Cronaca
Coronavirus, un morto in Veneto. Nell'ospedale un medico coratino
«Stiamo bene ma saremo sottoposti al tampone»
Corato - sabato 22 febbraio 2020
0.53
Si registra un primo decesso in Italia per coronavirus. Si tratterebbe di un uomo di 78 anni della provincia di Padova. La morte sarebbe avvenuta nella serata di ieri, venerdì 22 febbraio, alle 22.45 circa.. A confermarlo il Governatore del Veneto, Luca Zaia, che nella giornata di ieri aveva sottolineato come le due persone contagiate, tra cui quella deceduta, non fossero andate in Cina. Sarebbero entrambi di Vo' Euganeo, dove in queste ore si starebbe creando un cordone sanitario.
Il defunto, secondo quanto si apprende, era ricoverato da una decina di giorni nel nosocomio di Monselice Schiavonia ed era in gravi condizioni. Oltre a lui, in Veneto ci sarebbe dunque un'altra persona contagiata, mentre in Lombardia sono salite a 15 le persone sotto osservazione nel lodigiano.
Aperta l'unità di crisi nella cittadina euganea, che è in collegamento costante con il Ministro della Salute Roberto Speranza e con il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
Nel nosocomio veneto, in cui sono stati isolati i due pazienti, poi trasferiti a Padova, lavora un medico coratino, di cui non forniremo le generalità, che attualmente si trova nell'ospedale.
«All'esterno dell'ospedale ci sono le forze dell'ordine a presidio di tutti gli ingressi. Rimaniamo qui in attesa di fare il test» racconta il medico.
«Noi stiamo bene, attendiamo di fare il tampone. Al momento non sappiamo per quanto resteremo qui. All'esterno dell'ospedale sono montate delle tende in caso di necessità. Sono abbastanza sereno e qui si stanno prendendo tutte le precauzioni del caso» rassicura il medico.
Il defunto, secondo quanto si apprende, era ricoverato da una decina di giorni nel nosocomio di Monselice Schiavonia ed era in gravi condizioni. Oltre a lui, in Veneto ci sarebbe dunque un'altra persona contagiata, mentre in Lombardia sono salite a 15 le persone sotto osservazione nel lodigiano.
Aperta l'unità di crisi nella cittadina euganea, che è in collegamento costante con il Ministro della Salute Roberto Speranza e con il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli.
Nel nosocomio veneto, in cui sono stati isolati i due pazienti, poi trasferiti a Padova, lavora un medico coratino, di cui non forniremo le generalità, che attualmente si trova nell'ospedale.
«All'esterno dell'ospedale ci sono le forze dell'ordine a presidio di tutti gli ingressi. Rimaniamo qui in attesa di fare il test» racconta il medico.
«Noi stiamo bene, attendiamo di fare il tampone. Al momento non sappiamo per quanto resteremo qui. All'esterno dell'ospedale sono montate delle tende in caso di necessità. Sono abbastanza sereno e qui si stanno prendendo tutte le precauzioni del caso» rassicura il medico.