Cronaca
Criminalità: Barletta piange ma Corato non ride
Ancora nessuna notizia sul responsabile della sparatoria di vico San Francesco
Corato - mercoledì 3 novembre 2021
La Puglia, la vicinissima Barletta, è dilaniata dal terribile episodio di criminalità che ha strappato alla vita un bravo ragazzo, il 24enne Claudio Lasala, ucciso da due ragazzi appena maggiorenni forse per un cocktail negato o forse per un atto di prevaricazione messo in atto da uno dei due presunti responsabili.
Claudio è stato accoltellato dinanzi a decine di persone, nel luogo della movida, dopo un violento litigio all'interno di un locale ora posto sotto sequestro.
Barletta piange una vittima. Gli occhi di tutt'Italia sono concentrati sui problemi relativi alla sicurezza del centro storico barlettano, in preda a spacciatori e a giovanissimi arroganti che si atteggiano a boss.
Fatti che non sono molto distanti da quanto accaduto appena una settimana fa a Corato, a due passi dai luoghi della movida. Solo che qui non ci è scappato il morto ma "soltanto" il ferito.
Un ragazzo di 27 anni è stato gambizzato, ferito a colpi di pistola alle gambe proprio a ridosso di un ristorante all'interno del quale c'era gente che stava cenando. E anche il centro storico di Corato, come sottolineato dal sindaco, è preda di spacciatori, di prevaricatori, di chi fa fatica ad attenersi alle regole di convivenza ci vile, alle leggi dello Stato italiano. Si è dovuto ricorrere alla chiusura per alcune ore degli H24.
Nulla ancora si sa di chi ha sparato, né perché lo abbia fatto. La giustizia, almeno per quanto riguarda Corato, non ha ancora compiuto il suo corso.
A Corato, così come a Barletta, immediatamente dopo il fatto di sangue si riuniscono i rappresentanti istituzionali provando a trovare un "rimedio". A Corato non ci è scappato il morto; a Barletta sì. Non si attenda ulteriore sangue per far sentire la risposta delle istituzioni.
Claudio è stato accoltellato dinanzi a decine di persone, nel luogo della movida, dopo un violento litigio all'interno di un locale ora posto sotto sequestro.
Barletta piange una vittima. Gli occhi di tutt'Italia sono concentrati sui problemi relativi alla sicurezza del centro storico barlettano, in preda a spacciatori e a giovanissimi arroganti che si atteggiano a boss.
Fatti che non sono molto distanti da quanto accaduto appena una settimana fa a Corato, a due passi dai luoghi della movida. Solo che qui non ci è scappato il morto ma "soltanto" il ferito.
Un ragazzo di 27 anni è stato gambizzato, ferito a colpi di pistola alle gambe proprio a ridosso di un ristorante all'interno del quale c'era gente che stava cenando. E anche il centro storico di Corato, come sottolineato dal sindaco, è preda di spacciatori, di prevaricatori, di chi fa fatica ad attenersi alle regole di convivenza ci vile, alle leggi dello Stato italiano. Si è dovuto ricorrere alla chiusura per alcune ore degli H24.
Nulla ancora si sa di chi ha sparato, né perché lo abbia fatto. La giustizia, almeno per quanto riguarda Corato, non ha ancora compiuto il suo corso.
A Corato, così come a Barletta, immediatamente dopo il fatto di sangue si riuniscono i rappresentanti istituzionali provando a trovare un "rimedio". A Corato non ci è scappato il morto; a Barletta sì. Non si attenda ulteriore sangue per far sentire la risposta delle istituzioni.