Cultura
Corteo Storico "L'assedio degli ungheresi": domenica il grande spettacolo a Corato
Il corteo avrà la direzione di Gianluigi Belsito, già della Disfida di Barletta
Corato - domenica 10 settembre 2023
12.34
Corato si appresta ad avere il suo corteo storico. Domenica 17 settembre infatti, dalle 19:30 in Piazza Cesare Battisti avrà luogo la rivisitazione di un episodio realmente accaduto, narrato da tal Notar Domenico da Gravina nel suo "Chronicon De Rebus in Apulia Gestis".
Nel 1349, sullo sfondo della terribile peste nera, i coratini, guidati dal capitano di compagnia di ventura Andrea Patrono, riuscirono a resistere al tremendo assedio delle forze ungheresi, nemiche dell'allora regina del Regno di Napoli, Giovanna I d'Angiò.
Dopo la prima edizione, datata 2021, torna in Piazza lo spettacolo, organizzato dall'associazione Agorà 2.0. Ieri la conferenza stampa di presentazione, presso la sede di Agorà 2.0 di via San Benedetto, con relatori d'eccezione: la Prof. Porzia Volpe del Liceo Artistico Federico II Stupor Mundi, il delegato alla cultura Prof. Beniamino Marcone, il Dott. Giuseppe Magnini di Archeoclub Corato, Gianluigi Belsito regista della rivisitazione. Ha moderato Enzo Delvecchio, presidente di Agorà 2.0.
Prof. Porzia Volpe: «Quest'anno il Liceo Artistico collaborerà con l'iniziativa e per noi sarà un vanto. Speriamo che tutto ciò abbia una larga eco anche con i comuni limitrofi. Anche ARCA è stata protagonista di questo corteo, che affianca l'iniziativa, seguita dal regista Belsito. Complimenti ad Agorà che ha unito varie realtà per realizzare questo prodotto che sia sempre più in grande crescita».
Sulla stessa lunghezza d'onda il Consigliere Eliseo Tambone: «Ringrazio questa associazione che da dieci anni si spende per il nostro territorio. Queste sono iniziative importanti, ci offrono la possibilità di riflettere su ciò che accade oggi, mettendole a confronto con ciò che è stato in passat. Nel 1392 c'era la peste, il popolo coratino ha fatto fronte comune e ha sconfitto il nemico. Oggi ognuno pensa alle proprie individualità. I narcisi sono molto belli nei vivai e nelle campagne, ma nelle città no».
A spiegare un po' i fatti accaduti in quel lontano 1349 ci ha pensato il Dott. Giuseppe Magnini di Archeoclub Corato: «"A Corato non c'è niente" è un falso storico. Questo della rappresentazione è un evento realmente accaduto nella nostra città, che Notar Domenico da Gravina scrisse in maniera dettagliata nel Chronicon De Rebus in Apulia Gestis. L'assedio degli ungheresi avvenne nel 1349, non riuscito perché intervenne Andrea Patrono, capitano di Ventura, originario della Toscana, avo dei Patroni Griffi. Barlettani, andriesi, tranesi e bitontini erano schierati con gli ungheresi ed aiutarono nell'assedio, che durò ben quindici giorni. I coratini, dalle mura di cinta e dalle torri (che un tempo erano venticinque) passarono al contrattacco con vecchi vasi infuocati. Questo causò l'incendio delle torri d'assedio, che spinse molti filo ungheresi ad abbandonare l'assedio. Andrea Patrono ebbe titoli ed onore nella nostra città e nel 1530 si uniscono i Patroni con i Griffi. Scrive Notar Domenico nei suoi appunti: «Giammai ho visto combattenti così coraggiosi come i coratini, non curanti affatto dei colpi delle pietre dei trabucchi né delle baliste. Ma se uno per qualche colpo cadeva, un altro al suo posto si alzava a combattere». Domenica noi celebreremo il coraggio dei coratini, in un fatto storico realmente accaduto e documentato in ogni minimo particolare. Molti cortei organizzati in giro per l'Italia hanno certamente radici storiche, ma vengono arricchite da elementi di fantasia. Il nostro corteo sarà quasi un "unicum", poiché totalmente conforme ai fatti accaduti».
Regista Belsito: «Lavoro da parecchi anni in questo mondo, ho diretto tanti cortei storici. La cosa che mi lasciava perplesso erano le sfilate. Spesso era anche complicato identificare i personaggi delle sfilate stesse. Il corteo di domenica invece sarà diverso: all'inizio ci sarà un prologo messo in scena sulla balconata del Palazzo di Città con le video proiezioni, con una serie di attori che racconteranno dal punto di vista teatrale i fatti accaduti. Successivamente vi sarà una simulazione della battaglia a cura dei Brancaleone di Barletta. Nella messinscena saranno coinvolti attori e allievi della compagnia Teatro del Viaggio. In scena: Girolamo Spagnoletti, Carmela Ricchiuti, Pasqua Di Reda, Giovanna Capurso, Dalila Arcieri, Anna Marino Squeo, Laura Amoruso, Mariella Pasquale, Giusy La Luce, cui si aggiunge la coratina Pia Ferrante, già nel ruolo di Lucrezia Borgia nell'evento che la stessa associazione organizzò nell'anno 2017. Nel ruolo di Andrea Patrono è stato scelto Luigi Bombini, mentre io interpreterò il Notaio Domenico Da Gravina, cronista dell'intera vicenda».
