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Editoriale

Dehors, «ormai il danno è fatto»

Mazzilli risponde al PD ma il problema è dei commercianti

La questione legata ai permessi per allestire i dehors non è semplicemente un argomento di polemica politica tra il Partito Democratico e il primo cittadino, ma soprattutto un problema per gli esercenti.

Nei giorni scorsi il Partito Democratico stigmatizzava la lentezza con la quale l'amministrazione comunale stesse affrontando la questione, essendo arrivata a fine maggio senza aver dato un indirizzo per l'allestimento dei dehors in attesa del regolamento definitivo. In tutta risposta il sindaco Mazzilli, in un post su Facebook ha effettuato una cronistoria delle ultime fasi che hanno portato la giunta comunale ad approvare un atto di indirizzo relativo all'installazione dei dehors in maniera molto tardiva. Nulla di diverso alle disposizioni dei precedenti anni, sembrerebbe di capire, eppure si è arrivati alla fine di maggio per provare a dare una risposta ai commercianti che nel frattempo scalpitavano per ottenere risposte al fine di organizzare il loro lavoro.

Mazzilli nel suo post, che pubblicheremo in calce a questa pagina, racconta come l'iter per la predisposizione di un regolamento sui dehors sia stato avviato ben 2 anni fa, nel 2016 senza che, tuttavia, questo regolamento sia riuscito ad arrivare ancora in consiglio comunale. Non spiega, tuttavia, cosa ha rallentato l'approvazione del regolamento (che non è ancora avvenuta) e perché, a distanza di due anni, si è ancora ad una fase di "schema di regolamento".

Lasciando da parte le fasi strettamente politiche (è evidente che per l'approvazione di tale regolamento l'intralcio non è soltanto legato alla lentezza burocratica), non possiamo far passare sotto silenzio lo sfogo di alcuni esercenti che sono stati duramente colpiti da questo ritardo.

«Mentre il medico studia il paziente muore». È la frase di uno dei tanti esercenti che lamentano i ritardi nella concessione dei permessi; efficace riassunto di una enorme situazione di disagio.

«Il danno è fatto» ci spiega l'esercente. Di che danno parliamo? E qui capiamo come l'attività di chi lavora nella ristorazione o nella somministrazione è una attività che prevede una lontana pianificazione.

«Non sapendo se e quando avremmo avuto la possibilità di installare il dehors all'esterno non abbiamo potuto fare le scorte in anticipo». Ciò si tramuta in un vero e proprio danno economico: è regola del commercio acquistare in grandi quantità per abbattere i prezzi. Ciò quest'anno non è stato possibile.

Non solo: «Non abbiamo potuto assicurare il servizio a quei grandi gruppi che, in vista della chiusura delle attività per il periodo estivo, si organizzano per le cene di "fine anno"». E in queste affermazioni è evidente lo sconforto dei rappresentanti di quei settori che attendono l'estate per incrementare il proprio lavoro.

Apprendiamo che da domani gli esercenti potranno iniziare fare richiesta per l'allestimento del dehors. Quanto tempo occorrerà per avere i "nulla osta"?

Intanto ieri qualche locale ha già messo all'esterno i suoi tavolini nonostante le autorizzazioni non siano state date. Una eventuale sanzione amministrativa sarebbe stata certamente più "conveniente" del mancato guadagno legato alla non possibilità di allestire i dehors.

Il primo sabato di (quasi) estate è andato. Da domani sarà possibile presentare le domande; le stesse domande degli scorsi anni. Forse ci si doveva svegliare prima.
  • urbanistica
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