Franco Cannillo
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Economia

Dialogo tra Comune e Impresa: a che punto siamo? L'intervista a Franco Cannillo

L'imprenditore coratino: "Dialogo per fare passi in avanti"

Due mesi fa l'incontro a Palazzo di Città tra il sindaco di Corato Corrado De Benedittis e l'imprenditore coratino Franco Cannillo nel quale, attraverso una stretta di mano, si sanciva ufficialmente un patto di collaborazione tra l'ente pubblico e il mondo dell'impresa per rilanciare la città anche alla luce del piano nazionale di ripartenza e resilienza.

Un incontro nel quale si presero due impegni a breve termine: l'organizzazione, entro 45 giorni dallo scorso 27 settembre, di un convegno sul PNRR ed entro 60 giorni lo start delle procedure per la realizzazione di un istituto tecnico superiore e del processo di riqualificazione della zona industriale.

I tempi dettati in quella circostanza non sono stati rispettati. «Ma qualcosa si sta muovendo» ci assicura Franco Cannillo, nel corso di una intervista gentilmente concessa al nostro giornale.

«Un ritardo rispetto alla tabella di marcia effettivamente c'è» ammette Cannillo. «La momentanea non conoscenza dei sistemi ha forse indotto l'amministrazione a fare dei passi in avanti prima di analizzare gli strumenti per poter raggiungere dei risultati. Tuttavia ci è stato assicurato che si sta già pensando all'organizzazione del convegno» ricorda l'imprenditore.

Nella cordiale chiacchierata, Franco Cannillo ripercorre le fasi di una interlocuzione con il primo cittadino che risalgono già a prima della sua elezione a sindaco. «Ero e sono convinto che Corrado De Benedittis sia una persona sulla quale la città può contare, per questo, già prima delle elezioni gli manifestai la disponibilità a collaborare con l'ente pubblico, mettendo a disposizione il mio bagaglio di esperienza e conoscenze, acquisito in tanti anni di lavoro. Senza alcuna ambizione di natura politica o velleità. Semplicemente perché avvertivo il desiderio di fare qualcosa per la mia città» spiega, non nascondendo quel pizzico di rammarico per la diffidenza con la quale viene accolta la disponibilità civica di un imprenditore.

«Sono convinto che come comunità, come città, meritiamo di più di quel che abbiamo e di quello che rappresentiamo. E sono anche convinto che si possano ottenere risultati importanti con l'ascolto, la condivisione, con le risposte. D'altra parte penso che l'elezione ad una carica pubblica non sia una indiscutibile presa di potere, bensì l'inizio di un importante percorso di confronto» continua Cannillo.
Tre sono i livelli del dialogo che Cannillo ha proposto all'amministrazione comunale: le opportunità del PNRR, la realizzazione dell'Istituto Tecnico superiore e la risistemazione dell'area industriale.

«Sul PNRR è opportuno che l'amministrazione spieghi quale sia la sua visione strategica e si ponga all'ascolto degli stakeholders. Sono fiducioso del fatto che il convegno, previsto per la metà di dicembre, possa essere importante occasione per individuare una linea comune».

Quanto alla necessità di costituire un ITS, Cannillo evidenzia l'importanza della vera formazione per la crescita economica del territorio.

«Si tratterebbe di una occasione strategica per la città di Corato che può fare affidamento su brillanti imprese. La nascita di una scuola che formi le professionalità direttamente acquisibili dalle aziende è davvero una grande opportunità per le imprese e per gli studenti che avrebbero un ingresso naturale nel mondo del lavoro» fa notare l'imprenditore coratino.

«Il presidente Draghi, nella sua visita a Bari, si è fermato in una scuola superiore. È il segno dell'importanza dell'istituto per il nostro territorio» ha rilevato.

La disponibilità delle aziende a collaborare a questo progetto che coinvolge il Comune, l'impresa, la scuola e l'università è già una realtà. La struttura, eventualmente il vecchio liceo Oriani, è già esistente. «Ma è l'amministrazione a dover svolgere il ruolo di motore per la realizzazione di questo importante progetto», sollecita Cannillo.

Per quanto invece attiene alle inevitabili opere da realizzare nell'area industriale vi è l'impegno dell'amministrazione a siglare un protocollo con i privati per la realizzazione di un grande progetto. Un primo passo verso la sistemazione dell'area è la consegna delle vasche di laminazione che ridurrebbero in maniera consistente il rischio idrogeologico. Anche in questo caso, però, il progetto richiede dei tempi certi: «Se l'iter si chiudesse entro il primo semestre del prossimo anno sarebbe cosa buona» conclude Cannillo.
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