Spettacolo da non perdere dunque, per gli amanti della nostra storia, per gli amanti della città. E chissà che questa non sia l'inizio di una lunga, lunga tradizione, nonché polo attrattivo per turisti da zone limitrofe e non.
Nel 1349, sullo sfondo della terribile peste nera, i coratini, guidati dal capitano di compagnia di ventura Andrea Patrono, riuscirono a resistere al tremendo assedio delle forze ungheresi, nemiche dell'allora regina del Regno di Napoli, Giovanna I d'Angiò.
Dopo la prima edizione, datata 2021, torna in Piazza lo spettacolo, organizzato dall'associazione Agorà 2.0. Ieri la conferenza stampa di presentazione, presso la sede di Agorà 2.0 di via San Benedetto, con relatori d'eccezione: la Prof. Porzia Volpe del Liceo Artistico Federico II Stupor Mundi, il delegato alla cultura Prof. Beniamino Marcone, il Dott. Giuseppe Magnini di Archeoclub Corato, Gianluigi Belsito regista della rivisitazione. Ha moderato Enzo Delvecchio, presidente di Agorà 2.0.
Prof. Porzia Volpe: «Quest'anno il Liceo Artistico collaborerà con l'iniziativa e per noi sarà un vanto. Speriamo che tutto ciò abbia una larga eco anche con i comuni limitrofi. Anche ARCA è stata protagonista di questo corteo, che affianca l'iniziativa, seguita dal regista Belsito. Complimenti ad Agorà che ha unito varie realtà per realizzare questo prodotto che sia sempre più in grande crescita».
Sulla stessa lunghezza d'onda il Consigliere Eliseo Tambone: «Ringrazio questa associazione che da dieci anni si spende per il nostro territorio. Queste sono iniziative importanti, ci offrono la possibilità di riflettere su ciò che accade oggi, mettendole a confronto con ciò che è stato in passat. Nel 1392 c'era la peste, il popolo coratino ha fatto fronte comune e ha sconfitto il nemico. Oggi ognuno pensa alle proprie individualità. I narcisi sono molto belli nei vivai e nelle campagne, ma nelle città no».
A spiegare un po' i fatti accaduti in quel lontano 1349 ci ha pensato il Dott. Giuseppe Magnini di Archeoclub Corato: «"A Corato non c'è niente" è un falso storico. Questo della rappresentazione è un evento realmente accaduto nella nostra città, che Notar Domenico da Gravina scrisse in maniera dettagliata nel Chronicon De Rebus in Apulia Gestis. L'assedio degli ungheresi avvenne nel 1349, non riuscito perché intervenne Andrea Patrono, capitano di Ventura, originario della Toscana, avo dei Patroni Griffi. Barlettani, andriesi, tranesi e bitontini erano schierati con gli ungheresi ed aiutarono nell'assedio, che durò ben quindici giorni. I coratini, dalle mura di cinta e dalle torri (che un tempo erano venticinque) passarono al contrattacco con vecchi vasi infuocati. Questo causò l'incendio delle torri d'assedio, che spinse molti filo ungheresi ad abbandonare l'assedio. Andrea Patrono ebbe titoli ed onore nella nostra città e nel 1530 si uniscono i Patroni con i Griffi. Scrive Notar Domenico nei suoi appunti: «Giammai ho visto combattenti così coraggiosi come i coratini, non curanti affatto dei colpi delle pietre dei trabucchi né delle baliste. Ma se uno per qualche colpo cadeva, un altro al suo posto si alzava a combattere». Domenica noi celebreremo il coraggio dei coratini, in un fatto storico realmente accaduto e documentato in ogni minimo particolare. Molti cortei organizzati in giro per l'Italia hanno certamente radici storiche, ma vengono arricchite da elementi di fantasia. Il nostro corteo sarà quasi un "unicum", poiché totalmente conforme ai fatti accaduti».
Regista Belsito: «Lavoro da parecchi anni in questo mondo, ho diretto tanti cortei storici. La cosa che mi lasciava perplesso erano le sfilate. Spesso era anche complicato identificare i personaggi delle sfilate stesse. Il corteo di domenica invece sarà diverso: all'inizio ci sarà un prologo messo in scena sulla balconata del Palazzo di Città con le video proiezioni, con una serie di attori che racconteranno dal punto di vista teatrale i fatti accaduti. Successivamente vi sarà una simulazione della battaglia a cura dei Brancaleone di Barletta. Nella messinscena saranno coinvolti attori e allievi della compagnia Teatro del Viaggio. In scena: Girolamo Spagnoletti, Carmela Ricchiuti, Pasqua Di Reda, Giovanna Capurso, Dalila Arcieri, Anna Marino Squeo, Laura Amoruso, Mariella Pasquale, Giusy La Luce, cui si aggiunge la coratina Pia Ferrante, già nel ruolo di Lucrezia Borgia nell'evento che la stessa associazione organizzò nell'anno 2017. Nel ruolo di Andrea Patrono è stato scelto Luigi Bombini, mentre io interpreterò il Notaio Domenico Da Gravina, cronista dell'intera vicenda».
Spettacolo da non perdere dunque, per gli amanti della nostra storia, per gli amanti della città. E chissà che questa non sia l'inizio di una lunga, lunga tradizione, nonché polo attrattivo per turisti da zone limitrofe e non.