Cronaca
Disastro ferroviario, al via il processo
Diciotto gli imputati
Corato - mercoledì 10 aprile 2019
15.17
Inizia domani davanti al Tribunale Collegiale di Trani il dibattimento sulla tragedia ferroviaria della vecchia Bari Nord che il 12 luglio 2016 provocò 23 morti (tra cui 3 dei 4 ferrovieri) e 51 feriti.
Diciotto gli imputati per lo scontro frontale tra 2 treni marcianti in opposta direzione sulla tratta Andria e Corato: i capistazione di Andria e Corato rispettivamente Vito Piccarreta ed Alessio Porcelli; il capotreno superstite Nicola Lorizzo; il legale rappresentante di Ferrotramviaria Gloria Pasquini; il direttore generale della società Massimo Nitti; il direttore d'esercizio Michele Ronchi e di Ferrontramviaria Spa quale persona giuridica, Giulio Roselli, dirigente della divisione infrastrutture di Ferrotramviaria; Giandonato Cassano, coordinatore di ufficio-responsabile dell'unità di formazione e regolamenti rete sociale; Antonio Galesi, responsabile unità tecnica movimento stazioni; Tommaso Zonno, coordinatore responsabile dell'unità tecnica trazione e scorta ferroviaria; Vito Mastrodonato, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria; Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, "cuot" di Ferrotramviaria, del conte Enrico Maria Pasquini, presidente della Società sino al 2013; Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale della Ferrotramviaria; Virginio Di Giambattista, direttore generale per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi ed il Trasporto Pubblico Locale; Alessandro De Paola e Pietro Marturano avvicendatisi nel ruolo di direttore dell'Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi di Puglia, Basilicata e Calabria.
A seconda delle presunte rispettive responsabilità, la richiesta di rinvio a giudizio a carico dei diciannove imputati contemplava, a vario titolo, i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose ed una serie di inosservanze di norme in materia di trasporti e sicurezza dei posti di lavoro.
La diciannovesima imputata, Elena Molinaro, direttrice della "Divisione 5" della direzione generale del Ministero dei Trasporti, ha chiesto di esser giudicata con rito abbreviato: prossima udienza /davanti al gup Angela Schiralli) l'8 maggio per la requisitoria del pm. La sentenza giungerà prima dell'estate.
La prima udienza del dibattimento, che per l'appunto inizia oggi, sarà, invece, dedicata alla verifica della regolare costituzione delle parti ed alle questioni preliminari.
L'avv. Leonardo De Cesare dovrebbe ribadire l'istanza di patteggiamento a 4 anni e 6 mesi di reclusione per Vito Piccarreta il capostazione in servizio ad Andria al momento del disastro ferroviario. I pubblici ministeri Alessandro Donato Pesce e Marcello Catalano nel corso dell'udienza preliminare la ritennero incongrua.
Sono costituiti parti civili i parenti delle vittime, i comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, la Regione Puglia (concedente la Ferrovia), l'Associazione Consumatori ed Utenti e dell'Associazione Nazionale dei Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.
Sono, invece, responsabili civili il Ministero dei Trasporti e Ferrotramviaria Spa, concessionaria della ferrovia che un tempo si chiamava Bari Nord
Diciotto gli imputati per lo scontro frontale tra 2 treni marcianti in opposta direzione sulla tratta Andria e Corato: i capistazione di Andria e Corato rispettivamente Vito Piccarreta ed Alessio Porcelli; il capotreno superstite Nicola Lorizzo; il legale rappresentante di Ferrotramviaria Gloria Pasquini; il direttore generale della società Massimo Nitti; il direttore d'esercizio Michele Ronchi e di Ferrontramviaria Spa quale persona giuridica, Giulio Roselli, dirigente della divisione infrastrutture di Ferrotramviaria; Giandonato Cassano, coordinatore di ufficio-responsabile dell'unità di formazione e regolamenti rete sociale; Antonio Galesi, responsabile unità tecnica movimento stazioni; Tommaso Zonno, coordinatore responsabile dell'unità tecnica trazione e scorta ferroviaria; Vito Mastrodonato, dirigente responsabile della divisione passeggeri di Ferrotramviaria; Francesco Giuseppe Michele Schiraldi, "cuot" di Ferrotramviaria, del conte Enrico Maria Pasquini, presidente della Società sino al 2013; Francesco Pistolato, dirigente coordinatore centrale della Ferrotramviaria; Virginio Di Giambattista, direttore generale per i Sistemi di Trasporto a Impianti Fissi ed il Trasporto Pubblico Locale; Alessandro De Paola e Pietro Marturano avvicendatisi nel ruolo di direttore dell'Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi di Puglia, Basilicata e Calabria.
A seconda delle presunte rispettive responsabilità, la richiesta di rinvio a giudizio a carico dei diciannove imputati contemplava, a vario titolo, i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose ed una serie di inosservanze di norme in materia di trasporti e sicurezza dei posti di lavoro.
La diciannovesima imputata, Elena Molinaro, direttrice della "Divisione 5" della direzione generale del Ministero dei Trasporti, ha chiesto di esser giudicata con rito abbreviato: prossima udienza /davanti al gup Angela Schiralli) l'8 maggio per la requisitoria del pm. La sentenza giungerà prima dell'estate.
La prima udienza del dibattimento, che per l'appunto inizia oggi, sarà, invece, dedicata alla verifica della regolare costituzione delle parti ed alle questioni preliminari.
L'avv. Leonardo De Cesare dovrebbe ribadire l'istanza di patteggiamento a 4 anni e 6 mesi di reclusione per Vito Piccarreta il capostazione in servizio ad Andria al momento del disastro ferroviario. I pubblici ministeri Alessandro Donato Pesce e Marcello Catalano nel corso dell'udienza preliminare la ritennero incongrua.
Sono costituiti parti civili i parenti delle vittime, i comuni di Andria, Corato e Ruvo di Puglia, la Regione Puglia (concedente la Ferrovia), l'Associazione Consumatori ed Utenti e dell'Associazione Nazionale dei Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro.
Sono, invece, responsabili civili il Ministero dei Trasporti e Ferrotramviaria Spa, concessionaria della ferrovia che un tempo si chiamava Bari Nord