Attualità
Confcommercio Corato presente all’Assemblea generale di Confcommercio
L'assemblea si è tenuta presso l'Auditorium Conciliazione di Roma
Corato - giovedì 8 giugno 2023
8.19 Comunicato Stampa
Si è tenuta all'Auditorium Conciliazione di Roma, l'Assemblea generale di Confcommercio-Imprese per l'Italia. Ai lavori ha partecipato un'ampia delegazione di Confcommercio Bari-BAT, presente in rappresentanza della città di Corato il vice presidente della Confcommercio Luigi Menduni.
Ad aprire i lavori il presidente Carlo Sangalli, che ha lanciato un appello contro la "persistente carenza di personale" che caratterizza "il terziario di mercato". Nel turismo e nel commercio, "mancano, ad esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori", soprattutto "per la mancanza di competenze". Necessario quindi intervenire per colmare "la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese, così come per programmare adeguati flussi di lavoratori immigrati". Bene il livello del Pil, "superiore del 2,5% rispetto al quarto trimestre 2019". Ma, avverte Sangalli, "restano ancora indietro i consumi" - nel 2022 sotto di circa 20 miliardi di euro rispetto al 2019 – a causa di "quell'inflazione che continua a mordere, che erode il potere d'acquisto".
A chiudere l'Assemblea, invece, l'intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha sottolineato come le "tematiche" poste da Confcommercio siano "esattamente" quelle che il governo ha messo in cima alle sue priorità: per il ministro tra l'esecutivo e le imprese "si è creata una sintonia perfetta". Quello a cui punta il governo, ha continuato, è "trasformare l'Italia nel paese del fare, nel paese più competitivo dell'economia occidentale". Secondo Urso, "il problema vero" dell'Italia sono i "tre milioni di giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro". Problema che il governo ha affrontato "in maniera pragmatica e responsabile" disincentivando il reddito di cittadinanza: "si erano rassegnati a vivere marginalmente la propria esistenza senza essere in condizione di mettere famiglia e procreare perché lo Stato pensava comunque a dargli un sussidio a vita". Quei tre milioni di giovani, ha aggiunto Urso, vanno incentivati a lavorare e a "sposarsi e procreare".
Secondo il Presidente di Confcommercio, è ancora lontana la ripresa dei consumi, resa ancora più difficile dall'inflazione. Nella media dello scorso anno, risultano inferiori di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019. Diversi i ministri presenti all'Assemblea, oltre a Urso: Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Daniela Garnero Santanchè (Turismo), Giuseppe Valditara (Istruzione), Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione).
In sala anche il presidente del Cnel Renato Brunetta, il presidente di Arera Stefano Besseghini, il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il presidente dell'Abi Antonio Patuelli, l'amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic.
Ad aprire i lavori il presidente Carlo Sangalli, che ha lanciato un appello contro la "persistente carenza di personale" che caratterizza "il terziario di mercato". Nel turismo e nel commercio, "mancano, ad esempio, rispetto al 2022, circa 480 mila lavoratori", soprattutto "per la mancanza di competenze". Necessario quindi intervenire per colmare "la distanza tra formazione ed esigenze delle imprese, così come per programmare adeguati flussi di lavoratori immigrati". Bene il livello del Pil, "superiore del 2,5% rispetto al quarto trimestre 2019". Ma, avverte Sangalli, "restano ancora indietro i consumi" - nel 2022 sotto di circa 20 miliardi di euro rispetto al 2019 – a causa di "quell'inflazione che continua a mordere, che erode il potere d'acquisto".
A chiudere l'Assemblea, invece, l'intervento del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che ha sottolineato come le "tematiche" poste da Confcommercio siano "esattamente" quelle che il governo ha messo in cima alle sue priorità: per il ministro tra l'esecutivo e le imprese "si è creata una sintonia perfetta". Quello a cui punta il governo, ha continuato, è "trasformare l'Italia nel paese del fare, nel paese più competitivo dell'economia occidentale". Secondo Urso, "il problema vero" dell'Italia sono i "tre milioni di giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro". Problema che il governo ha affrontato "in maniera pragmatica e responsabile" disincentivando il reddito di cittadinanza: "si erano rassegnati a vivere marginalmente la propria esistenza senza essere in condizione di mettere famiglia e procreare perché lo Stato pensava comunque a dargli un sussidio a vita". Quei tre milioni di giovani, ha aggiunto Urso, vanno incentivati a lavorare e a "sposarsi e procreare".
Secondo il Presidente di Confcommercio, è ancora lontana la ripresa dei consumi, resa ancora più difficile dall'inflazione. Nella media dello scorso anno, risultano inferiori di circa venti miliardi di euro rispetto al 2019. Diversi i ministri presenti all'Assemblea, oltre a Urso: Anna Maria Bernini (Università e ricerca), Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento), Daniela Garnero Santanchè (Turismo), Giuseppe Valditara (Istruzione), Paolo Zangrillo (Pubblica amministrazione).
In sala anche il presidente del Cnel Renato Brunetta, il presidente di Arera Stefano Besseghini, il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, il presidente dell'Abi Antonio Patuelli, l'amministratore delegato di Enit Ivana Jelinic.