Politica
Consiglio comunale, disco verde al piano Asipu. Maggioranza in frantumi
Pd fuori dall'aula sulla votazione, De Benedittis ad un bivio sulla questione Addario
Corato - mercoledì 30 novembre 2022
18.20
Il consiglio comunale di Corato, nella riunione martedì 29 novembre, ha deliberato la proroga dell'affidamento di alcuni servizi all'Asipu, società in house. Il provvedimento, nei fatti, è un tentativo di dare ulteriore slancio all'attività dell'azienda, oggetto di feroci polemiche politiche in questi mesi. Il punto all'ordine del giorno è passato con appena 14 voti, compreso quello del Sindaco Corrado De Benedittis: due in meno rispetto al perimetro originario della maggioranza di centrosinistra in ragione della scelta, effettuata dal Partito Democratico, di non partecipare al voto. Il documento, in sostanza, consentirà all'Asipu di disporre di introiti, in cambio di servizi, fino al 2024, nell'ambito di un rinnovato piano industriale.
«Dov'è la partecipazione? Dov'è la trasparenza? Sindaco, io mi sono spesa per lei in campagna elettorale e mi sento profondamente delusa. Io non so se lei magari ritiene che questo consiglio sia composto da scimmiette addomesticate pronte ad alzare la mano all'occorrenza» ha tuonato Nadia D'Introno nel corso della dichiarazione di voto sul punto. La sua posizione e quella di Aldo Addario sono state fortemente criticate da alcuni settori della maggioranza, in particolare Michele Arsale di "Rimettiamo in moto la città", che ormai non nascondono il desiderio di non avere più nulla a che fare con loro. L'ultima nota diffusa nei giorni scorsi dall'assessore Concetta Bucci, formalmente espressione del Pd ma in seguito "scomunicata" dal suo stesso partito, ha certificato una frattura forse insanabile. Il forcing su De Benedittis è evidente: uno dei nodi da sciogliere riguarda la presenza in Giunta, in quota dem, di Felice Addario, figlio del consigliere "dissidente" Aldo. Il Sindaco, in realtà, ha dedicato i suoi strali alla sola D'Introno proprio nel tentativo di evitare l'eventuale passaggio all'opposizione di entrambi gli esponenti del Pd.
«Dov'è la partecipazione? Dov'è la trasparenza? Sindaco, io mi sono spesa per lei in campagna elettorale e mi sento profondamente delusa. Io non so se lei magari ritiene che questo consiglio sia composto da scimmiette addomesticate pronte ad alzare la mano all'occorrenza» ha tuonato Nadia D'Introno nel corso della dichiarazione di voto sul punto. La sua posizione e quella di Aldo Addario sono state fortemente criticate da alcuni settori della maggioranza, in particolare Michele Arsale di "Rimettiamo in moto la città", che ormai non nascondono il desiderio di non avere più nulla a che fare con loro. L'ultima nota diffusa nei giorni scorsi dall'assessore Concetta Bucci, formalmente espressione del Pd ma in seguito "scomunicata" dal suo stesso partito, ha certificato una frattura forse insanabile. Il forcing su De Benedittis è evidente: uno dei nodi da sciogliere riguarda la presenza in Giunta, in quota dem, di Felice Addario, figlio del consigliere "dissidente" Aldo. Il Sindaco, in realtà, ha dedicato i suoi strali alla sola D'Introno proprio nel tentativo di evitare l'eventuale passaggio all'opposizione di entrambi gli esponenti del Pd.