Attualità
"Fare sistema oltre l'accoglienza", un progetto dedicato all'integrazione
Dalla Sicilia a Corato in nome dell'integrazione
Corato - giovedì 23 febbraio 2017
8.24
Dopo la presentazione nel Teatro Comunale del 14 gennaio scorso, torna a Corato "Fare sistema oltre l'accoglienza", il progetto nato in Sicilia nel gennaio 2016 e dedicato all'integrazione di 34 giovani dai 16 ai 18 anni, fra migranti e cittadini italiani in condizioni di vulnerabilità economica e sociale.
L'appuntamento è per venerdì 24 febbraio, alle 17.30, nella biblioteca comunale "Matteo Renato Imbriani", per un seminario di approfondimento sull'iniziativa dell'ong d'ispirazione cattolica Azione per un Mondo Unito (Amu), AFN onlus e cooperativa Fo.Co., che in Puglia è sostenuta dalla Fondazione Vincenzo Casillo, dal Rotary Club di Corato e dall'Associazione Imprenditori Coratini.
L'obiettivo è portare nella nostra regione l'esperienza già avviata in Sicilia: "Ci auguriamo di poter seguire le orme del progetto che – spiegano i partner coratini – potrà subire alcune variazioni in base alle esigenze del territorio. Qui non mancano certo le forze, la determinazione, il cuore".
In programma un approfondimento sul tema dell'accoglienza con Katiuscia Carnà, mediatrice culturale e ricercatrice in Sociologia delle religioni all'Università Roma Tre, che interviene su Il panorama multietnico e multireligioso nazionale; Valeria Lo Bello componente del Coordinamento nazionale del progetto, che si occuperà di Rete nazionale di famiglie e aziende. Modalità ed esperienze nel primo anno del progetto; e Francesco Tortorella, responsabile settore progetti AMU onlus, a cui è affidato il tema Il progetto Fare sistema oltre l'accoglienza: le radici, gli obiettivi, le attività di formazione e inserimento lavorativo dei neomaggiorenni stranieri e italiani in condizioni di disagio sociale.
"Il tema è di quelli importanti, come raccontano i numeri del fenomeno migratorio: 190mila sono le persone che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2016, e – sottolineano gli organizzatori – circa 25mila i minori stranieri non accompagnati che l'anno scorso hanno lasciato tutto alle loro spalle pur di avere una chance in Europa (dati Unhcr/Unicef). E non saranno le urla di qualche populista o l'indifferenza a contribuire ad affrontarlo. Quella di venerdì – concludono – è un'altra occasione per capire, riflettere, scegliere".
L'appuntamento è per venerdì 24 febbraio, alle 17.30, nella biblioteca comunale "Matteo Renato Imbriani", per un seminario di approfondimento sull'iniziativa dell'ong d'ispirazione cattolica Azione per un Mondo Unito (Amu), AFN onlus e cooperativa Fo.Co., che in Puglia è sostenuta dalla Fondazione Vincenzo Casillo, dal Rotary Club di Corato e dall'Associazione Imprenditori Coratini.
L'obiettivo è portare nella nostra regione l'esperienza già avviata in Sicilia: "Ci auguriamo di poter seguire le orme del progetto che – spiegano i partner coratini – potrà subire alcune variazioni in base alle esigenze del territorio. Qui non mancano certo le forze, la determinazione, il cuore".
In programma un approfondimento sul tema dell'accoglienza con Katiuscia Carnà, mediatrice culturale e ricercatrice in Sociologia delle religioni all'Università Roma Tre, che interviene su Il panorama multietnico e multireligioso nazionale; Valeria Lo Bello componente del Coordinamento nazionale del progetto, che si occuperà di Rete nazionale di famiglie e aziende. Modalità ed esperienze nel primo anno del progetto; e Francesco Tortorella, responsabile settore progetti AMU onlus, a cui è affidato il tema Il progetto Fare sistema oltre l'accoglienza: le radici, gli obiettivi, le attività di formazione e inserimento lavorativo dei neomaggiorenni stranieri e italiani in condizioni di disagio sociale.
"Il tema è di quelli importanti, come raccontano i numeri del fenomeno migratorio: 190mila sono le persone che hanno attraversato il Mediterraneo nel 2016, e – sottolineano gli organizzatori – circa 25mila i minori stranieri non accompagnati che l'anno scorso hanno lasciato tutto alle loro spalle pur di avere una chance in Europa (dati Unhcr/Unicef). E non saranno le urla di qualche populista o l'indifferenza a contribuire ad affrontarlo. Quella di venerdì – concludono – è un'altra occasione per capire, riflettere, scegliere".