo economico del Comune di Corato?
Come mai non si è portato il tema in questa Commissione per approfondire meglio il problema, trovando magari delle soluzioni da poter adoperare dal punto di vista imprenditoriale visto che, inevitabilmente, l'aumento dell'imposta in questione, potrebbe generare ripercussioni sul tessuto produttivo della città?
A proposito: la Commissione, che non si riunisce dalla notte dei tempi ed è stata convocata massimo due volte, quale tipo di sviluppo vorrebbe proporre, forse uno sviluppo "astrattamente economico"?» è quanto osservato.
Pesante l'attacco nei confronti di Mastrodonato: «Se lo stesso consigliere, in passato, arrivò a dichiarare di non aver potuto convocare la Commissione sviluppo economico in quanto "oberato di lavoro", incassando finanche l'avallo del Sindaco, allora come mai oggi riesce a trovare il tempo per fare campagna elettorale per il suo partito, in giro per la Puglia e non riesce a trovare il tempo per convocare la Commissione di cui chiese ed ottenne la presidenza? Di una cosa siamo certi, se si ricorre al principio del "Cicero pro domo sua", difficilmente ci si spende per il bene comune e gli atteggiamenti posti in essere dal consigliere Mastrodonato ce ne danno atto» hanno concluso da Forza Italia.
«Le parole chiave di questa amministrazione sono: equilibrio, equilibrismo, equilibrista. È notorio infatti che, tra palesi dissidi interni, abbiamo: consiglieri rifugiati nel gruppo misto, i quali pur non avendo una identità politica comune, rivendicano "prebende" in giunta; parole di "amore ed odio" da parte del Pd o parte di esso, alla stregua di una nota soap opera americana ultradecennale (insomma: Beautiful); emendamenti presentati, bocciati, ritrattati a cui si sommano consiglieri i quali, durante l'ultimo consiglio comunale, hanno, de facto, bacchettato la consigliera Nadia Gloria D'Introno (la quale ricordiamo essere, almeno sulla carta e sino ad oggi, parte attiva della stessa maggioranza di Governo), la cui colpa è quella di aver chiesto chiarimenti ed aver portato "democraticamente" all'attenzione dell'assise cittadina, un bug del regolamento comunale, bug riguardante il voto di astensione e la legittimità dell'atto bocciato, quest'ultimo non approvato nonostante i cinque voti a favore ed i soli restanti, astenuti. Il vascello amministrativo targato De Benedittis sembra avere delle grosse falle a bordo, difficilmente riparabili, cosa che rischia di farlo affondare, mandando a picco con sé, l'intera comunità» è l'analisi di Forza Italia.
«Se a ciò aggiungiamo l'arroganza e la tracotanza di alcuni consiglieri, i quali si sono espressi nella stessa assise, il quadro che ci si trova innanzi, pone a sua volta questo interrogativo: dove sono finiti i tanto decantati principi di democrazia e trasparenza elencati e declamati durante la campagna elettorale?
A questo quadro tragicomico, va aggiunta l'incoerenza del consigliere "migratore" Mastrodonato, del quale, ancora oggi, non si è ancora capito quale sia la posizione. Sappiamo infatti che pur non essendo organico alla maggioranza, quindi all'opposizione, vota, tutti i provvedimenti della maggioranza… cui prodest?
Potremmo provare a spiegarcelo sempre con principi dettati dalla fisica.
Se infatti ad ogni Azione corrisponde una reazione, uguale e contraria, potrebbe essere che lo stesso consigliere, oramai "azionista", stesse facendo le fusa al Sindaco, pur non appartenendo alla stessa "famiglia" in cambio di qualcosa, non contento della presidenza di Commissione già ottenuta» hanno evidenziato.
«Tutto ciò ci sembra paradossale, ai limiti della fantascienza, non solo per via della richiesta "sussurrata" al Sindaco da parte di un partito dichiaratosi all'opposizione, ma anche perché, il loro consigliere, di fatto asservito alla stessa maggioranza, palesemente deluso in seduta di consiglio per il "mancato incasso", successivamente si mostra alquanto infastidito dalle osservazioni pertinenti della sua collega D'Introno e manifestando la sua indignazione per questo momento democratico, non manca di informare l'assise che: "Girando per altri comuni, a seguito di campagne elettorali in corso, non noto lo scollamento politico che ritrovo nel mio comune" per giungere poi, come se nulla fosse, al votare favorevolmente gli aumenti Tari del 18% delle utenze non domestiche.
Ma come! Un imprenditore che non spende nemmeno una parola a difesa della propria categoria, pur conoscendo il momento critico in cui si trovano le aziende oggi?
Ma poi, per caso, non stiamo parlando del presidente della Commissione sviluppo economico del Comune di Corato?
Come mai non si è portato il tema in questa Commissione per approfondire meglio il problema, trovando magari delle soluzioni da poter adoperare dal punto di vista imprenditoriale visto che, inevitabilmente, l'aumento dell'imposta in questione, potrebbe generare ripercussioni sul tessuto produttivo della città?
A proposito: la Commissione, che non si riunisce dalla notte dei tempi ed è stata convocata massimo due volte, quale tipo di sviluppo vorrebbe proporre, forse uno sviluppo "astrattamente economico"?» è quanto osservato.
Pesante l'attacco nei confronti di Mastrodonato: «Se lo stesso consigliere, in passato, arrivò a dichiarare di non aver potuto convocare la Commissione sviluppo economico in quanto "oberato di lavoro", incassando finanche l'avallo del Sindaco, allora come mai oggi riesce a trovare il tempo per fare campagna elettorale per il suo partito, in giro per la Puglia e non riesce a trovare il tempo per convocare la Commissione di cui chiese ed ottenne la presidenza? Di una cosa siamo certi, se si ricorre al principio del "Cicero pro domo sua", difficilmente ci si spende per il bene comune e gli atteggiamenti posti in essere dal consigliere Mastrodonato ce ne danno atto» hanno concluso da Forza Italia.