De Benedittis indossa la fascia: "Sarò sindaco dell'ascolto e delle scelte"
Proclamato ufficialmente primo cittadino
Corrado De Benedittis è sindaco e ha ricevuto la fascia tricolore da suo padre, dinanzi ad una platea di ex sindaci, autorità civili, militari, religiose e tanti cittadini.
Una cerimonia semplice al termine della quale il sindaco ha tracciato un primo orizzonte della sua azione amministrativa che sarà orientata su una impronta ecologica e in discontinuità con il passato.
Fondamentale il passaggio nel quale il sindaco ha ribadito di voler essere il sindaco dell'ascolto di tutti i cittadini e delle scelte.
CoratoViva ha seguito in diretta la cerimonia.
Il saluto del sindaco alla cittadinanza
Care concittadine e cari concittadini,
inizia il mio mandato in un momento difficile per il Paese e per la nostra città, causato dall'emergenza sanitaria in corso, a livello planetario.
È il momento di unire le forze, di affrontare il presente senza scoraggiamenti, di valorizzare il tempo che ci è dato, per preparare con fiducia il futuro prossimo.
Rivolgo a tutta la cittadinanza il mio saluto.
Il largo consenso che mi è stato dato, si traduce, adesso, in senso di responsabilità verso l'intera città, che ha bisogno di ripartire, attraverso un impegno amministrativo, forte, quotidiano e concreto.
Un saluto speciale va a chi è in difficoltà per vari motivi: economici, di salute, esistenziali...
A tutti e tutte dico che siamo una comunità civile, in cui nessuno deve sentirsi solo, in cui devono esserci punti importanti di riferimento, a partire dalle Istituzioni pubbliche e in cui uguaglianza e libertà devono essere gli indicatori del cammino collettivo.
Si tratta di mettere al centro la Costituzione repubblicana declinando, insieme alle forze politiche, culturali e del lavoro, la crescita economica con il bene comune; procedendo di pari passo con la cultura dei diritti e della Pace; promuovendo la necessaria riconversione ecologica della nostra città; riconciliando i nostri contesti di vita con la bellezza artistica, paesaggistica e delle relazioni.
Saluto, quindi, gli operatori economici: imprese, sindacati, associazioni di categoria, il cui ruolo strutturale è di grande importanza.
Saluto le associazioni culturali e di volontariato che svolgono una funzione rilevante nella vita cittadina.
Un caro saluto lo indirizzo agli immigrati, uomini e donne, che vivono nella nostra città. La loro presenza è per noi ricchezza che rafforzail pluralismo facendoci sentire, sempre di più, cittadini del mondo, quali, di fatto, siamo.
Saluto con amicizia il Centro Italovenezolano e coloro che sono tornati a Corato negli ultimi anni, a causa della difficile situazione politica e economica del Venezuela.
Saluto tutte le associazioni dei coratini nel mondo. Rinsalderemo con forza i legami.
Saluto coloro che, a vario titolo, operano nella macchina amministrativa del Comune. Il loro lavoro è prezioso, sarà importante fare squadra, costruendo relazioni di reciprocità, stima e rispetto.
Saluto il mondo della scuola, da cui provengo e che, oggi più che mai, svolge una funzione centrale per la crescita civile e culturale della comunità.
Saluto le Forze dell'Ordine, il cui ruolo è a garanzia della sicurezza e dell'ordine democratico.
Saluto, con grande affetto, la realtà ecclesiale, cattolica e protestante e tutte le altre espressioni religiose presenti in città.
Saluto tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza. Di fronte a tutte loro, c'è la sfida del costante rinnovamento, in un mondo che sempre cambia.
Un saluto e un abbraccio speciale, infine, vanno alle nuove generazioni, protagoniste della rivoluzione gentile che ha attraversato Corato.
Col nuovo sguardo generazionale, oggi, tutta la nostra Comunità può proiettarsi, fiduciosa, verso il futuro.