Politica
Consiglio comunale deserto, Mazzilli: «Chiedo scusa»
La maggioranza nuovamente in crisi, sdegno tra gli oppositori
Corato - sabato 7 luglio 2018
19.11
Che il motivo per il quale i consiglieri comunali di maggioranza abbiano scelto di disertare la seduta del consiglio comunale del 6 luglio fosse legato ai consigli di amministrazione delle società partecipate è il segreto di Pulcinella. Da tempo, infatti, si attendeva che all'azzeramento della giunta corrispondesse anche nuovo disegno del "sottogoverno", utile a dare una rappresentanza (leggasi poltrona) ai partiti di Fratelli d'Italia e Lega che da tempo partecipano alle delegazioni e ai tavoli del centrodestra anche per la trattazione di temi di carattere puramente amministrativo.
Un segreto, però, che mai è stato rivelato, benché comunque evidente. In nessuna assise istituzionale, né attraverso comunicazioni ufficiali, si è mai parlato di ridefinizione del quadro amministrativo delle aziende comunali. Pertanto, ufficialmente, il consiglio comunale di ieri è andato deserto "sine causa", senza motivo, con lo sdegno che ne è conseguito da parte dei consiglieri di opposizione e anche di quei consiglieri di centrodestra che si sono presentati all'appuntamento.
La seduta è stata presieduta dal consigliere Franco Caputo, poiché il presidente del consiglio Ignazio Salerno non si è presentato. Fatto grave. Così come grave è stata ritenuta l'assenza del sindaco: una mancanza di ossequio e di rispetto alla massima assemblea cittadina.
La maggioranza è nuovamente in crisi ma questa volta i consiglieri di maggioranza dovranno spiegare a chiare lettere il perché, senza dover ricorrere ad artifici retorici o a scuse poco credibili. La situazione è chiara ed è stata anche palesata da un consigliere comunale che partecipa ai tavoli della maggioranza, Cataldo Mazzilli, in un post su facebook. Sul suo conto è opportuno riferire che, benché eletto nelle fila di Fratelli d'Italia, sin dal 30 aprile ha dichiarato la sua estraneità a tale partito in quanto aderente al Movimento Nazionale per la Sovranità.
Ovviamente da parte di Mazzilli non si sono registrate parole di plauso, tutt'altro. Dello stesso tenore le parole del consigliere Franco Caputo, da noi interpellato telefonicamente.
«I responsabili della crisi del centrodestra sono ancora una volta gli aderenti alla lista di Fitto. Hanno manifestato il loro "appoggio esterno", ma hanno dimenticato di dire che il loro era un appoggio esterno "condizionato", prima all'azzeramento della giunta ed ora alla ridefinizione dei quadri delle partecipate. È strategia finalizzata al domani, per garantirsi la vicinanza di Lega e Fratelli d'Italia in vista di nuove prospettive. Nulla che abbia a che vedere con l'amministrazione della città» ha riferito Caputo.
«Si tratta di un abbraccio mortale. Ed anche Forza Italia si è fatta coinvolgere: a che prezzo? Il sindaco, incautamente, continua a seguire questi dictat senza slanci di coraggio, rimanendo impantanato. È evidente che quanto avevo già riferito in passato è confermato: i fittiani vogliono la fine di questa amministrazione ma non vogliono assumersi la responsabilità di questa fine» dice Caputo.
Mentre il Partito Democratico, dopo l'immediata protesta di Tommaso Loiodice, si limita a bollare l'accaduto come "Una vergogna", anche Valeria Mazzone, capogruppo di Un cantiere in comune, ha scelto la via dei social per esprimere la sua posizione.
«Ai colleghi consiglieri di maggioranza vorrei dire di smetterla di far politica nelle "botteghe oscure". Se ci sono problemi con il sindaco è corretto nei confronti dei vostri elettori e della città tutta uscire allo scoperto, rappresentare le motivazioni della vostra protesta. Altrimenti la vostra assenza ed il vostro silenzio portano istintivamente ad ipotizzare estenuanti trattative volte a raggiungere accordicchi totalmente estranei alla vita cittadina».scrive Mazzone.
E continua: «Al sindaco faccio notare la sua ennesima caduta di stile. Non si è presentato neanche lui in consiglio. Atteggiamento irrispettoso del suo ruolo, dei cittadini ed anche dei consiglieri presenti.
