Vita di Città
Covid, Don Vito Martinelli: "Apro le porte della chiesa per fare vaccini"
La proposta del sacerdote coratino. "Ora le autorità facciano il resto"
Corato - lunedì 1 marzo 2021
14.56
La chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù potrebbe diventare centro vaccinale anti-COVID.
Il parroco, don Vito Martinelli, offre gli spazi della chiesa per aiutare la campagna di vaccinazione.
"Questa idea mi frullava nella testa e nel cuore, da diversi giorni.
Ho contatto il vescovo, monsignor Leonardo D'Ascenzo. Gli ho chiesto che cosa ne pensasse. La sua risposta è stata immediata: 'Procedi pure'. Io, fra l'altro ne ero sicuro, con un vescovo, come il nostro, attento ai problemi sociali, come luogo in cui vivere il Vangelo".
A parlare è lo stesso don Vito.
"Prima, il desiderio di uscire, tutti, fuori, dalla pandemia.
Poi, è arrivato il vaccino e ho cominciato a dire dall'altare quanto fosse necessario vaccinarsi, per il bene di tutti.
Infine -continua don Vito- mi sono detto che occorreva fare qualcosa di concreto.
Che cosa fare? - mi son chiesto.
Allora, ho detto: qui, in parrocchia, gli spazi ci sono e sono ben attrezzati e che cosa c'è di meglio da fare se non aprire la chiesa e metterla, gratuitamente, a servizio della campagna vaccinale?
Adesso, tocca alla politica e alle autorità sanitarie decidere.
La disponibilità c'è tutta. Le porte della chiesa sono spalancate per questo servizio gratuito alla collettività".
Il parroco, don Vito Martinelli, offre gli spazi della chiesa per aiutare la campagna di vaccinazione.
"Questa idea mi frullava nella testa e nel cuore, da diversi giorni.
Ho contatto il vescovo, monsignor Leonardo D'Ascenzo. Gli ho chiesto che cosa ne pensasse. La sua risposta è stata immediata: 'Procedi pure'. Io, fra l'altro ne ero sicuro, con un vescovo, come il nostro, attento ai problemi sociali, come luogo in cui vivere il Vangelo".
A parlare è lo stesso don Vito.
"Prima, il desiderio di uscire, tutti, fuori, dalla pandemia.
Poi, è arrivato il vaccino e ho cominciato a dire dall'altare quanto fosse necessario vaccinarsi, per il bene di tutti.
Infine -continua don Vito- mi sono detto che occorreva fare qualcosa di concreto.
Che cosa fare? - mi son chiesto.
Allora, ho detto: qui, in parrocchia, gli spazi ci sono e sono ben attrezzati e che cosa c'è di meglio da fare se non aprire la chiesa e metterla, gratuitamente, a servizio della campagna vaccinale?
Adesso, tocca alla politica e alle autorità sanitarie decidere.
La disponibilità c'è tutta. Le porte della chiesa sono spalancate per questo servizio gratuito alla collettività".