Politica
Elezioni Politiche, il PD annuncia i suoi candidati
Nessun coratino nelle liste democratiche
Corato - domenica 28 gennaio 2018
14.33
I giochi sono chiusi, al netto di contrasti e malumori. Il Partito Democratico ha definito, per la Puglia, l'elenco dei 24 candidati nei confronti diretti sui collegi uninominali di Camera (16) e Senato (8) ma soprattutto la composizione dei listini bloccati plurinominali. E non mancano le sorprese.
La lunga querelle fra la componente renziana (maggioritaria sul territorio nazionale) e la corrente di Michele Emiliano (più forte in questa regione) riguardo la ripartizione delle sei posizioni di capolista, che garantiscono la certezza dell'elezione, è stata risolta nelle ultime ore: il segretario regionale Marco Lacarra guiderà il listino Puglia 1 per la Camera (gli seguiranno l'uscente e ripescabile Colomba Mongiello, l'ex presidente del consiglio comunale di Molfetta Nicola Piergiovanni e l'imprenditrice Rosanna Ventrella) mentre il biscegliese Francesco Boccia guiderà il Puglia 2 (a ruota ma senza alcuna possibilità la salentina Paola Povero, il consigliere comunale di Francavilla Fontana Raffaele Pappadà e il consigliere comunale di Otranto Lavinia Puzzovio).
Nome differente rispetto ai rumors quello dell'ex segretario provinciale di Bari Ubaldo Pagano, a capo del Puglia 3 (alle spalle un'altra uscente, Elisa Mariano oltre a Massimiliano Stellato e Ruggero Rubina). Spazio alla corrente di Andrea Orlando nel collegio Puglia 4, con Michele Bordo in testa al listino completato dall'ex sindaco di Orta Nova Iaia Calvio, dal presidente del consiglio comunale di Trani Fabrizio Ferrante (renziano della primissima ora) e dall'andriese Giovanna Bruno.
Una donna capolista al Senato: è la barlettana Assuntela Messina, presidente regionale del Partito Democratico. Apre il listino Puglia 1 (che riguarda Bisceglie) in cui sono inseriti anche Dario Ginefra (divenuto da pochi giorni papà di Clarissa, nata dalla relazione con l'esponente di Forza Italia Laura Ravetto), l'assessore di Trani Debora Ciliento e il segretario cittadino di Andria Giovanni Vurchio. L'uscente Dario Stefano, un tempo nella fila di Sinistra ecologia e libertà, l'ha spuntata nel Puglia 2 (che comprende le province di Brindisi, Lecce e Taranto): seguono Alessandra Antonica, Vito Gallo e Rosy Barretta.
Tutti espressione del Pd i 24 candidati scelti per le battaglie nei collegi uninominali. La situazione di partenza è disperata: secondo le rilevazioni degli istituti di sondaggi le speranze di successo della coalizione a guida Dem (che comprende anche i cartelli elettorali +Europa, Insieme e Civica popolare) sono ridotte al lumicino. Forza di governo in Italia e sui territori, al Partito Democratico non è rimasto altro che schierare amministratori, ex sindaci e consiglieri regionali in grado di condurre una campagna elettorale efficace in poche settimane.
Il segretario regionale Marco Lacarra correrà nel collegio Puglia 1 (Bari Libertà-Marconi) mentre a Bari-Bitonto toccherà al sindaco di Bitritto Giuseppe Giulitto. Francesco Spina, già primo cittadino di Bisceglie, proverà a sovvertire i pronostici nel collegio Puglia 3 (Bisceglie-Molfetta-Giovinazzo-Corato-Ruvo-Terlizzi) e l'assessore regionale Filippo Caracciolo si giocherà le sue carte nel Puglia 4 (Barletta, Andria, Trani); l'uscente Liliana Ventricelli si presenterà nel Puglia 5 (Altamura), il consigliere comunale di Monopoli Marilù Napolitano nel Puglia 6, Salvatore Capone a Lecce (Puglia 7), Sergio Blasi a Nardò (Puglia 8), Ada Fiore a Casarano (Puglia 9), Lucio Lonoce a Taranto (Puglia 10), il consigliere regionale Donato Pentassuglia a Martina Franca (Puglia 11), la parlamentare uscente Elisa Mariano a Francavilla Fontana (Puglia 12), Giovanni Epifani a Brindisi (Puglia 13), Rosario Cusmai a San Severo (Puglia 14), Michele Bordo (che ha il "paracadute" del listino bloccato) a Cerignola (Puglia 15) e Natalia Azzarone a Foggia (Puglia 16).
Fuori dal cilindro un altro nome poco circolato nei giorni precedenti, quello del molfettese Saverio Tammacco: il consigliere di amministrazione di Puglia Sviluppo, che nel 2015 ha suscitato scalpore uscendo da Forza Italia e dal centrodestra per schierarsi con Michele Emiliano alle regionali, proverà a conquistare il seggio per Palazzo Madama riservato al vincitore della battaglia per il collegio Puglia 2 (Acquaviva delle Fonti, Altamura, Binetto, Bisceglie, Bitetto, Cassano Murge, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Molfetta, Palo del Colle, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Sammichele, Santeramo in Colle, Spinazzola, Terlizzi, Toritto, Turi). Qualificata la pattuglia degli altri sette in corsa sul territorio: Salvatore Campanelli a Bari, l'europarlamentare Elena Gentile a Barletta-Andria-Trani, Fabiano Amati a Brindisi, Dario Stefano a Lecce, il viceministro Teresa Bellanova a Nardò (contro Massimo D'Alema), Maria Grazia Cascarano a Taranto e Massimo Russo a Foggia.