A qualche consigliere (anche lui assente) passato improvvisamente dall' opposizione alla maggioranza che solo qualche mese fa con un gesto eroico si tirava fuori dalla mozione di sfiducia al sindaco perché non riteneva giusto il commissariamento della città e testualmente dichiarava:
"Non è un salto della staccionata il mio, quanto il desiderio e la libera volontà di far sì che il Comune di Corato non veda la paralisi amministrativa con tutte le conseguenze che ne deriverebbero (....)sarò il primo ad "inchiodare" il sindaco,alle sue responsabilità.
Vorrei dirgli che...
Anzi no...no. Non gli dico niente. Certe situazioni si commentano da sole. Ed agli occhi dei cittadini attenti e vigili non sfuggono» conclude riferendosi implicitamente, ma altrettanto chiaramente, al consigliere Fabrizio Ventura.
A distanza di qualche ora anche il primo cittadino rompe il silenzio, con un post sui social.
«Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri avremmo dovuto destinare quasi 3,9 mln di Euro per realizzare importanti interventi alle strutture sportive (lavori al Campo Sportivo e per la realizzazione del nuovo Campo di calcio alternativo, lavori di adeguamento al Palazzetto dello Sport), per ammodernare strade e Piazze (Piazza Caduti in Guerra già Parini), per manutenere il Cimitero, per acquistare arredo e verde urbano, per eliminare barriere architettoniche, per far partire le opere previste per le Periferie (PIRP e C167 di Via Sant'Elia, PRUACS del quartiere Belvedere), ma anche per acquistare un nuovo Scuolabus o per finanziare il Piano Sociale di Zona 2018-2020. La seduta del Consiglio Comunale, però, è andata deserta per l'improvvisa annunciata assenza di alcuni Consiglieri Comunali. Per non vanificare il tanto lavoro svolto nel corso di questi mesi e per assicurare alla Città l'effettiva realizzazione degli interventi finanziati, ho preferito essere assente anche io, e me ne scuso, con gli altri Consiglieri Comunali della maggioranza che invece avevano confermato la presenza. Spero che quanto accaduto sia riconducibile nella sfera della cosiddetta "dialettica politica" e che lunedì 9 Luglio, in seconda convocazione, convinti e decisi si torni ad operare nell'esclusivo interesse dei nostri cittadini. Sono fiducioso, ci vediamo lunedì in Consiglio Comunale!»
L'appuntamento è dunque fissato per lunedì 9 luglio, in una seduta di seconda convocazione nella quale il numero legale è inferiore. Sarà quella, probabilmente, la sede nella quale si potrà testare la compattezza della maggioranza. Ne vedremo delle belle.
Un segreto, però, che mai è stato rivelato, benché comunque evidente. In nessuna assise istituzionale, né attraverso comunicazioni ufficiali, si è mai parlato di ridefinizione del quadro amministrativo delle aziende comunali. Pertanto, ufficialmente, il consiglio comunale di ieri è andato deserto "sine causa", senza motivo, con lo sdegno che ne è conseguito da parte dei consiglieri di opposizione e anche di quei consiglieri di centrodestra che si sono presentati all'appuntamento.
La seduta è stata presieduta dal consigliere Franco Caputo, poiché il presidente del consiglio Ignazio Salerno non si è presentato. Fatto grave. Così come grave è stata ritenuta l'assenza del sindaco: una mancanza di ossequio e di rispetto alla massima assemblea cittadina.
La maggioranza è nuovamente in crisi ma questa volta i consiglieri di maggioranza dovranno spiegare a chiare lettere il perché, senza dover ricorrere ad artifici retorici o a scuse poco credibili. La situazione è chiara ed è stata anche palesata da un consigliere comunale che partecipa ai tavoli della maggioranza, Cataldo Mazzilli, in un post su facebook. Sul suo conto è opportuno riferire che, benché eletto nelle fila di Fratelli d'Italia, sin dal 30 aprile ha dichiarato la sua estraneità a tale partito in quanto aderente al Movimento Nazionale per la Sovranità.
Ovviamente da parte di Mazzilli non si sono registrate parole di plauso, tutt'altro. Dello stesso tenore le parole del consigliere Franco Caputo, da noi interpellato telefonicamente.
