Territorio
Coldiretti: decreto flussi in Gazzetta Ufficiale salva 30000 giornate; al via ingresso lavoratori non comunitari
I lavoratori stranieri forniscono il 20% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia
Corato - mercoledì 18 gennaio 2023
2.47 Comunicato Stampa
L'arrivo del decreto flussi in Gazzetta è importante per salvare i raccolti e garantire l'approvvigionamento alimentare in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri. E' quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento alla pubblicazione a giorni sulla gazzetta ufficiale del nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri di programmazione transitoria dei flussi d'ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello stato per l'anno 2022, che riguarda tanto il lavoro stagionale che le altre tipologie di quote d'ingresso, incluse le quote di conversione.
Rispetto ai precedenti, il decreto si contraddistingue - spiega Coldiretti Puglia - per un significativo aumento delle quote disponibili incluse quelle riservate alle associazioni di categoria e per la riconferma della procedura accelerata/semplificata di rilascio dell'autorizzazione, riservata alle sole associazioni di categoria del mondo agricolo.
In totale il Dpcm rende disponibili 82.705 quote, contro le 69.700 quelle del 2021, aggiunge Coldiretti confidando che, laddove ci fossero ulteriori necessità di quote, si possa ricorrere ad un nuovo decreto di integrazione.
Per quanto riguarda le quote per lavoro stagionale queste ammontano a 44.000 unità (erano 42.000 quelle del 2021) delle quali 1.500 sono riservate alle nuove richieste di nullaosta stagionale pluriennale, quote che di fatto consentono all'impresa negli anni successivi di non essere vincolata ai termini di pubblicazione in G.U. del Dpcm per avere accesso all'autorizzazione.
Questo decreto sarà anche l'occasione per sperimentare il superamento del nullaosta – insiste Coldiretti Puglia - sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l'immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato.
Ma la vera ed importante novità di questa tornata è rappresentata – afferma Coldiretti regionale - dal consolidamento e riconferma del rilascio di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22.000 unità (erano 14.000 quelle del 2021) a dimostrazione del fatto che i tempi sono maturi per rendere strutturale la norma sperimentale introdotta dal decreto semplificazione (Dl 73/2022).
Questa disposizione, rivendicata con forza da Coldiretti, in quanto confermata e rafforzata, è evidentemente espressione della qualità dell'agire a garanzia di un utilizzo corretto e legittimo della procedura a partire dalla presentazione dell'istanza ma soprattutto a finire con la reale e concreta instaurazione del rapporto di lavoro.
Si tratta soprattutto – ricorda la Coldiretti Puglia – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall'estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli, quando in Puglia a livello regionale viene ottenuto da mani straniere – conclude Coldiretti Puglia . più di 1/5 del Made in Italy a tavola, con oltre 36mila lavoratori stranieri che forniscono il 20% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana.
Rispetto ai precedenti, il decreto si contraddistingue - spiega Coldiretti Puglia - per un significativo aumento delle quote disponibili incluse quelle riservate alle associazioni di categoria e per la riconferma della procedura accelerata/semplificata di rilascio dell'autorizzazione, riservata alle sole associazioni di categoria del mondo agricolo.
In totale il Dpcm rende disponibili 82.705 quote, contro le 69.700 quelle del 2021, aggiunge Coldiretti confidando che, laddove ci fossero ulteriori necessità di quote, si possa ricorrere ad un nuovo decreto di integrazione.
Per quanto riguarda le quote per lavoro stagionale queste ammontano a 44.000 unità (erano 42.000 quelle del 2021) delle quali 1.500 sono riservate alle nuove richieste di nullaosta stagionale pluriennale, quote che di fatto consentono all'impresa negli anni successivi di non essere vincolata ai termini di pubblicazione in G.U. del Dpcm per avere accesso all'autorizzazione.
Questo decreto sarà anche l'occasione per sperimentare il superamento del nullaosta – insiste Coldiretti Puglia - sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l'immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato.
Ma la vera ed importante novità di questa tornata è rappresentata – afferma Coldiretti regionale - dal consolidamento e riconferma del rilascio di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22.000 unità (erano 14.000 quelle del 2021) a dimostrazione del fatto che i tempi sono maturi per rendere strutturale la norma sperimentale introdotta dal decreto semplificazione (Dl 73/2022).
Questa disposizione, rivendicata con forza da Coldiretti, in quanto confermata e rafforzata, è evidentemente espressione della qualità dell'agire a garanzia di un utilizzo corretto e legittimo della procedura a partire dalla presentazione dell'istanza ma soprattutto a finire con la reale e concreta instaurazione del rapporto di lavoro.
Si tratta soprattutto – ricorda la Coldiretti Puglia – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall'estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli, quando in Puglia a livello regionale viene ottenuto da mani straniere – conclude Coldiretti Puglia . più di 1/5 del Made in Italy a tavola, con oltre 36mila lavoratori stranieri che forniscono il 20% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana.