Economia
Coronavirus e crisi economica: micro-imprese tra le più colpite
A loro sostegno, anche in Puglia c'è il "Made in Italy Forum"
Corato - martedì 7 aprile 2020
11.16
Come oramai purtroppo noto a tutti, a poche ore dal "decreto liquidità" del governo italiano, l'emergenza causata dal coronavirus (Covid-19) ha avuto e continuerà ad avere chissà ancora per quanto tempo, riflessi dolorosi "anche" a livello economico e occupazionale.
I primi ad essere colpiti da questa imprevedibile burrasca sono stati professionisti e micro-imprese specie nei settori del turismo e dell'accoglienza oltre quelli più tradizionalmente legati all'indotto dell'export (arredamento, lusso, moda, forniture per uffici e aziende).
Con questa consapevolezza legata alla nebulosa su tempi e modalità con cui si tornerà alla "normalità", è nato il progetto "Made in Italy Family" voluto e ideato da Lorenzo Zurino, imprenditore, Presidente del Forum Italiano dell'Export.
Si tratta di un'iniziativa di filantropismo professionale, come l'ha definita Zurino, un progetto che deve contribuire a far fronte alle necessità immediate di chi sta soffrendo già oggi e non può attendere oltre.
"Made in Italy Forum" per questo punta a instaurare subito una rete solidale tra imprenditori ciascuno dei quali disposto a offrire parte del proprio tempo, della propria conoscenza e dei propri contatti a favore di micro-imprese in difficoltà.
"Penso per esempio" - dichiara Vito Cannillo, AD di Forza Vitale Italia Srl, tra i primi in Puglia ad aderire al progetto - "come primo atto concreto ad una mappa delle competenze e dei bisogni in base alla quale creare una corsia preferenziale per le aziende locali. Spesso non sappiamo bene nemmeno noi quanto ricca e variegata sia l'offerta di eccellenze imprenditoriali che abbiamo sotto casa. L'emergenza in atto è un motivo in più per scoprirlo. Invito pertanto tutti i colleghi imprenditori ad aderire all'iniziativa attualmente nella sua "Fase 1", quella della raccolta dei contributi. Oggi è davvero importante esserci e partecipare alla stesura dei primissimi percorsi da intraprendere. Gli imperativi categorici devono essere "non restare immobili" e "non disperdere" l'inestimabile tessuto di abilità che ha fatto grande le nostre imprese e il nostro export".
I primi ad essere colpiti da questa imprevedibile burrasca sono stati professionisti e micro-imprese specie nei settori del turismo e dell'accoglienza oltre quelli più tradizionalmente legati all'indotto dell'export (arredamento, lusso, moda, forniture per uffici e aziende).
Con questa consapevolezza legata alla nebulosa su tempi e modalità con cui si tornerà alla "normalità", è nato il progetto "Made in Italy Family" voluto e ideato da Lorenzo Zurino, imprenditore, Presidente del Forum Italiano dell'Export.
Si tratta di un'iniziativa di filantropismo professionale, come l'ha definita Zurino, un progetto che deve contribuire a far fronte alle necessità immediate di chi sta soffrendo già oggi e non può attendere oltre.
"Made in Italy Forum" per questo punta a instaurare subito una rete solidale tra imprenditori ciascuno dei quali disposto a offrire parte del proprio tempo, della propria conoscenza e dei propri contatti a favore di micro-imprese in difficoltà.
"Penso per esempio" - dichiara Vito Cannillo, AD di Forza Vitale Italia Srl, tra i primi in Puglia ad aderire al progetto - "come primo atto concreto ad una mappa delle competenze e dei bisogni in base alla quale creare una corsia preferenziale per le aziende locali. Spesso non sappiamo bene nemmeno noi quanto ricca e variegata sia l'offerta di eccellenze imprenditoriali che abbiamo sotto casa. L'emergenza in atto è un motivo in più per scoprirlo. Invito pertanto tutti i colleghi imprenditori ad aderire all'iniziativa attualmente nella sua "Fase 1", quella della raccolta dei contributi. Oggi è davvero importante esserci e partecipare alla stesura dei primissimi percorsi da intraprendere. Gli imperativi categorici devono essere "non restare immobili" e "non disperdere" l'inestimabile tessuto di abilità che ha fatto grande le nostre imprese e il nostro export".