Ambiente
Corato invasa dalla plastica: i danni di una comunicazione pasticciata
È bastato un manifesto non chiaro per provocare il disguido
Corato - mercoledì 30 giugno 2021
11.53
Un difetto di comunicazione e Corato (ma anche altri comuni serviti dalla SANB) si ritrovano sommersi dai rifiuti.
Come è noto, le organizzazioni sindacali del comparto igiene ambientale hanno proclamato una giornata di sciopero per il 30 giugno. Per tutta la giornata di oggi (quindi a partire dalla mezzanotte appena trascorsa) gli operatori rimarranno con le braccia incrociate non garantendo la rimozione dei rifiuti. Un diritto, quello dei lavoratori, che però si è scontrato con l'inefficace e a tratti fuorviante comunicazione dell'azienda che si occupa dei rifiuti.
Il nuovo gestore del servizio rifiuti apre le danze delle gaffes da comunicazione (quelle che già avevano caratterizzato l'ASIPU) creando un malinteso nella popolazione attraverso la pubblicazione di un manifesto non chiaro.
I cittadini del centro storico e della zona industriale erano stati invitati a non esporre la spazzatura; mentre agli abitanti del centro abitato veniva chiesto di non esporre la spazzatura dalle 21 alle 23. Ma di quale giorno? Il manifesto non lo riporta: ed ecco servito l'equivoco.
Quasi tutti hanno interpretato l'invito (evidentemente sbagliando) come relativo alla serata del 30 giugno e quindi, nella serata di ieri, hanno tranquillamente esposto la spazzatura. Il risultato: la città pullula di bustoni di plastica che attendono di essere rimossi. Chi dovrà rimuoverli? Evidentemente chi li ha esposti, atteso che si dovrà attendere il prossimo martedì per il conferimento della plastica o la giornata di domani per conferire la spazzatura nei centri di raccolta.
Quanti avranno il buon senso di ritirare quanto esposto? Lo potremo vedere soltanto nelle prossime ore.
Come è noto, le organizzazioni sindacali del comparto igiene ambientale hanno proclamato una giornata di sciopero per il 30 giugno. Per tutta la giornata di oggi (quindi a partire dalla mezzanotte appena trascorsa) gli operatori rimarranno con le braccia incrociate non garantendo la rimozione dei rifiuti. Un diritto, quello dei lavoratori, che però si è scontrato con l'inefficace e a tratti fuorviante comunicazione dell'azienda che si occupa dei rifiuti.
Il nuovo gestore del servizio rifiuti apre le danze delle gaffes da comunicazione (quelle che già avevano caratterizzato l'ASIPU) creando un malinteso nella popolazione attraverso la pubblicazione di un manifesto non chiaro.
I cittadini del centro storico e della zona industriale erano stati invitati a non esporre la spazzatura; mentre agli abitanti del centro abitato veniva chiesto di non esporre la spazzatura dalle 21 alle 23. Ma di quale giorno? Il manifesto non lo riporta: ed ecco servito l'equivoco.
Quasi tutti hanno interpretato l'invito (evidentemente sbagliando) come relativo alla serata del 30 giugno e quindi, nella serata di ieri, hanno tranquillamente esposto la spazzatura. Il risultato: la città pullula di bustoni di plastica che attendono di essere rimossi. Chi dovrà rimuoverli? Evidentemente chi li ha esposti, atteso che si dovrà attendere il prossimo martedì per il conferimento della plastica o la giornata di domani per conferire la spazzatura nei centri di raccolta.
Quanti avranno il buon senso di ritirare quanto esposto? Lo potremo vedere soltanto nelle prossime ore.