Politica
Consiglio comunale, il Pd a mezz'ora dall'inizio: «Difficile indicare se voteremo il bilancio»
I dem sostengono che De Benedittis non avrebbe voluto incontrarli e avrebbe disatteso l'impegno ad un confronto sulla questione Asipu
Corato - venerdì 18 novembre 2022
15.02
I referenti del circolo di Corato del Partito Democratico hanno diffuso una nota poco più di mezz'ora prima dell'orario fissato per lo svolgimento del consiglio comunale di venerdì 18 novembre con all'ordine del giorno l'esame e l'approvazione del bilancio consuntivo e dei bilanci delle società partecipate (in particolare l'Asipu).
«L'analisi della situazione patrimoniale ed economica della società partecipata è stata proposta e sollecitata come tematica di confronto sin dall'inizio della consiliatura da parte del Pd nelle opportune sedi politiche ed istituzionali.
Invero, tramite i propri consiglieri il Partito Democratico ha evidenziato i limiti di un approccio orientato al rilancio di una società partecipata, da tempo inattiva e senza più dipendenti, che non tenesse in debito conto la notevole esposizione debitoria ereditata dalle precedenti gestioni e dunque affrontasse contestualmente anche il tema del risanamento e del recupero degli equilibri economico finanziari, oltre che di adeguati assetti organizzativi, tutti propedeutici alla continuità aziendale, valutando il conferimento di incarico ad una società di revisione e/o ad un esperto indipendente e l'accesso ad uno degli strumenti introdotto dal codice della crisi e dell'insolvenza delle imprese» hanno sostenuto.
«Tanto alla luce anche dei rilievi evidenziati dal Collegio dei revisori nelle precedenti relazioni allegate ai bilanci, da cui emergevano elementi potenzialmente integranti una presunta mala gestio delle precedenti amministrazioni. Si consideri, ad esempio in particolare, l'indicazione di una percentuale di ammortamento dei beni aziendali non propriamente realistica. Alle ridette sollecitazioni hanno fatto seguito precisi impegni, assunti da Sindaco e assessore al bilancio, di indire sulla questione Asipu un consiglio comunale monotematico, ad oggi tuttavia non mantenuti» hanno rimarcato.
«Si è appreso, invece, che solo nei giorni scorsi è stata formulata dagli uffici comunali la richiesta di un parere/assistenza, con incarico ad un esperto in gestione societaria, circa la verifica della sostenibilità del piano industriale redatto dall'amministratore unico di Asipu. Tale iniziativa, alla luce di quanto sostenuto in precedenza, appare oltremodo tardiva. Il Pd, pur apprezzando gli sforzi fatti dall'amministratore unico Renato Bucci per perseguire la linea del rilancio della società e quanto da lui prospettato nel piano industriale presentato, così come integrato dalla recente relazione, e nel ringraziarlo sentitamente per aver avuto la sensibilità di confrontarsi col partito sulle problematiche sollevate, continua ad interrogarsi sulla opportunità del metodo intrapreso fin dall'origine» hanno aggiunto.
«Viene da chiedersi se qualcuno oltre al Partito Democratico si sia posto politicamente il problema di valutare quanto costerebbe proseguire nel risanamento della partecipata, rispetto all'effettivo ritorno in termini di benefici per i cittadini, per di più gettando un velo sulle richiamate prassi di chi ha amministrato la partecipata prima dell'attuale gestione. Atteso, infine, l'impedimento opposto dal Sindaco alla recente richiesta di incontro, il Partito Democratico evidenzia la propria difficoltà a fornire indicazione per un voto positivo sul bilancio consolidato 2021».
«L'analisi della situazione patrimoniale ed economica della società partecipata è stata proposta e sollecitata come tematica di confronto sin dall'inizio della consiliatura da parte del Pd nelle opportune sedi politiche ed istituzionali.
Invero, tramite i propri consiglieri il Partito Democratico ha evidenziato i limiti di un approccio orientato al rilancio di una società partecipata, da tempo inattiva e senza più dipendenti, che non tenesse in debito conto la notevole esposizione debitoria ereditata dalle precedenti gestioni e dunque affrontasse contestualmente anche il tema del risanamento e del recupero degli equilibri economico finanziari, oltre che di adeguati assetti organizzativi, tutti propedeutici alla continuità aziendale, valutando il conferimento di incarico ad una società di revisione e/o ad un esperto indipendente e l'accesso ad uno degli strumenti introdotto dal codice della crisi e dell'insolvenza delle imprese» hanno sostenuto.
«Tanto alla luce anche dei rilievi evidenziati dal Collegio dei revisori nelle precedenti relazioni allegate ai bilanci, da cui emergevano elementi potenzialmente integranti una presunta mala gestio delle precedenti amministrazioni. Si consideri, ad esempio in particolare, l'indicazione di una percentuale di ammortamento dei beni aziendali non propriamente realistica. Alle ridette sollecitazioni hanno fatto seguito precisi impegni, assunti da Sindaco e assessore al bilancio, di indire sulla questione Asipu un consiglio comunale monotematico, ad oggi tuttavia non mantenuti» hanno rimarcato.
«Si è appreso, invece, che solo nei giorni scorsi è stata formulata dagli uffici comunali la richiesta di un parere/assistenza, con incarico ad un esperto in gestione societaria, circa la verifica della sostenibilità del piano industriale redatto dall'amministratore unico di Asipu. Tale iniziativa, alla luce di quanto sostenuto in precedenza, appare oltremodo tardiva. Il Pd, pur apprezzando gli sforzi fatti dall'amministratore unico Renato Bucci per perseguire la linea del rilancio della società e quanto da lui prospettato nel piano industriale presentato, così come integrato dalla recente relazione, e nel ringraziarlo sentitamente per aver avuto la sensibilità di confrontarsi col partito sulle problematiche sollevate, continua ad interrogarsi sulla opportunità del metodo intrapreso fin dall'origine» hanno aggiunto.
«Viene da chiedersi se qualcuno oltre al Partito Democratico si sia posto politicamente il problema di valutare quanto costerebbe proseguire nel risanamento della partecipata, rispetto all'effettivo ritorno in termini di benefici per i cittadini, per di più gettando un velo sulle richiamate prassi di chi ha amministrato la partecipata prima dell'attuale gestione. Atteso, infine, l'impedimento opposto dal Sindaco alla recente richiesta di incontro, il Partito Democratico evidenzia la propria difficoltà a fornire indicazione per un voto positivo sul bilancio consolidato 2021».