Scuola e Lavoro
Docenti diplomati magistrali esclusi da insegnamento: Consiglio regionale approva mozione
Si richiede la revisione della normativa sulle GAE
Puglia - sabato 10 marzo 2018
Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza la mozione relativa all'"accesso all'insegnamento per i docenti diplomati magistrali e graduatorie ad esaurimento (GAE)".
Il Consiglio regionale impegna, quindi, la Giunta regionale, anche per il tramite della Conferenza Stato-Regioni, a chiedere la revisione sostanziale delle normativa vigente in materia di GAE per evitare che i docenti diplomati e abilitati entro l'anno scolastico 2001/2002 siano ingiustamente esclusi dall'insegnamento scolastico nonostante siano in servizio da diverso tempo.
L'esecutivo regionale dovrà sottoporre all'attenzione del Governo e della Conferenza Stato Regioni le proposte normative avanzate dalle sigle sindacali "che eviterebbero applicazioni e interpretazioni inique della normativa oggi vigente".
La Regione, infine, si farà promotrice nell'ambito della Conferenza Stato Regioni di un tavolo tecnico permanente tra Governo e sindacati "al fine di risolvere la questione in tempi rapidi e senza provocare ulteriori discriminazioni tra i cosiddetti 'docenti diplomati' e quelli 'laureati'".
Il Consiglio regionale impegna, quindi, la Giunta regionale, anche per il tramite della Conferenza Stato-Regioni, a chiedere la revisione sostanziale delle normativa vigente in materia di GAE per evitare che i docenti diplomati e abilitati entro l'anno scolastico 2001/2002 siano ingiustamente esclusi dall'insegnamento scolastico nonostante siano in servizio da diverso tempo.
L'esecutivo regionale dovrà sottoporre all'attenzione del Governo e della Conferenza Stato Regioni le proposte normative avanzate dalle sigle sindacali "che eviterebbero applicazioni e interpretazioni inique della normativa oggi vigente".
La Regione, infine, si farà promotrice nell'ambito della Conferenza Stato Regioni di un tavolo tecnico permanente tra Governo e sindacati "al fine di risolvere la questione in tempi rapidi e senza provocare ulteriori discriminazioni tra i cosiddetti 'docenti diplomati' e quelli 'laureati'".