Cronaca
Corato, città allo sbando?
Tra risse, incendi e furti d'auto, quando qualcuno chiede aiuto, nessuno risponde
Corato - sabato 29 luglio 2023
13.34
La situazione è sotto gli occhi di tutti: Corato, ormai è una città allo sbando. E il punto interrogativo nel titolo è puramente retorico, perché è palesemente così.
Le risse sono all'ordine del giorno, con la "movida" coratina, già incentivata ad "emigrare" a causa della scarsa offerta sul territorio cittadino, spinta ancor di più fuori dalle mura cittadine, a causa della paura che aleggia per le vie del centro (e non solo) al calar delle tenebre.
Solo negli ultimi due giorni, abbiamo assistito, impotenti, a due maxi risse in due piazze fulcro della vita coratina. A questo si aggiunge un video divenuto (tristemente) virale, che vede nella periferia cittadina, un nutrito gruppo di nostri baldi concittadini, prendersi a botte, come fossero in un match di wrestling tutti contro tutti. A noi addetti ai lavori poi è emerso un altro elemento abbastanza sconcertante, ma neanche così nuovo: a Corato vige l'omertà. Tutti erano lì a guardare, fotografare, filmare, nessuno sapeva narrare le dinamiche dei fatti accaduti, né tantomeno indicare le generalità dei protagonisti. Ad ulteriore conferma che l'aria che aleggia è quella della paura di esporsi, del timore di ritorsioni personali.
Questione incendi: ormai le auto incendiate non sono quasi più una notizia. Come nei Paesi in guerra un soldato morto è triste routine, nella nostra Corato, un auto divorata dalle fiamme è fatto assai comune. Non importa il quartiere, il modello dell'auto, l'ora o le dinamiche, le auto a Corato bruciano e, al netto di sterili incontri con la prefettura, il fenomeno sembra ancora lontano dall'essere arginato.
Capitolo furti d'auto: se fino a qualche tempo fa le auto si rubavano principalmente in zone periferiche e nelle ore prettamente notturne, adesso i ladri sembrano essere diventati molto meno timidi. Si rubano auto in pieno giorno, davanti agli occhi di passanti ed automobilisti, noncuranti di esser visti, forse perché consci che il gesto, molto probabilmente, resterà impunito.
Ultimo, triste, episodio di questo genere, due notti fa, nella centralissima Via Mercato, che lega Via Duomo e Piazza Di Vagno a Corso Garibaldi. Erano l'1:30 quando una BMW Serie 4 a fari spenti, davanti a decine e decine di sgomente persone, assiepate nei pressi dei vari locali coratini del centro, trainava con invidiabile nonchalance un Audi Q5 appena rubata, con tanto di finestrino rotto a testimoniare il malfatto.
Un immagine preoccupante, testimonianza lampante di una criminalità dilagante e sempre più spietata, sempre più sfacciata. E al danno si aggiunga anche la beffa della (involontaria) omissione di chi invece dovrebbe venire in nostro soccorso. Un cittadino infatti, vista la scena da film ha subito chiamato le forze dell'ordine per allertarle del crimine. Ma, con suo (e nostro) sommo dispiacere, nessuno ha risposto.
Quindi non solo Corato è una città allo sbando, non solo la criminalità dilaga e attecchisce sempre più nel nostro tessuto sociale in maniera sfacciata, ma a quanto pare siamo anche soli, abbandonati al nostro destino di cittadini per bene.
Le risse sono all'ordine del giorno, con la "movida" coratina, già incentivata ad "emigrare" a causa della scarsa offerta sul territorio cittadino, spinta ancor di più fuori dalle mura cittadine, a causa della paura che aleggia per le vie del centro (e non solo) al calar delle tenebre.
Solo negli ultimi due giorni, abbiamo assistito, impotenti, a due maxi risse in due piazze fulcro della vita coratina. A questo si aggiunge un video divenuto (tristemente) virale, che vede nella periferia cittadina, un nutrito gruppo di nostri baldi concittadini, prendersi a botte, come fossero in un match di wrestling tutti contro tutti. A noi addetti ai lavori poi è emerso un altro elemento abbastanza sconcertante, ma neanche così nuovo: a Corato vige l'omertà. Tutti erano lì a guardare, fotografare, filmare, nessuno sapeva narrare le dinamiche dei fatti accaduti, né tantomeno indicare le generalità dei protagonisti. Ad ulteriore conferma che l'aria che aleggia è quella della paura di esporsi, del timore di ritorsioni personali.
Questione incendi: ormai le auto incendiate non sono quasi più una notizia. Come nei Paesi in guerra un soldato morto è triste routine, nella nostra Corato, un auto divorata dalle fiamme è fatto assai comune. Non importa il quartiere, il modello dell'auto, l'ora o le dinamiche, le auto a Corato bruciano e, al netto di sterili incontri con la prefettura, il fenomeno sembra ancora lontano dall'essere arginato.
Capitolo furti d'auto: se fino a qualche tempo fa le auto si rubavano principalmente in zone periferiche e nelle ore prettamente notturne, adesso i ladri sembrano essere diventati molto meno timidi. Si rubano auto in pieno giorno, davanti agli occhi di passanti ed automobilisti, noncuranti di esser visti, forse perché consci che il gesto, molto probabilmente, resterà impunito.
Ultimo, triste, episodio di questo genere, due notti fa, nella centralissima Via Mercato, che lega Via Duomo e Piazza Di Vagno a Corso Garibaldi. Erano l'1:30 quando una BMW Serie 4 a fari spenti, davanti a decine e decine di sgomente persone, assiepate nei pressi dei vari locali coratini del centro, trainava con invidiabile nonchalance un Audi Q5 appena rubata, con tanto di finestrino rotto a testimoniare il malfatto.
Un immagine preoccupante, testimonianza lampante di una criminalità dilagante e sempre più spietata, sempre più sfacciata. E al danno si aggiunga anche la beffa della (involontaria) omissione di chi invece dovrebbe venire in nostro soccorso. Un cittadino infatti, vista la scena da film ha subito chiamato le forze dell'ordine per allertarle del crimine. Ma, con suo (e nostro) sommo dispiacere, nessuno ha risposto.
Quindi non solo Corato è una città allo sbando, non solo la criminalità dilaga e attecchisce sempre più nel nostro tessuto sociale in maniera sfacciata, ma a quanto pare siamo anche soli, abbandonati al nostro destino di cittadini per bene.