Attualità
Concessioni ambulanti senza Durc, Ambrosi: «Fatta chiarezza seguendo buonsenso»
Il presidente della Confcommercio Puglia commenta la circolare diramata dalla Regione ai Comuni pugliesi
Corato - mercoledì 20 gennaio 2021
Comunicato Stampa
«Al danno della crisi economica causata dall'emergenza sanitaria della pandemia rischiava di aggiungersi anche la beffa del mancato rinnovo delle autorizzazioni con la revoca della concessione per gli operatori ambulanti. Per fortuna, oltre a fare chiarezza, ha prevalso il buonsenso».
Così il presidente della Confcommercio Puglia, Alessandro Ambrosi, commenta la circolare diramata nelle scorse ore dal Dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia ai responsabili degli Uffici commercio e SUAP di tutti i Comuni pugliesi per sottolineare l'assenza dell'obbligo di acquisizione del DURC (il documento unico di regolarità contributiva) sul territorio pugliese nelle pratiche per il rinnovo delle concessioni di posteggio in scadenza entro il 31 dicembre dello scorso anno.
La circolare interviene a chiarire questo aspetto dopo che, come si legge nel documento, «si è appreso che molti Comuni pugliesi, nell'ambito delle procedure finalizzate al rinnovo d'ufficio delle concessioni, richiedono il documento unico di regolarità contributiva e fiscale (DURC) quale elemento essenziale. Questo è illegittimo». Nello stesso documento «si invitano, pertanto, tutte le Amministrazioni Comunali che abbiano erroneamente previsto nei propri avvisi la necessità per gli operatori titolari delle concessioni di posteggio di essere in possesso del DURC regolare ai fini del rinnovo, di disporne l'immediata rettifica onde evitare arbitrarie disomogeneità ed oneri da contenzioso per sé e per l'utenza».
«Bene ha fatto la Regione – aggiunge Ambrosi – a chiarire tale circostanza che rischiava di abbattersi come una mannaia su un settore già fortemente provato dalle restrizioni e dai provvedimenti di chiusura presi dai Sindaci di alcuni comuni a macchia di leopardo, come già abbiamo più volte nelle scorse settimane denunciato. Sarebbe stata la mazzata finale per il commercio su aree pubbliche».
Ad interessarsi della vicenda, che stava tenendo con il fiato sospeso la categoria, insieme alla Confcommercio, anche l'assessore alla Sviluppo economico di Bari, Carla Palone: «Siamo contenti che molti operatori possano così portare avanti la propria attività in continuità grazie ad un chiarimento arrivato dalla Regione. Naturalmente, il fatto di non dover presentare il Durc per le autorizzazioni non significa che si possano tollerare atteggiamenti non conformi alla legge che va rispettata, sempre e comunque. Anzi, cogliamo l'occasione per lanciare un appello agli operatori, che eventualmente non lo fossero, di mettersi in regola. Intanto, però, possono continuare a lavorare».
Così il presidente della Confcommercio Puglia, Alessandro Ambrosi, commenta la circolare diramata nelle scorse ore dal Dipartimento sviluppo economico della Regione Puglia ai responsabili degli Uffici commercio e SUAP di tutti i Comuni pugliesi per sottolineare l'assenza dell'obbligo di acquisizione del DURC (il documento unico di regolarità contributiva) sul territorio pugliese nelle pratiche per il rinnovo delle concessioni di posteggio in scadenza entro il 31 dicembre dello scorso anno.
La circolare interviene a chiarire questo aspetto dopo che, come si legge nel documento, «si è appreso che molti Comuni pugliesi, nell'ambito delle procedure finalizzate al rinnovo d'ufficio delle concessioni, richiedono il documento unico di regolarità contributiva e fiscale (DURC) quale elemento essenziale. Questo è illegittimo». Nello stesso documento «si invitano, pertanto, tutte le Amministrazioni Comunali che abbiano erroneamente previsto nei propri avvisi la necessità per gli operatori titolari delle concessioni di posteggio di essere in possesso del DURC regolare ai fini del rinnovo, di disporne l'immediata rettifica onde evitare arbitrarie disomogeneità ed oneri da contenzioso per sé e per l'utenza».
«Bene ha fatto la Regione – aggiunge Ambrosi – a chiarire tale circostanza che rischiava di abbattersi come una mannaia su un settore già fortemente provato dalle restrizioni e dai provvedimenti di chiusura presi dai Sindaci di alcuni comuni a macchia di leopardo, come già abbiamo più volte nelle scorse settimane denunciato. Sarebbe stata la mazzata finale per il commercio su aree pubbliche».
Ad interessarsi della vicenda, che stava tenendo con il fiato sospeso la categoria, insieme alla Confcommercio, anche l'assessore alla Sviluppo economico di Bari, Carla Palone: «Siamo contenti che molti operatori possano così portare avanti la propria attività in continuità grazie ad un chiarimento arrivato dalla Regione. Naturalmente, il fatto di non dover presentare il Durc per le autorizzazioni non significa che si possano tollerare atteggiamenti non conformi alla legge che va rispettata, sempre e comunque. Anzi, cogliamo l'occasione per lanciare un appello agli operatori, che eventualmente non lo fossero, di mettersi in regola. Intanto, però, possono continuare a lavorare».