Ambiente
Chi inquina paga, dalla Regione fondi per contrastare danni causati all’ambiente
Una misura tesa a favorire minore produzione di rifiuti e attività di indagine per individuare soggetti responsabili di danni
Corato - domenica 28 giugno 2020
La Giunta regionale ha autorizzato la spesa di € 3.000.000,00 per azioni di sostegno al "Chi inquina paga", sintesi della politica europea nel settore, fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva e della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente.
L'obiettivo è quello di favorire la minore produzione di rifiuti e di altre attività di cui alla L. 549/95 art. 3 comma 27, destinando le risorse alle sei province pugliesi Città Metropolitana di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, per consentire alle stesse lo svolgimento di attività di indagine, volta alla individuazione del soggetto responsabile, anche "secondo il principio del più probabile che non".
Con lo stesso provvedimento, l'Esecutivo ha autorizzato la destinazione delle risorse indicate per investigazioni di aree, anche territorialmente estese, comunque qualificabili nell'ambito delle procedure ex art. 244 co. 1 e pertanto riconducibili alla disposizione del medesimo comma (le Pubbliche amministrazioni che nell'esercizio delle proprie funzioni individuano siti nei quali accertino che i livelli di contaminazione sono superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione…), escludendo dal contributo ogni attività di indagine qualificabile giuridicamente ex art. 239 co. 3. Per effettuare tali attività di indagini, la Giunta specifica che le province pugliesi potranno avvalersi di Arpa Puglia e dei comuni interessati.
Sempre dal fronte ambientale, la Giunta regionale ha approvato anche il documento "Anagrafe dei siti da bonificare", contenente l'aggiornamento ad aprire 2020 dell'elenco dei siti censiti nell'Anagrafe dei siti da bonificare della Regione Puglia, con il relativo stato del procedimento e lo stato di contaminazione.
L'Esecutivo ha altresì deciso di avviare la consultazione, con i Comuni della Regione Puglia, le Provincie pugliesi e la città Metropolitana di Bari, i Dipartimenti di Prevenzione - Strutture territoriali di igiene e sanità pubblica delle ASL pugliesi, nonché con tutti i soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti nei procedimenti di bonifica, al fine di reperire ulteriori dati ed informazioni utili e necessari alla verifica dei contenuti dell'Anagrafe dei siti da bonificare.
L'obiettivo è quello di favorire la minore produzione di rifiuti e di altre attività di cui alla L. 549/95 art. 3 comma 27, destinando le risorse alle sei province pugliesi Città Metropolitana di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto, per consentire alle stesse lo svolgimento di attività di indagine, volta alla individuazione del soggetto responsabile, anche "secondo il principio del più probabile che non".
Con lo stesso provvedimento, l'Esecutivo ha autorizzato la destinazione delle risorse indicate per investigazioni di aree, anche territorialmente estese, comunque qualificabili nell'ambito delle procedure ex art. 244 co. 1 e pertanto riconducibili alla disposizione del medesimo comma (le Pubbliche amministrazioni che nell'esercizio delle proprie funzioni individuano siti nei quali accertino che i livelli di contaminazione sono superiori ai valori di concentrazione soglia di contaminazione…), escludendo dal contributo ogni attività di indagine qualificabile giuridicamente ex art. 239 co. 3. Per effettuare tali attività di indagini, la Giunta specifica che le province pugliesi potranno avvalersi di Arpa Puglia e dei comuni interessati.
Sempre dal fronte ambientale, la Giunta regionale ha approvato anche il documento "Anagrafe dei siti da bonificare", contenente l'aggiornamento ad aprire 2020 dell'elenco dei siti censiti nell'Anagrafe dei siti da bonificare della Regione Puglia, con il relativo stato del procedimento e lo stato di contaminazione.
L'Esecutivo ha altresì deciso di avviare la consultazione, con i Comuni della Regione Puglia, le Provincie pugliesi e la città Metropolitana di Bari, i Dipartimenti di Prevenzione - Strutture territoriali di igiene e sanità pubblica delle ASL pugliesi, nonché con tutti i soggetti direttamente ed indirettamente coinvolti nei procedimenti di bonifica, al fine di reperire ulteriori dati ed informazioni utili e necessari alla verifica dei contenuti dell'Anagrafe dei siti da bonificare.