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Energia sostenibile e clima, Regione Puglia promuove il nuovo patto dei sindaci

In campo come ente Coordinatore territoriale. Soddisfazione anche di Legambiente

La Regione Puglia scende in campo come ente Coordinatore territoriale del Patto dei Sindaci, la strategia promossa dalla Commissione europea per attuare azioni per il clima e l'energia a livello locale, per centrare gli obiettivi di riduzioni delle emissioni inquinanti entro il 2050.

Se ne è discusso lo scorso 3 febbraio con l'Assessora regionale all'Ambiente e alla Pianificazione Territoriale Anna Grazia Maraschio e all'Assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. Sono intervenuti il responsabile del Covenant of Mayor di Bruxelles, Davide Cassanmagnago, la direttrice del Dipartimento Unità per l'Efficienza Energetica di ENEA, Ilaria Bertini, Domenico Vitto, presidente Anci Puglia e Fiorenza Pascazio, delegata Ambiente Anci Puglia.

Il Patto dei Sindaci è stato lanciato nel 2008 dalla Commissione europea, con l'ambizione di riunire i Sindaci europei, su base volontaria, nel raggiungimento di obiettivi comuni in materia di energia sostenibile e riduzione delle emissioni inquinanti.

Nel 2015 la sfida del nuovo Patto dei Sindaci per il Clima & l'Energia è diventata più ambiziosa, inglobando le azioni per il clima: le città firmatarie si impegnano oggi a sostenere attivamente l'attuazione dell'obiettivo comunitario di riduzione del 40% delle emissioni di gas serra entro il 2030, e concordano di adottare un approccio integrato per la mitigazione e l'adattamento al cambiamento climatico entro il 2050.

Il nuovo Patto dei Sindaci per il Clima & l'Energia riunisce ad oggi oltre 7.000 Enti Locali e regionali in 57 Paesi, attingendo ai punti di forza di un movimento mondiale multi-stakeholder e al supporto tecnico e metodologico offerto da uffici dedicati.

Proprio in quest'ottica, la Regione Puglia ha deciso di dare il proprio contributo, candidandosi come Coordinatore territoriale del Patto dei Sindaci nel 2018, con l'obiettivo di promuovere un "Patto per il Clima" con i Sindaci di Puglia, supportandoli nell'attuazione di una strategia comune e nella pianificazione di azioni coordinate per fronteggiare gli effetti potenziali dei cambiamenti climatici e le politiche di mitigazione.

La Struttura di Coordinamento Regionale si avvale del supporto di un Comitato Tecnico-Scientifico, costituito dalle migliori esperienze pugliesi e nazionali in materia di energia e cambiamenti climatici, ed è affiancata dalla Struttura di Assistenza Tecnica Territoriale.

Da gennaio 2022, dunque, la Regione Puglia è operativa per supportare le Amministrazioni pugliesi nelle fasi di adesione al Nuovo Patto dei Sindaci per il Clima & l'Energia e nella redazione dei PAESC, i Piani di Azioni per le Energie Sostenibili e il Clima di cui dovranno dotarsi i Comuni pugliesi. Non solo: sarà sempre la Regione Puglia a finanziare i PAESC, riconoscendo un voucher per la redazione dei Piani ai Comuni pugliesi che parteciperanno al bando regionale di prossima pubblicazione.

La cabina di regia regionale per l'attuazione del Patto dei Sindaci è affidata al Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità Urbana della Regione Puglia sotto la guida dell'Assessora Anna Grazia Maraschio e del Direttore Paolo Garofoli, in sinergia con l'Assessorato allo Sviluppo Economico guidato dall'Assessore Alessandro Delli Noci.

Soddisfazione è stata espressa anche da ​Legambiente Puglia sulla posizione della Regione in merito al patto dei sindaci che prevedeva già da oltre 10 anni la redazione nei comuni aderenti in Europa di un PAES, ma i profondi e sempre più gravi cambiamenti climatici, di cui il report di Legambiente per il 2020 è una preoccupante testimonianza, hanno portato a prevedere misure più stringenti ed è quindi estremamente positivo che la Regione Puglia abbia previsto un finanziamento di 933.000 euro per i comuni aderenti al patto dei sindaci promosso dalla UE.

"Strategico ed interessante il lavoro sinergico e collaborativo messo in atto dall'Assessora all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio e l'Assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, con la creazione da un lato di una struttura tecnica di supporto ai Comuni, e dall'altro di risorse finanziarie dirette. – ha commentato Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia - Ora però i Comuni non avranno più scuse nel rispettare ciò che dovevano già attuare ben 10 anni fa, soprattutto in un momento storico i cui i cambiamenti climatici stanno drasticamente cambiando le nostre vite e città".

Legambiente Puglia intende sottolineare come i nuovi piani debbano tener conto di un approccio sistemico, riguardando l'analisi complessiva dell'intero territorio comunale e di tutti i suoi campi d'azione, il registro attuale delle emissioni climalteranti, la programmazione degli interventi tesi ad affrontare le criticità ed i danni ambientali e sanitari e conseguire entro il 2030 la riduzione del 55% delle emissioni climalteranti e l'attuazione dell'Agenda 20/30 per lo sviluppo sostenibile. Altrimenti può accedere ciò che è in corso a Brindisi dove, nell'ambito del progetto Interreg "Response", non sarà fornito un aggiornato e indispensabile registro delle emissioni e che il campo d'azione non prevede l'inclusione del porto e dell'area industriale che risultano esterne all'area strettamente urbana individuata, ma che è invece molto più incidenti sulle emissioni climalteranti e sul piano d'azione conseguente di quanto lo siano settori anch'essi extraurbani, quali l'agricoltura e non meglio definite foreste, invece oggetto di analisi e proposte.

"Legambiente ha sempre sostenuto che i PAESC debbano essere tipizzati e contestualizzati in ragione delle caratteristiche – ha continuato Ronzulli - e delle criticità dei comuni interessati se davvero si vogliono raggiungere gli obiettivi richiamati, ma soprattutto i Comuni devono lavorare in sinergia per ambiti territoriali, perché non si può pianificare il futuro di un territorio non tenendo conto di ciò che sta facendo il proprio vicino. Questo soprattutto in riferimento ai Comuni più piccoli che potrebbero lavorare in Unione di Comuni, attraverso i GAL, ecc".

In ogni caso, Legambiente Puglia nel confermare l'apprezzamento per l'azione messa in campo dagli Assessori Maraschio e Delli Noci, dichiara la piena disponibilità alla collaborazione come già da tempo comunicata attraverso la nota con cui si chiedeva alla Regione ed ai comuni di dar corso ai PAESC, al Piano Energetico Regionale, a quelli comunali e soprattutto a scelte istituzionali che promuovano realmente le fonti rinnovabili e l'uscita da tutti i combustibili fossili in centrali termoelettriche (ivi inclusi i nuovi impianti prospettati da ENEL e A2A) oltre a dare organicità a progetti pubblici e privati per l'efficientamento energetico degli edifici.
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