Territorio
Danni da fauna selvatica, verso l'approvazione della legge regionale
La protesta dei Cinque Stelle: «Verranno abbattuti anche cani e gatti inselvatichiti»
Corato - martedì 17 aprile 2018
La IV e la II commissione del consiglio regionale della Puglia riunite in seduta congiunta hanno approvato a maggioranza i primi cinque articoli della proposta di legge in materia di danni provocati dalla fauna selvatica.
Il provvedimento, di cui è stato modificato anche il titolo con un emendamento del presidente della IV commissione Donato Pentassuglia ("Norme in materia di prevenzione, contenimento ed indennizzo dei danni da fauna selvatica. Disposizioni in materia di smaltimento degli animali di allevamento oggetto di predazione e di tutela dell'incolumità pubblica") individua, negli articoli approvati, l'ambito applicativo delle misure di prevenzione, controllo e risarcimento; gli interventi di prevenzione e le misure ordinarie e straordinarie per il controllo della fauna selvatica.
Tra gli emendamenti approvati quello (sempre proposto da Pentassuglia) che prevede che le misure di controllo della fauna selvatica "esercitate selettivamente saranno praticate mediante piani di abbattimento, qualora l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) verifichi l'inefficacia degli altri metodi, compresi quelli ecologici".
Non sono mancate le polemiche per la mancata approvazione di alcuni emendamenti, come quello proposto dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle.
"La mancata approvazione del nostro emendamento permetterà, nell'ambito di misure straordinarie di controllo della fauna selvatica, l'abbattimento di forme inselvatichite di specie domestiche, quindi anche di cani e gatti inselvatichiti. Per proteggere l'incolumità degli agricoltori e salvaguardare le colture e gli allevamenti servono misure adeguate di prevenzione, come ad esempio le recinzioni, e che sia correttamente ed effettivamente applicata la legge sul randagismo, che ad oggi esiste solo sulla carta.".
Così i consiglieri del M5S Gianluca Bozzetti, Rosa Barone e Cristian Casili in seguito alla seduta congiunta delle Commissioni IV e II in cui è iniziata la discussione della proposta di Legge "Norme in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, di tutela dell'incolumità pubblica e dell'ordine economico".
Bocciato l'emendamento presentato dal M5S al comma 2 dell'art.5 con cui si chiedeva l'esclusione delle forme inselvatichite di specie domestiche, come cani e gatti, dalle misure straordinarie di controllo della fauna selvatica, che comprendono attività di contenimento numerico, allontanamento o abbattimento controllato.
"Una previsione di questo tipo - continuano i pentastellati - potrebbe presentare anche difficoltà applicative non essendo facilmente individuabile cosa si intenda per forme inselvatichite di specie domestiche. Riteniamo grave anche il voto contrario a questo emendamento del presidente della IV Commissione Pentassuglia che, come da prassi, avrebbe dovuto astenersi dal voto, soprattutto in quanto relatore della proposta di legge. È evidente la schizofrenia normativa tra una legge regionale sulla caccia dove era stata tolta la parte relativa alle attività di controllo sugli animali domestici inselvatichiti e la reintroduzione in questa seconda proposta. Tra l'altro - proseguono - anche sulla previsione del comma 11 dell'articolo 31 della nuova legge regionale sulla caccia, dove ancora si prevede la possibilità di autorizzare piani di abbattimento delle forme inselvatichite di specie domestiche, sono stati espressi rilievi da parte del Governo nazionale. Noi responsabilmente continueremo a cercare di migliorare la legge, che riteniamo indispensabile visti i numerosi danni provocati dalla fauna selvatica alle colture, e ripresenteremo l'emendamento in aula auspicando un voto diverso e responsabile da parte di tutto Consiglio".
Il provvedimento, di cui è stato modificato anche il titolo con un emendamento del presidente della IV commissione Donato Pentassuglia ("Norme in materia di prevenzione, contenimento ed indennizzo dei danni da fauna selvatica. Disposizioni in materia di smaltimento degli animali di allevamento oggetto di predazione e di tutela dell'incolumità pubblica") individua, negli articoli approvati, l'ambito applicativo delle misure di prevenzione, controllo e risarcimento; gli interventi di prevenzione e le misure ordinarie e straordinarie per il controllo della fauna selvatica.
Tra gli emendamenti approvati quello (sempre proposto da Pentassuglia) che prevede che le misure di controllo della fauna selvatica "esercitate selettivamente saranno praticate mediante piani di abbattimento, qualora l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale) verifichi l'inefficacia degli altri metodi, compresi quelli ecologici".
Non sono mancate le polemiche per la mancata approvazione di alcuni emendamenti, come quello proposto dai consiglieri del Movimento Cinque Stelle.
"La mancata approvazione del nostro emendamento permetterà, nell'ambito di misure straordinarie di controllo della fauna selvatica, l'abbattimento di forme inselvatichite di specie domestiche, quindi anche di cani e gatti inselvatichiti. Per proteggere l'incolumità degli agricoltori e salvaguardare le colture e gli allevamenti servono misure adeguate di prevenzione, come ad esempio le recinzioni, e che sia correttamente ed effettivamente applicata la legge sul randagismo, che ad oggi esiste solo sulla carta.".
Così i consiglieri del M5S Gianluca Bozzetti, Rosa Barone e Cristian Casili in seguito alla seduta congiunta delle Commissioni IV e II in cui è iniziata la discussione della proposta di Legge "Norme in materia di danni provocati dalla fauna selvatica, di tutela dell'incolumità pubblica e dell'ordine economico".
Bocciato l'emendamento presentato dal M5S al comma 2 dell'art.5 con cui si chiedeva l'esclusione delle forme inselvatichite di specie domestiche, come cani e gatti, dalle misure straordinarie di controllo della fauna selvatica, che comprendono attività di contenimento numerico, allontanamento o abbattimento controllato.
"Una previsione di questo tipo - continuano i pentastellati - potrebbe presentare anche difficoltà applicative non essendo facilmente individuabile cosa si intenda per forme inselvatichite di specie domestiche. Riteniamo grave anche il voto contrario a questo emendamento del presidente della IV Commissione Pentassuglia che, come da prassi, avrebbe dovuto astenersi dal voto, soprattutto in quanto relatore della proposta di legge. È evidente la schizofrenia normativa tra una legge regionale sulla caccia dove era stata tolta la parte relativa alle attività di controllo sugli animali domestici inselvatichiti e la reintroduzione in questa seconda proposta. Tra l'altro - proseguono - anche sulla previsione del comma 11 dell'articolo 31 della nuova legge regionale sulla caccia, dove ancora si prevede la possibilità di autorizzare piani di abbattimento delle forme inselvatichite di specie domestiche, sono stati espressi rilievi da parte del Governo nazionale. Noi responsabilmente continueremo a cercare di migliorare la legge, che riteniamo indispensabile visti i numerosi danni provocati dalla fauna selvatica alle colture, e ripresenteremo l'emendamento in aula auspicando un voto diverso e responsabile da parte di tutto Consiglio".