Ambiente
«Ci batteremo contro la minaccia di scorie nucleari», il NO di "Ambiente, Territorio, Salute”
L'interassociativo ambientalista di Corato dichiara il suo dissenso evidenziando i rischi per il territorio
Corato - giovedì 7 gennaio 2021
Comunicato Stampa
L'Interassociativo "Ambiente, Territorio, Salute" di Corato dichiara il suo dissenso al progetto del deposito di scorie nucleari in Puglia e Basilicata.
Come ha ricordato il Sindaco De Benedittis nel suo comunicato stampa, «il futuro di Corato e delle comunità pugliesi è legato alla riqualificazione ambientale del territorio… La realizzazione del Deposito Nazionale, a soli 50 km dalla città di Corato, significherebbe lo stravolgimento delle prospettive di crescita e di sviluppo di tutto il territorio murgiano e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia».
Il Comune di Corato con tutto il suo Territorio è già segnato da "Criticità ambientali" inquinanti (Depuratore, Elettrodotto, Antenne di Monte Ripanno, ecc.), per il cui risanamento i Comitati in tutti questi anni e presso le periodiche Amministrazioni, compresa l'attuale di De Benedittis, si sono fatti portavoce talora infastidenti, tipica espressione della cittadinanza attiva e solidale.
E, in questo impegno, l'Interasociativo segue l'orientamento che viene trasmesso da Papa Francesco nella sua Enciclica sull'Ambiente: "L'indifferenza del potere (nei riguardi della cittadinanza attiva) può portare a distruggere non solo la politica, ma anche la libertà e la giustizia, specialmente quando i tentativi di Comitati e cittadini attivi di modificare le cose vengono visti come un disturbo provocato da sognatori romantici o come un ostacolo da eludere".
Dichiariamo – in sintonia con tutte le altre Associazioni ambientaliste del nostro comune e della nostra Regione Puglia, con l'attuale Amministrazione comunale di Corato, con il Presidente della Regione Emiliano, ecc. – il nostro totale dissenso per l'individuazione di siti, tra Puglia e Basilicata, finalizzati alla realizzazione del Deposito Nazionale di scorie nucleari.
Non si tiene conto che "il nostro sottosuolo carsico è molto fragile e, per sua natura, ad elevata permeabilità", per cui l'inquinamento delle falde resta sempre una minaccia. Un progetto non condiviso con un territorio che è fortemente soggetto a tutela paesaggistica e per il quale intendiamo batterci anche noi, dando un segno di unità, condivisione e compattezza.
Come ha ricordato il Sindaco De Benedittis nel suo comunicato stampa, «il futuro di Corato e delle comunità pugliesi è legato alla riqualificazione ambientale del territorio… La realizzazione del Deposito Nazionale, a soli 50 km dalla città di Corato, significherebbe lo stravolgimento delle prospettive di crescita e di sviluppo di tutto il territorio murgiano e del Parco Nazionale dell'Alta Murgia».
Il Comune di Corato con tutto il suo Territorio è già segnato da "Criticità ambientali" inquinanti (Depuratore, Elettrodotto, Antenne di Monte Ripanno, ecc.), per il cui risanamento i Comitati in tutti questi anni e presso le periodiche Amministrazioni, compresa l'attuale di De Benedittis, si sono fatti portavoce talora infastidenti, tipica espressione della cittadinanza attiva e solidale.
E, in questo impegno, l'Interasociativo segue l'orientamento che viene trasmesso da Papa Francesco nella sua Enciclica sull'Ambiente: "L'indifferenza del potere (nei riguardi della cittadinanza attiva) può portare a distruggere non solo la politica, ma anche la libertà e la giustizia, specialmente quando i tentativi di Comitati e cittadini attivi di modificare le cose vengono visti come un disturbo provocato da sognatori romantici o come un ostacolo da eludere".
Dichiariamo – in sintonia con tutte le altre Associazioni ambientaliste del nostro comune e della nostra Regione Puglia, con l'attuale Amministrazione comunale di Corato, con il Presidente della Regione Emiliano, ecc. – il nostro totale dissenso per l'individuazione di siti, tra Puglia e Basilicata, finalizzati alla realizzazione del Deposito Nazionale di scorie nucleari.
Non si tiene conto che "il nostro sottosuolo carsico è molto fragile e, per sua natura, ad elevata permeabilità", per cui l'inquinamento delle falde resta sempre una minaccia. Un progetto non condiviso con un territorio che è fortemente soggetto a tutela paesaggistica e per il quale intendiamo batterci anche noi, dando un segno di unità, condivisione e compattezza.