Politica
Direzione Corato rimbrotta la maggioranza su metodi e provvedimenti assunti
«È sempre più notte per una città in declino»
Corato - mercoledì 1 giugno 2022
8.20
Dura presa di posizione del movimento Direzione Corato in merito agli ultimi sviluppi politico-amministrativi in città.
«Ormai è diventata una consuetudine. Ancora una volta vengono calpestati i diritti dei consiglieri comunali, chiamati all'esame di atti fondamentali, perlopiù collegati al bilancio di previsione, dopo un solo veloce passaggio in commissione, e con l'impossibilità di proporre modifiche, visti i tempi strettissimi per il bilancio di previsione» hanno rimarcato i referenti del gruppo di minoranza.
«Il termine approvazione del bilancio di previsione è scaduto il 31 maggio ma l'amministrazione è stata salvata dalla proroga, arrivata quando i suoi componenti avevano già deliberatamente deciso di non rispettare i termini. E questi sarebbero quelli del cambiamento?» hanno tuonato da Direzione Corato.
«E che dire della partecipazione, della condivisione, della trasparenza? Zero! Tutto si svolge "tra loro e loro" nella Casa comunale, di vetro come avevano promesso…ma un vetro blindato ed oscurato».
Gli esponenti della principale forza di opposizione nella massima assise hanno evidenziato: «È stato approvato l'aumento dell'addizionale Irpef oltre che quello della Tari, che graverà per un 18% in più sulle utenze non domestiche, e quindi sul mondo del commercio, dell'artigianato, della piccola impresa. Chi lo ha deciso? Quali criteri sono stati adottati? Inoltre, si badi bene che riguardo al Pef (piano economico finanziario) il consiglio comunale è chiamato ad una semplice presa d'atto. . Quindi, senza aver mai partecipato a nessuna preventiva discussione, dovrà solo ratificare scelte fatte altrove. Uno strano modo di amministrare, soprattutto per chi aveva promesso l'arrivo del mattino. E invece è sempre più notte per una città ormai in declino, ingannata da false promesse. Ce ne dispiace».
«Ormai è diventata una consuetudine. Ancora una volta vengono calpestati i diritti dei consiglieri comunali, chiamati all'esame di atti fondamentali, perlopiù collegati al bilancio di previsione, dopo un solo veloce passaggio in commissione, e con l'impossibilità di proporre modifiche, visti i tempi strettissimi per il bilancio di previsione» hanno rimarcato i referenti del gruppo di minoranza.
«Il termine approvazione del bilancio di previsione è scaduto il 31 maggio ma l'amministrazione è stata salvata dalla proroga, arrivata quando i suoi componenti avevano già deliberatamente deciso di non rispettare i termini. E questi sarebbero quelli del cambiamento?» hanno tuonato da Direzione Corato.
«E che dire della partecipazione, della condivisione, della trasparenza? Zero! Tutto si svolge "tra loro e loro" nella Casa comunale, di vetro come avevano promesso…ma un vetro blindato ed oscurato».
Gli esponenti della principale forza di opposizione nella massima assise hanno evidenziato: «È stato approvato l'aumento dell'addizionale Irpef oltre che quello della Tari, che graverà per un 18% in più sulle utenze non domestiche, e quindi sul mondo del commercio, dell'artigianato, della piccola impresa. Chi lo ha deciso? Quali criteri sono stati adottati? Inoltre, si badi bene che riguardo al Pef (piano economico finanziario) il consiglio comunale è chiamato ad una semplice presa d'atto. . Quindi, senza aver mai partecipato a nessuna preventiva discussione, dovrà solo ratificare scelte fatte altrove. Uno strano modo di amministrare, soprattutto per chi aveva promesso l'arrivo del mattino. E invece è sempre più notte per una città ormai in declino, ingannata da false promesse. Ce ne dispiace».