Politica
Deposito di scorie nucleari, Piarulli (M5S): «Bene l'istituzione della task force regionale»
La senatrice coratina in prima linea per evitare che la scelta ricada sulla Puglia
Corato - mercoledì 20 gennaio 2021
12.58
L'attenzione delle istituzioni pugliesi, di ogni livello, resta alta. L'obiettivo è quello di presentare delle osservazioni al Governo che siano le più complete possibili al fine di scongiurare la possibilità che nel territorio murgiano venga allestito il deposito nazionale di scorie nucleari.
Il dibattito è aperto e sono diversi i sindaci e i parlamentari del territorio che si stanno schierando per un "No" secco alla possibilità che siano le murge a dover ospitare il deposito.
I presidenti della IV e della V Commissione consiliare regionale, Francesco Paolicelli e Francesco Paolo Campo, hanno convocato una seduta congiunta delle commissioni alle ore 11.30. Insieme ai presidenti dei Gruppi consiliari Caracciolo, Lopane e Stellato, i presidenti delle commissioni hanno richiesto l'audizione dell'assessore all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio, per fare il punto sulle azioni messe in campo dalla Regione Puglia al fine di supportare i comuni coinvolti dalla possibile localizzazione dei siti per i depositi.
"Occorre mantenere alta l'attenzione su un tema che tocca alcune tra le aree più emblematiche per lo sviluppo del nostro territorio - dichiara il presidente della IV Commissione, Paolicelli - ribadisco il mio dissenso nei confronti di una scelta che pregiudicherebbe il futuro non solo della Murgia ma della Puglia intera. Auspico un confronto continuo e un supporto concreto da parte della Regione al fianco dei Comuni interessati".
Soltanto qualche giorno fa, però, nell'ambito di una conferenza, organizzata dall'associazione "Gravina in Movimento", il coro dei "NO" al deposito nazionale di scorie nucleari sulla murgia, è stato avvertito in maniera netta, ascoltato dalle voci di sindaci e parlamentari. A ribadire l'inopportunità di scelta del sito murgiano sono state le senatrici Bruna Piarulli e Patty L'Abbate del Movimento Cinque Stelle, ma anche i sindaci dei comuni di Gravina di Puglia Alesio Valente, Altamura (Rosa Melodia), Ruvo di Puglia (Pasquale Chieco) e Spinazzola (Michele Patruno) insieme al presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Francesco Tarantini. Un interessante momento di riflessione e condivisione, intervallato anche dalla voce dell'ingegnere nucleare Antonio Zito che ha voluto smentire una serie di luoghi comuni sulla presunta nocività del deposito.
Resta ferma, tuttavia, la volontà politica dei sindaci e dei parlamentari del territorio di fare scudo attorno alla possibilità di ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari.
Accolta positivamente dalla sen. Piarulli, che si è apertamente schierata contro l'idea del deposito sulle murge, l'istituzione della task force regionale. L'organismo, prsieduto dal Presidente della Regione, è composto dall'Assessore all'Ambiente, al Territorio e Urbanistica, dai Sindaci dei Comuni di Gravina in Puglia, Altamura, Laterza e dagli ulteriori Comuni dei territori confinanti che intendano aderire.
Il Tavolo dovrà definire la strategia comune, fornire il supporto tecnico anche agli ulteriori Comuni interessati e coordinare le proprie attività con quelle della Regione Basilicata, interessata dalla proposta di CNAPI, avvalendosi dell'ausilio del Tavolo Tecnico regionale.
Il dibattito è aperto e sono diversi i sindaci e i parlamentari del territorio che si stanno schierando per un "No" secco alla possibilità che siano le murge a dover ospitare il deposito.
I presidenti della IV e della V Commissione consiliare regionale, Francesco Paolicelli e Francesco Paolo Campo, hanno convocato una seduta congiunta delle commissioni alle ore 11.30. Insieme ai presidenti dei Gruppi consiliari Caracciolo, Lopane e Stellato, i presidenti delle commissioni hanno richiesto l'audizione dell'assessore all'Ambiente, Anna Grazia Maraschio, per fare il punto sulle azioni messe in campo dalla Regione Puglia al fine di supportare i comuni coinvolti dalla possibile localizzazione dei siti per i depositi.
"Occorre mantenere alta l'attenzione su un tema che tocca alcune tra le aree più emblematiche per lo sviluppo del nostro territorio - dichiara il presidente della IV Commissione, Paolicelli - ribadisco il mio dissenso nei confronti di una scelta che pregiudicherebbe il futuro non solo della Murgia ma della Puglia intera. Auspico un confronto continuo e un supporto concreto da parte della Regione al fianco dei Comuni interessati".
Soltanto qualche giorno fa, però, nell'ambito di una conferenza, organizzata dall'associazione "Gravina in Movimento", il coro dei "NO" al deposito nazionale di scorie nucleari sulla murgia, è stato avvertito in maniera netta, ascoltato dalle voci di sindaci e parlamentari. A ribadire l'inopportunità di scelta del sito murgiano sono state le senatrici Bruna Piarulli e Patty L'Abbate del Movimento Cinque Stelle, ma anche i sindaci dei comuni di Gravina di Puglia Alesio Valente, Altamura (Rosa Melodia), Ruvo di Puglia (Pasquale Chieco) e Spinazzola (Michele Patruno) insieme al presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia Francesco Tarantini. Un interessante momento di riflessione e condivisione, intervallato anche dalla voce dell'ingegnere nucleare Antonio Zito che ha voluto smentire una serie di luoghi comuni sulla presunta nocività del deposito.
Resta ferma, tuttavia, la volontà politica dei sindaci e dei parlamentari del territorio di fare scudo attorno alla possibilità di ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari.
Accolta positivamente dalla sen. Piarulli, che si è apertamente schierata contro l'idea del deposito sulle murge, l'istituzione della task force regionale. L'organismo, prsieduto dal Presidente della Regione, è composto dall'Assessore all'Ambiente, al Territorio e Urbanistica, dai Sindaci dei Comuni di Gravina in Puglia, Altamura, Laterza e dagli ulteriori Comuni dei territori confinanti che intendano aderire.
Il Tavolo dovrà definire la strategia comune, fornire il supporto tecnico anche agli ulteriori Comuni interessati e coordinare le proprie attività con quelle della Regione Basilicata, interessata dalla proposta di CNAPI, avvalendosi dell'ausilio del Tavolo Tecnico regionale.