Lo schema dovrà essere presentato presso gli uffici competenti entro e non oltre mezzogiorno di lunedì 29 gennaio ma a questo punto è davvero quasi impossibile immaginare ulteriori modifiche.
La lunga querelle fra la componente renziana (maggioritaria sul territorio nazionale) e la corrente di Michele Emiliano (più forte in questa regione) riguardo la ripartizione delle sei posizioni di capolista, che garantiscono la certezza dell'elezione, è stata risolta nelle ultime ore: il segretario regionale Marco Lacarra guiderà il listino Puglia 1 per la Camera (gli seguiranno l'uscente e ripescabile Colomba Mongiello, l'ex presidente del consiglio comunale di Molfetta Nicola Piergiovanni e l'imprenditrice Rosanna Ventrella) mentre il biscegliese Francesco Boccia guiderà il Puglia 2 (a ruota ma senza alcuna possibilità la salentina Paola Povero, il consigliere comunale di Francavilla Fontana Raffaele Pappadà e il consigliere comunale di Otranto Lavinia Puzzovio).
Nome differente rispetto ai rumors quello dell'ex segretario provinciale di Bari Ubaldo Pagano, a capo del Puglia 3 (alle spalle un'altra uscente, Elisa Mariano oltre a Massimiliano Stellato e Ruggero Rubina). Spazio alla corrente di Andrea Orlando nel collegio Puglia 4, con Michele Bordo in testa al listino completato dall'ex sindaco di Orta Nova Iaia Calvio, dal presidente del consiglio comunale di Trani Fabrizio Ferrante (renziano della primissima ora) e dall'andriese Giovanna Bruno.
Una donna capolista al Senato: è la barlettana Assuntela Messina, presidente regionale del Partito Democratico. Apre il listino Puglia 1 (che riguarda Bisceglie) in cui sono inseriti anche Dario Ginefra (divenuto da pochi giorni papà di Clarissa, nata dalla relazione con l'esponente di Forza Italia Laura Ravetto), l'assessore di Trani Debora Ciliento e il segretario cittadino di Andria Giovanni Vurchio. L'uscente Dario Stefano, un tempo nella fila di Sinistra ecologia e libertà, l'ha spuntata nel Puglia 2 (che comprende le province di Brindisi, Lecce e Taranto): seguono Alessandra Antonica, Vito Gallo e Rosy Barretta.
Tutti espressione del Pd i 24 candidati scelti per le battaglie nei collegi uninominali. La situazione di partenza è disperata: secondo le rilevazioni degli istituti di sondaggi le speranze di successo della coalizione a guida Dem (che comprende anche i cartelli elettorali +Europa, Insieme e Civica popolare) sono ridotte al lumicino. Forza di governo in Italia e sui territori, al Partito Democratico non è rimasto altro che schierare amministratori, ex sindaci e consiglieri regionali in grado di condurre una campagna elettorale efficace in poche settimane.
Il segretario regionale Marco Lacarra correrà nel collegio Puglia 1 (Bari Libertà-Marconi) mentre a Bari-Bitonto toccherà al sindaco di Bitritto Giuseppe Giulitto. Francesco Spina, già primo cittadino di Bisceglie, proverà a sovvertire i pronostici nel collegio Puglia 3 (Bisceglie-Molfetta-Giovinazzo-Corato-Ruvo-Terlizzi) e l'assessore regionale Filippo Caracciolo si giocherà le sue carte nel Puglia 4 (Barletta, Andria, Trani); l'uscente Liliana Ventricelli si presenterà nel Puglia 5 (Altamura), il consigliere comunale di Monopoli Marilù Napolitano nel Puglia 6, Salvatore Capone a Lecce (Puglia 7), Sergio Blasi a Nardò (Puglia 8), Ada Fiore a Casarano (Puglia 9), Lucio Lonoce a Taranto (Puglia 10), il consigliere regionale Donato Pentassuglia a Martina Franca (Puglia 11), la parlamentare uscente Elisa Mariano a Francavilla Fontana (Puglia 12), Giovanni Epifani a Brindisi (Puglia 13), Rosario Cusmai a San Severo (Puglia 14), Michele Bordo (che ha il "paracadute" del listino bloccato) a Cerignola (Puglia 15) e Natalia Azzarone a Foggia (Puglia 16).
Fuori dal cilindro un altro nome poco circolato nei giorni precedenti, quello del molfettese Saverio Tammacco: il consigliere di amministrazione di Puglia Sviluppo, che nel 2015 ha suscitato scalpore uscendo da Forza Italia e dal centrodestra per schierarsi con Michele Emiliano alle regionali, proverà a conquistare il seggio per Palazzo Madama riservato al vincitore della battaglia per il collegio Puglia 2 (Acquaviva delle Fonti, Altamura, Binetto, Bisceglie, Bitetto, Cassano Murge, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Grumo Appula, Minervino Murge, Molfetta, Palo del Colle, Poggiorsini, Ruvo di Puglia, Sammichele, Santeramo in Colle, Spinazzola, Terlizzi, Toritto, Turi). Qualificata la pattuglia degli altri sette in corsa sul territorio: Salvatore Campanelli a Bari, l'europarlamentare Elena Gentile a Barletta-Andria-Trani, Fabiano Amati a Brindisi, Dario Stefano a Lecce, il viceministro Teresa Bellanova a Nardò (contro Massimo D'Alema), Maria Grazia Cascarano a Taranto e Massimo Russo a Foggia.
Lo schema dovrà essere presentato presso gli uffici competenti entro e non oltre mezzogiorno di lunedì 29 gennaio ma a questo punto è davvero quasi impossibile immaginare ulteriori modifiche.