Vita di Città
Con la trasferta in Campania si conclude il gemellaggio tra Corato e Roccaromana
La delegazione coratina è stata accolta dal complesso bandistico di Gioia del Colle per poi recarsi nella Chiesa di San Cataldo
Corato - martedì 24 settembre 2024
12.37 Comunicato Stampa
"Una accoglienza ed una cortesia senza eguali" commenta il presidente della Deputazione Maggiore di San Cataldo Aldo Scaringella, al termine del gemellaggio del 22 settembre che ha chiuso la trasferta dei pellegrini coratini a Roccaromana, in Campania.
Così, dopo l'accoglienza a Corato a marzo, una folta delegazione composta dallo stesso presidente della Deputazione, da tutto il Direttivo e diversi componenti, insieme al sindaco Corrado De Benedittis, all'assessore Antonella Varesano, ad un esponente della Polizia locale Domenico Ursi e al presidente della Pro Loco Quadratum Gerardo Strippoli con alcuni membri dell'associazione, è stata ricevuta a Roccaromana per suggellare la comune fede nel Santo Patrono Cataldo. In prima linea il padre spirituale della Deputazione coratina e Rettore della Chiesa Matrice, don Gino De Palma.
Tutti sono stati ricevuti calorosamente dal sindaco di Roccaromana Nicola Pelosi con alcuni amministratori, dal parroco don Marcello Santagata e da componenti del Comitato Feste Patronali. Roccaromana è un Comune in provincia di Caserta di quasi mille abitanti e con due frazioni: Santa Croce e Statigliano ed è un Comune che con Corato, condivide la fede in San Cataldo.
La delegazione coratina è stata accolta dal complesso bandistico di Gioia del Colle per poi recarsi nella Chiesa di San Cataldo per i saluti istituzionali e reciproci scambi di targhe.
Dopo aver ammirato la suggestiva Chiesa con la bella statua di San Cataldo impreziosita di bellissimi decori e dopo aver assaggiato una gustosa e ricca colazione appositamente preparata da un gruppo di volontarie, il percorso è proseguito con la visita guidata alla Torre Normanna risalente al 1190 e ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale, mostrando un fantastico panorama. Al termine, un incontro nella Sala Consiliare e poi il percorso in processione per le strade. Tangibile la gioia e l'aria di festa, allietata dai canti del coro itinerante, dalle colorate luminarie, seguito del santo e dei fedeli. Il corteo ha poi assistito alla solenne Celebrazione Eucaristica alle 11,30 presieduta da Sua Eccellenza Reverendo Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi. Nel pomeriggio, al termine della recita dei Vespri in onore di San Cataldo, è avvenuto uno scambio di doni e targhe religiose.
In seguito, alle 18:00 si è mossa una processione per le strade di Roccaromana e Santa Croce, con il bacio della reliquia coratina, una falange del dito del Santo custodita in un reliquiario del 1700 circa. Suggestiva anche la strada percorsa, che è stata colorata da petali di vari fiori e da diversi giochi pirotecnici. Il tutto si è concluso con un concerto lirico sinfonico del "Gran Concerto Bandistico Gioia del Colle", affiancato da degustazioni di prodotti gastronomici locali. "La fede unisce le popolazioni" conclude Aldo Scaringella "e il Santo comune ha fatto scaturire lo slogan 'Ut unum sint', cioè 'affinché siano una sola cosa', dimostrando la vitalità del culto. Vorrei calorosamente ringraziare don Marcello Santagata, parroco della Chiesa di San Cataldo a Roccaromana, con cui si è instaurato un rapporto di amicizia e stima profonda, per la sua straordinaria accoglienza che ci ha riservato".
Così, dopo l'accoglienza a Corato a marzo, una folta delegazione composta dallo stesso presidente della Deputazione, da tutto il Direttivo e diversi componenti, insieme al sindaco Corrado De Benedittis, all'assessore Antonella Varesano, ad un esponente della Polizia locale Domenico Ursi e al presidente della Pro Loco Quadratum Gerardo Strippoli con alcuni membri dell'associazione, è stata ricevuta a Roccaromana per suggellare la comune fede nel Santo Patrono Cataldo. In prima linea il padre spirituale della Deputazione coratina e Rettore della Chiesa Matrice, don Gino De Palma.
Tutti sono stati ricevuti calorosamente dal sindaco di Roccaromana Nicola Pelosi con alcuni amministratori, dal parroco don Marcello Santagata e da componenti del Comitato Feste Patronali. Roccaromana è un Comune in provincia di Caserta di quasi mille abitanti e con due frazioni: Santa Croce e Statigliano ed è un Comune che con Corato, condivide la fede in San Cataldo.
La delegazione coratina è stata accolta dal complesso bandistico di Gioia del Colle per poi recarsi nella Chiesa di San Cataldo per i saluti istituzionali e reciproci scambi di targhe.
Dopo aver ammirato la suggestiva Chiesa con la bella statua di San Cataldo impreziosita di bellissimi decori e dopo aver assaggiato una gustosa e ricca colazione appositamente preparata da un gruppo di volontarie, il percorso è proseguito con la visita guidata alla Torre Normanna risalente al 1190 e ricostruita dopo la Seconda Guerra Mondiale, mostrando un fantastico panorama. Al termine, un incontro nella Sala Consiliare e poi il percorso in processione per le strade. Tangibile la gioia e l'aria di festa, allietata dai canti del coro itinerante, dalle colorate luminarie, seguito del santo e dei fedeli. Il corteo ha poi assistito alla solenne Celebrazione Eucaristica alle 11,30 presieduta da Sua Eccellenza Reverendo Mons. Giacomo Cirulli, Vescovo di Teano-Calvi. Nel pomeriggio, al termine della recita dei Vespri in onore di San Cataldo, è avvenuto uno scambio di doni e targhe religiose.
In seguito, alle 18:00 si è mossa una processione per le strade di Roccaromana e Santa Croce, con il bacio della reliquia coratina, una falange del dito del Santo custodita in un reliquiario del 1700 circa. Suggestiva anche la strada percorsa, che è stata colorata da petali di vari fiori e da diversi giochi pirotecnici. Il tutto si è concluso con un concerto lirico sinfonico del "Gran Concerto Bandistico Gioia del Colle", affiancato da degustazioni di prodotti gastronomici locali. "La fede unisce le popolazioni" conclude Aldo Scaringella "e il Santo comune ha fatto scaturire lo slogan 'Ut unum sint', cioè 'affinché siano una sola cosa', dimostrando la vitalità del culto. Vorrei calorosamente ringraziare don Marcello Santagata, parroco della Chiesa di San Cataldo a Roccaromana, con cui si è instaurato un rapporto di amicizia e stima profonda, per la sua straordinaria accoglienza che ci ha riservato".