Vita di Città
Corato, ore 18.00: quando le piazze diventano oasi nel deserto
Come la città reagisce al divieto di stazionamento nei principali luoghi di aggregazione
Corato - venerdì 13 novembre 2020
Ore 18.00: nei principali luoghi di aggregazione della città cala il silenzio. Sono quattro, infatti, le piazze interessate dall'ordinanza emessa dal sindaco Corrado De Benedittis che, dal 12 novembre al 3 dicembre, sancisce il divieto di stazionamento nei luoghi della movida serale.
In Piazza Di Vagno, Piazza Sedile, Largo Abazia e Piazza Buonarroti, assieme a Via Santa Maria e l'intera area antistante la Scuola Media Imbriani, dalle 18.00 alle 22.00, è vietato stazionare.
Storicamente preposte all'interazione sociale e all'affermazione di una identità collettiva, la crescente instabilità della situazione epidemiologica trasforma le piazze in luoghi in cui l'assenza si fa stridente e il silenzio diventa assordante.
Le abbiamo percorse, attraversandole più volte, accompagnando e incrociando i lampeggianti delle pattuglie in una costante attività di controllo.
Non c'è il vociare dei bambini che giocano sulle loro biciclette in Largo Abbazia, che sembra quasi voler giocare a nascondino fra gli scorci del centro storico cittadino.
Panchine vuote e solo qualche passante in una Piazza Sedile che sembra sospesa nel tempo, complice l'umidità che scende lentamente a far da cornice agli sguardi pensosi degli esercenti, sull'uscio delle loro attività, in speranzosa attesa.
Ci si ferma un attimo per una sigaretta in Piazza Buonarroti, dove la fitta vegetazione trasforma la piazza in un luogo ameno e selvaggio.
Qualcuno, però, non è ancora a conoscenza delle nuove disposizioni, come le due signore sedute in Piazza Di Vagno intente in una amichevole chiacchierata e un gruppo di una decina di ragazzi le cui risate allegre appaiono ormai quasi insolite. Qualche minuto e i lampeggianti della pattuglia della Polizia Locale tornano nella piazza per informarli del divieto, così come torna il silenzio a regnare nel cuore della movida coratina. Resta solo il "Gigante buono" ad osservare lo statico scorrere del tempo nella piazza vuota, vigila, aspettando il ritorno della normalità.
Richiamati al rispetto del distanziamento e ad evitare assembramenti anche gli irriducibili protagonisti di un'altra movida, quella che si concentra sulle panchine sotto i lecci di Largo Plebiscito e Corso Mazzini. Seduti in due su una panchina, ai suoi estremi, o in piedi attorno ad essa, mascherina ben indossata, anche gli over non possono rinunciare all'amicizia ma anche per loro si fa attento lo sguardo degli agenti.
Alle 20.00 siamo in estrema periferia, in Via Santa Maria. Qui, nell'intera area antistante la Scuola Media Imbriani si registra spesso una concentrazione di veicoli in sosta, a volte vi si affaccia anche un camioncino di bibite e panini. Nessuna auto nelle vaste aree parcheggio, anche qui il silenzio ha il sentore dell'attesa.
In Piazza Di Vagno, Piazza Sedile, Largo Abazia e Piazza Buonarroti, assieme a Via Santa Maria e l'intera area antistante la Scuola Media Imbriani, dalle 18.00 alle 22.00, è vietato stazionare.
Storicamente preposte all'interazione sociale e all'affermazione di una identità collettiva, la crescente instabilità della situazione epidemiologica trasforma le piazze in luoghi in cui l'assenza si fa stridente e il silenzio diventa assordante.
Le abbiamo percorse, attraversandole più volte, accompagnando e incrociando i lampeggianti delle pattuglie in una costante attività di controllo.
Non c'è il vociare dei bambini che giocano sulle loro biciclette in Largo Abbazia, che sembra quasi voler giocare a nascondino fra gli scorci del centro storico cittadino.
Panchine vuote e solo qualche passante in una Piazza Sedile che sembra sospesa nel tempo, complice l'umidità che scende lentamente a far da cornice agli sguardi pensosi degli esercenti, sull'uscio delle loro attività, in speranzosa attesa.
Ci si ferma un attimo per una sigaretta in Piazza Buonarroti, dove la fitta vegetazione trasforma la piazza in un luogo ameno e selvaggio.
Qualcuno, però, non è ancora a conoscenza delle nuove disposizioni, come le due signore sedute in Piazza Di Vagno intente in una amichevole chiacchierata e un gruppo di una decina di ragazzi le cui risate allegre appaiono ormai quasi insolite. Qualche minuto e i lampeggianti della pattuglia della Polizia Locale tornano nella piazza per informarli del divieto, così come torna il silenzio a regnare nel cuore della movida coratina. Resta solo il "Gigante buono" ad osservare lo statico scorrere del tempo nella piazza vuota, vigila, aspettando il ritorno della normalità.
Richiamati al rispetto del distanziamento e ad evitare assembramenti anche gli irriducibili protagonisti di un'altra movida, quella che si concentra sulle panchine sotto i lecci di Largo Plebiscito e Corso Mazzini. Seduti in due su una panchina, ai suoi estremi, o in piedi attorno ad essa, mascherina ben indossata, anche gli over non possono rinunciare all'amicizia ma anche per loro si fa attento lo sguardo degli agenti.
Alle 20.00 siamo in estrema periferia, in Via Santa Maria. Qui, nell'intera area antistante la Scuola Media Imbriani si registra spesso una concentrazione di veicoli in sosta, a volte vi si affaccia anche un camioncino di bibite e panini. Nessuna auto nelle vaste aree parcheggio, anche qui il silenzio ha il sentore dell'attesa.