«I responsabili della crisi del centrodestra sono ancora una volta gli aderenti alla lista di Fitto. Hanno manifestato il loro "appoggio esterno", ma hanno dimenticato di dire che il loro era un appoggio esterno "condizionato", prima all'azzeramento della giunta ed ora alla ridefinizione dei quadri delle partecipate. È strategia finalizzata al domani, per garantirsi la vicinanza di Lega e Fratelli d'Italia in vista di nuove prospettive. Nulla che abbia a che vedere con l'amministrazione della città» ha riferito Caputo.
«Si tratta di un abbraccio mortale. Ed anche Forza Italia si è fatta coinvolgere: a che prezzo? Il sindaco, incautamente, continua a seguire questi dictat senza slanci di coraggio, rimanendo impantanato. È evidente che quanto avevo già riferito in passato è confermato: i fittiani vogliono la fine di questa amministrazione ma non vogliono assumersi la responsabilità di questa fine» dice Caputo.
Mentre il Partito Democratico, dopo l'immediata protesta di Tommaso Loiodice, si limita a bollare l'accaduto come "Una vergogna", anche Valeria Mazzone, capogruppo di Un cantiere in comune, ha scelto la via dei social per esprimere la sua posizione.
«Ai colleghi consiglieri di maggioranza vorrei dire di smetterla di far politica nelle "botteghe oscure". Se ci sono problemi con il sindaco è corretto nei confronti dei vostri elettori e della città tutta uscire allo scoperto, rappresentare le motivazioni della vostra protesta. Altrimenti la vostra assenza ed il vostro silenzio portano istintivamente ad ipotizzare estenuanti trattative volte a raggiungere accordicchi totalmente estranei alla vita cittadina».scrive Mazzone.
E continua: «Al sindaco faccio notare la sua ennesima caduta di stile. Non si è presentato neanche lui in consiglio. Atteggiamento irrispettoso del suo ruolo, dei cittadini ed anche dei consiglieri presenti.
A qualche consigliere (anche lui assente) passato improvvisamente dall' opposizione alla maggioranza che solo qualche mese fa con un gesto eroico si tirava fuori dalla mozione di sfiducia al sindaco perché non riteneva giusto il commissariamento della città e testualmente dichiarava:
"Non è un salto della staccionata il mio, quanto il desiderio e la libera volontà di far sì che il Comune di Corato non veda la paralisi amministrativa con tutte le conseguenze che ne deriverebbero (....)sarò il primo ad "inchiodare" il sindaco,alle sue responsabilità.
Vorrei dirgli che...
Anzi no...no. Non gli dico niente. Certe situazioni si commentano da sole. Ed agli occhi dei cittadini attenti e vigili non sfuggono» conclude riferendosi implicitamente, ma altrettanto chiaramente, al consigliere Fabrizio Ventura.
A distanza di qualche ora anche il primo cittadino rompe il silenzio, con un post sui social.
«Nella seduta del Consiglio Comunale di ieri avremmo dovuto destinare quasi 3,9 mln di Euro per realizzare importanti interventi alle strutture sportive (lavori al Campo Sportivo e per la realizzazione del nuovo Campo di calcio alternativo, lavori di adeguamento al Palazzetto dello Sport), per ammodernare strade e Piazze (Piazza Caduti in Guerra già Parini), per manutenere il Cimitero, per acquistare arredo e verde urbano, per eliminare barriere architettoniche, per far partire le opere previste per le Periferie (PIRP e C167 di Via Sant'Elia, PRUACS del quartiere Belvedere), ma anche per acquistare un nuovo Scuolabus o per finanziare il Piano Sociale di Zona 2018-2020. La seduta del Consiglio Comunale, però, è andata deserta per l'improvvisa annunciata assenza di alcuni Consiglieri Comunali. Per non vanificare il tanto lavoro svolto nel corso di questi mesi e per assicurare alla Città l'effettiva realizzazione degli interventi finanziati, ho preferito essere assente anche io, e me ne scuso, con gli altri Consiglieri Comunali della maggioranza che invece avevano confermato la presenza. Spero che quanto accaduto sia riconducibile nella sfera della cosiddetta "dialettica politica" e che lunedì 9 Luglio, in seconda convocazione, convinti e decisi si torni ad operare nell'esclusivo interesse dei nostri cittadini. Sono fiducioso, ci vediamo lunedì in Consiglio Comunale!»
L'appuntamento è dunque fissato per lunedì 9 luglio, in una seduta di seconda convocazione nella quale il numero legale è inferiore. Sarà quella, probabilmente, la sede nella quale si potrà testare la compattezza della maggioranza. Ne vedremo delle belle.