Attualità
Emergenza Covid, dall'Arcidiocesi di Trani fondi per famiglie in difficoltà
Interessate parrocchie e Caritas
Corato - venerdì 18 settembre 2020
L'Arcidiocesi di Trani ha previsto un contributo economico, anche attraverso i fondi ricevuti dalla Conferenza Episcopale Italiana, per le famiglie in difficoltà e per chi ha perso il lavoro a causa delle conseguenze sociali del Covid: nell'Arcidiocesi di Trani una cifra di 710 mila euro sarà loro destinata con modalità che, attraverso le parrocchie e le Caritas, andrà a dare una boccata d'ossigeno a chi vive un momento di "emergenza economica a causa dell'emergenza sanitaria".
Lo ha spiegato in conferenza stampa l'arcivescovo mons. Leonardo D'Ascenzio, che ha anche fatto appello agli imprenditori del territorio e alla generosità della gente, «affinchè l'aiuto agli ingenti possa essere più importante».
L'arcivescovo ha infatti spiegato: «Abbiamo costituito un fondo a partire dal contributo che abbiamo ricevuto dalla Cei, attinto dai fondi dell'8X100: il contributo iniziale è stato di ben 710mila euro, in buona parte già utilizzato per le parrocchie e per la situazione di difficoltà delle famiglie che vivono nelle nostre comunità parrocchiali e in parte destinato anche alle Caritas cittadine.
Questo fondo di 500 mila euro è a disposizione per chi a causa dell'emergenza sanitaria ed economica ha perso il lavoro. Ci rendiamo conto che è un piccolo sostegno di fronte alle enormi necessità. La speranza è che possa incontrare anche la disponibilità e generosità di tante persone, magari imprenditori, aziende che possano implementare questo fondo che ci permetta così di avvicinare ed incontrare un maggior numero di persone».
Quale sarà l'iter per gli interessati? «Questo fondo – ha spiegato don Matteo Martire, direttore dell'ufficio diocesano e regionale della Cei per i problemi sociali - attraverso i parroci verrà presentato alle nostre comunità. Saranno i parroci che opereranno il discernimento circa la situazioni che all'interno delle proprie comunità ritengono più emergenziali e attraverso la combinazione di una lettera di accompagnamento propria del parroco con un modulo che manderemo agli stessi parroci, porteranno e consegneranno qui in curia, poi con una commissione istituita dall'arcivescovo già per il microcredito opereremo la valutazione delle domande poi renderemo direttamente o sugli iban degli interessati o (in mancanza di questo) sul contro della parrocchia in modo che questo denaro arrivi direttamente alle persone interessate».
Lo ha spiegato in conferenza stampa l'arcivescovo mons. Leonardo D'Ascenzio, che ha anche fatto appello agli imprenditori del territorio e alla generosità della gente, «affinchè l'aiuto agli ingenti possa essere più importante».
L'arcivescovo ha infatti spiegato: «Abbiamo costituito un fondo a partire dal contributo che abbiamo ricevuto dalla Cei, attinto dai fondi dell'8X100: il contributo iniziale è stato di ben 710mila euro, in buona parte già utilizzato per le parrocchie e per la situazione di difficoltà delle famiglie che vivono nelle nostre comunità parrocchiali e in parte destinato anche alle Caritas cittadine.
Questo fondo di 500 mila euro è a disposizione per chi a causa dell'emergenza sanitaria ed economica ha perso il lavoro. Ci rendiamo conto che è un piccolo sostegno di fronte alle enormi necessità. La speranza è che possa incontrare anche la disponibilità e generosità di tante persone, magari imprenditori, aziende che possano implementare questo fondo che ci permetta così di avvicinare ed incontrare un maggior numero di persone».
Quale sarà l'iter per gli interessati? «Questo fondo – ha spiegato don Matteo Martire, direttore dell'ufficio diocesano e regionale della Cei per i problemi sociali - attraverso i parroci verrà presentato alle nostre comunità. Saranno i parroci che opereranno il discernimento circa la situazioni che all'interno delle proprie comunità ritengono più emergenziali e attraverso la combinazione di una lettera di accompagnamento propria del parroco con un modulo che manderemo agli stessi parroci, porteranno e consegneranno qui in curia, poi con una commissione istituita dall'arcivescovo già per il microcredito opereremo la valutazione delle domande poi renderemo direttamente o sugli iban degli interessati o (in mancanza di questo) sul contro della parrocchia in modo che questo denaro arrivi direttamente alle persone interessate».