Ambiente
Discarica Maccarone, un progetto da un milione e mezzo per bonificare la bomba ecologica
Il sito è inquinato da metalli pesanti
Corato - giovedì 9 novembre 2017
13.46
La vecchia discarica di Maccarone va bonificata. Il sito, la cui superficie complessiva è di mq. 12.368,00 era stato definito in una relazione degli uffici comunali come "inquinato" e, a seguito della caratterizzazione effettuata in loco, era stata riscontrata la presenza di metalli pesanti.
La questione del potenziale pericolo che la discarica rappresentava fu sollevata in concomitanza con la fuoriuscita di miasmi dalla vecchia discarica di via Belloluogo. La differenza tra le due discariche è tuttavia sensibile: mentre per la discarica di Belloluogo, per la quale furono scongiurati pericoli, l'installazione di una "guaina" protettiva nel fondo aveva evitato che il percolato penetrasse nel sottosuolo, per la discarica di contrada Maccarone tutto questo non era mai stato fatto, giacché la normativa del 1975 (anno di messa in uso della discarica) non lo prevedeva. In quella discarica, tra il 1975 e 1982 fu scaricato materiale di cui oggi non conosciamo la natura, e probabilmente anche materiale pericoloso.
La discarica, come detto, non era stata attrezzata con adeguati interventi di impermeabilizzazione del fondo e di captazione del biogas, né tantomeno all'epoca venne attuato alcun intervento di sistemazione finale mediante copertura con materiale impermeabilizzante e piano di recupero e sistemazione dell'area.
Fu un articolo a firma di Giuseppe Di Bisceglie, apparso su Lo Stradone, a svelare quanto pericolosa fosse la discarica di Maccarone, per la quale tuttavia nulla si è fatto se non una recinzione che ne delimitasse l'area.
Recentemente la giunta comunale hacandidato il "Progetto di fattibilità tecnico economica dell'intervento di bonifica, messa in sicurezza permanente e ripristino ambientale dell'ex discarica comunale Maccarone-S. Elia", redatto dal Settore LL.PP.-Ambiente con il supporto della Società di Ingegneria "Eco-Logica S.r.l. di Bari, al bando regionale per accedere ai previsti finanziamenti.
La richiesta è di 1.365.000,00 euro per una serie di interventi previsti dal Por Puglia 2014-2020 ASSE 6.2 riguardanti "la bonifica di aree inquinate", secondo l'avviso della Regione Puglia pubblicato sul bollettino ufficiale n. 106 del 14 settembre scorso.
Un atto che evidenzia come effettivamente quella discarica debba essere bonificata in quanto "inquinata".
Il progetto prevede la copertura della discarica e la sistemazione morfologica, opere di contenimento e ricostruzione sopra suolo, sistemi di raccolta delle acque meteoriche, protezione dell'area a e monitoraggio, realizzazione di pozzi spia per il biogas, interventi per un importo complessivo di 1.365.000,00 euro.
"Ci stiamo adoperando - commenta il Sindaco Massimo Mazzilli - per lasciare un ambiente più salubre e ripulito alle future generazioni, rispetto alle insensate politiche del passato. Ringrazio l'Assessorato all'Ambiente e LL.PP. per aver redatto nei termini questo progetto, sperando poi possa essere ammesso al finanziamento da parte della Regione Puglia".
La questione del potenziale pericolo che la discarica rappresentava fu sollevata in concomitanza con la fuoriuscita di miasmi dalla vecchia discarica di via Belloluogo. La differenza tra le due discariche è tuttavia sensibile: mentre per la discarica di Belloluogo, per la quale furono scongiurati pericoli, l'installazione di una "guaina" protettiva nel fondo aveva evitato che il percolato penetrasse nel sottosuolo, per la discarica di contrada Maccarone tutto questo non era mai stato fatto, giacché la normativa del 1975 (anno di messa in uso della discarica) non lo prevedeva. In quella discarica, tra il 1975 e 1982 fu scaricato materiale di cui oggi non conosciamo la natura, e probabilmente anche materiale pericoloso.
La discarica, come detto, non era stata attrezzata con adeguati interventi di impermeabilizzazione del fondo e di captazione del biogas, né tantomeno all'epoca venne attuato alcun intervento di sistemazione finale mediante copertura con materiale impermeabilizzante e piano di recupero e sistemazione dell'area.
Fu un articolo a firma di Giuseppe Di Bisceglie, apparso su Lo Stradone, a svelare quanto pericolosa fosse la discarica di Maccarone, per la quale tuttavia nulla si è fatto se non una recinzione che ne delimitasse l'area.
Recentemente la giunta comunale hacandidato il "Progetto di fattibilità tecnico economica dell'intervento di bonifica, messa in sicurezza permanente e ripristino ambientale dell'ex discarica comunale Maccarone-S. Elia", redatto dal Settore LL.PP.-Ambiente con il supporto della Società di Ingegneria "Eco-Logica S.r.l. di Bari, al bando regionale per accedere ai previsti finanziamenti.
La richiesta è di 1.365.000,00 euro per una serie di interventi previsti dal Por Puglia 2014-2020 ASSE 6.2 riguardanti "la bonifica di aree inquinate", secondo l'avviso della Regione Puglia pubblicato sul bollettino ufficiale n. 106 del 14 settembre scorso.
Un atto che evidenzia come effettivamente quella discarica debba essere bonificata in quanto "inquinata".
Il progetto prevede la copertura della discarica e la sistemazione morfologica, opere di contenimento e ricostruzione sopra suolo, sistemi di raccolta delle acque meteoriche, protezione dell'area a e monitoraggio, realizzazione di pozzi spia per il biogas, interventi per un importo complessivo di 1.365.000,00 euro.
"Ci stiamo adoperando - commenta il Sindaco Massimo Mazzilli - per lasciare un ambiente più salubre e ripulito alle future generazioni, rispetto alle insensate politiche del passato. Ringrazio l'Assessorato all'Ambiente e LL.PP. per aver redatto nei termini questo progetto, sperando poi possa essere ammesso al finanziamento da parte della Regione Puglia".