Cultura
Co-Immunity 2.0, un museo virtuale della resilienza a Corato
Un villaggio per i contributi virtuali dei cittadini a memoria di quanto vissuto durante il confinamento
Corato - mercoledì 6 maggio 2020
11.55 Comunicato Stampa
CO-immunity 20.0 è il nuovo progetto sociale cittadino nato a Corato durante la primavera del 2020. Diventerà un museo-galleria virtuale della resilienza a Corato, una sorta di "villaggio-residenza" in cui "coabiteranno" le memorie di tutti nostri concittadini che vorranno lasciare un contributo virtuale di qualunque genere a memoria di quanto vissuto durante il confinamento.
Pensieri, disegni, pagine di diario, lettere, racconti, pubblicazioni private sui social, fotografie, video, poesie, opere d'arte, lavori di bambini e ragazzi fatti per i propri insegnanti durante la didattica a distanza... non c'è limite di spazio a quello che il museo può accogliere perché le stanze sono virtuali e senza porte e non c'è limite di età perché in città ci siamo proprio tutti.
L'idea è partita spontaneamente da un gruppo di donne che hanno lanciato a marzo, subito dopo il lockdown, una "chiamata alle Arti". I numerosi concittadini che hanno risposto alla chiamata hanno già riempito numerose "stanze virtuali", ma ora vogliamo rilanciare la chiamata, ed estenderla anche a chi non ha ancora avuto l'opportunità di mandare la propria memoria.
Nel nostro affresco cittadino vogliamo dare gratuitamente diritto di cittadinanza proprio a tutti e tutte, perciò il nostro appello è rivolto a:
Le associazioni e gli enti possono contattarci via email a artecorato2020@gmail.com o telefonicamente al numero 333 248 3221 per proporci una partnership (del tutto gratuita) e concordare con noi l'aspetto e i contenuti della propria stanza virtuale.
Il progetto è promosso da Casa della Poetessa e le associazioni che hanno già aderito alla cordata sono: Buoncampo, I Presidi del Libro Corato, Aduna, Corato Open Space, Il Tempio di Serapide, Anpi Corato e le associazioni aderenti a RETE ATTIVA.
Pensieri, disegni, pagine di diario, lettere, racconti, pubblicazioni private sui social, fotografie, video, poesie, opere d'arte, lavori di bambini e ragazzi fatti per i propri insegnanti durante la didattica a distanza... non c'è limite di spazio a quello che il museo può accogliere perché le stanze sono virtuali e senza porte e non c'è limite di età perché in città ci siamo proprio tutti.
L'idea è partita spontaneamente da un gruppo di donne che hanno lanciato a marzo, subito dopo il lockdown, una "chiamata alle Arti". I numerosi concittadini che hanno risposto alla chiamata hanno già riempito numerose "stanze virtuali", ma ora vogliamo rilanciare la chiamata, ed estenderla anche a chi non ha ancora avuto l'opportunità di mandare la propria memoria.
Nel nostro affresco cittadino vogliamo dare gratuitamente diritto di cittadinanza proprio a tutti e tutte, perciò il nostro appello è rivolto a:
- Scuole di ogni ordine e grado, anche private
- Associazioni culturali, musicali, teatrali, sportive
- Gruppi giovanili spontanei e organizzati
- Parrocchie e aggregazioni religiose
- Enti e agenzie di promozione del territorio
- Attività commerciali e associazioni di categoria (bar, ristoranti, parrucchieri, locali ricreativi, senza limiti, purché non nella forma della promozione commerciale)
Le associazioni e gli enti possono contattarci via email a artecorato2020@gmail.com o telefonicamente al numero 333 248 3221 per proporci una partnership (del tutto gratuita) e concordare con noi l'aspetto e i contenuti della propria stanza virtuale.
Il progetto è promosso da Casa della Poetessa e le associazioni che hanno già aderito alla cordata sono: Buoncampo, I Presidi del Libro Corato, Aduna, Corato Open Space, Il Tempio di Serapide, Anpi Corato e le associazioni aderenti a RETE ATTIVA.