Cronaca
Fermata la banda che truffava gli anziani
In manette tre napoletani
Corato - venerdì 10 febbraio 2017
9.53
Nei giorni scorsi, a Corato, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale presso la Procura della Repubblica di Trani, a carico di tre persone, Andrea Colucci di 28 anni, Antonio Cozzolino di 39 anni e Claudio Speranza di 50 anni, pregiudicati napoletani residenti nella regione Campania, ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata in concorso.
I poliziotti del locale Commissariato di P.S., a seguito di un'intensa attività d'indagine, sono risaliti all'identità degli autori di due truffe nei confronti di anziani commesse a Corato e Minervino Murge.
Lo scorso mese di giugno, un'anziana donna residente a Corato fu contattata telefonicamente da un uomo che, spacciatosi per carabiniere della Stazione di Bisceglie, l'ha informata dell'arresto del figlio a seguito di un incidente stradale che sarebbe stato rimesso in libertà dopo il pagamento di una somma di 2200 euro da versare ad un avvocato che si sarebbe recato presso la sua abitazione.
La vittima, racimolata la somma richiesta, costituita in parte da denaro contante ed in parte da monili d'oro, la consegnò al sedicente avvocato che, durante la frettolosa fuga lungo la rampa delle scale fu notato dall'anziano marito della vittima che rientrando in casa incrociò il malfattore e, insospettito, tentò di seguirlo ed annotò i dati dell'autovettura utilizzata per la fuga.
Con le stesse modalità, una seconda truffa era stata consumata e denunciata, nei giorni precedenti, a Minervino Murge dove un'anziana donna aveva consegnato ai truffatori la somma di 10.000 euro in contanti ed alcuni monili in oro: due spille, due bracciali e due collane.
Dai successivi accertamenti è emerso che l'auto utilizzata nella commissione del reato era stata noleggiata e, poco prima, controllata da una pattuglia di Polizia che aveva riscontrato a bordo la presenza dei tre arrestati.
L'indagine ha consentito di raccogliere prove a carico di Cozzolino, riconosciuto dalla vittima della truffa perpetrata a Minervino Murge e di Speranza e Colucci, ritenuti responsabili della la truffa in danno dell'anziana residente a Corato, rispettivamente con il "ruolo" di conducente dell'autovettura e finto avvocato.
Al termine delle formalità di rito i tre sono stati ristretti presso le rispettive abitazioni, a cura dei Commissariati di P.S. campani territorialmente competenti, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
I poliziotti del locale Commissariato di P.S., a seguito di un'intensa attività d'indagine, sono risaliti all'identità degli autori di due truffe nei confronti di anziani commesse a Corato e Minervino Murge.
Lo scorso mese di giugno, un'anziana donna residente a Corato fu contattata telefonicamente da un uomo che, spacciatosi per carabiniere della Stazione di Bisceglie, l'ha informata dell'arresto del figlio a seguito di un incidente stradale che sarebbe stato rimesso in libertà dopo il pagamento di una somma di 2200 euro da versare ad un avvocato che si sarebbe recato presso la sua abitazione.
La vittima, racimolata la somma richiesta, costituita in parte da denaro contante ed in parte da monili d'oro, la consegnò al sedicente avvocato che, durante la frettolosa fuga lungo la rampa delle scale fu notato dall'anziano marito della vittima che rientrando in casa incrociò il malfattore e, insospettito, tentò di seguirlo ed annotò i dati dell'autovettura utilizzata per la fuga.
Con le stesse modalità, una seconda truffa era stata consumata e denunciata, nei giorni precedenti, a Minervino Murge dove un'anziana donna aveva consegnato ai truffatori la somma di 10.000 euro in contanti ed alcuni monili in oro: due spille, due bracciali e due collane.
Dai successivi accertamenti è emerso che l'auto utilizzata nella commissione del reato era stata noleggiata e, poco prima, controllata da una pattuglia di Polizia che aveva riscontrato a bordo la presenza dei tre arrestati.
L'indagine ha consentito di raccogliere prove a carico di Cozzolino, riconosciuto dalla vittima della truffa perpetrata a Minervino Murge e di Speranza e Colucci, ritenuti responsabili della la truffa in danno dell'anziana residente a Corato, rispettivamente con il "ruolo" di conducente dell'autovettura e finto avvocato.
Al termine delle formalità di rito i tre sono stati ristretti presso le rispettive abitazioni, a cura dei Commissariati di P.S. campani territorialmente competenti, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.