Attualità
Centro Anti Violenza, i servizi attivi allo sportello di Corato
Operativo il mercoledì con reperibilità telefonica h24
Corato - venerdì 4 marzo 2022
18.00 Comunicato Stampa
L'Osservatorio Giulia e Rossella Centro Antiviolenza Onlus, in partenariato con i Centri Antiviolenza "Riscoprirsi" e "Pandora", è attivo su tutto il territorio dell'Ambito territoriale Corato, Ruvo e Terlizzi dal 17 gennaio 2022. La convenzione, della durata di 24 mesi, garantisce un'apertura settimanale in ognuno dei tre comuni dell'Ambito territoriale: nella città di Corato lo sportello antiviolenza è operativo il mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 13.00, in Via Dante n. 59. Alle donne che si rivolgono al Cav è garantita riservatezza, anonimato e gratuità del servizio.
Numerose le attività già in corso, tra le quali la reperibilità h 24 (3887504780 - 3803450670), l'ascolto e l'accoglienza, i percorsi legali e psicologici e un programma di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza volto a favorire l'emersione del fenomeno, così come programmi di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado che mirano a favorire l'acquisizione nelle nuove generazioni di ruoli non stereotipati tra uomini e donne al fine di favorire il superamento dei modelli culturali che, come affermato alla Convenzione d'Istanbul, legittimano la violenza e le discriminazioni nei confronti delle donne.
Un altro tassello importante di questo programma d'interventi è il potenziamento della formazione rivolta agli operatori e alle operatrici della rete Antiviolenza del territorio che, tra gli obiettivi specifici, ha anche la tempestiva rilevazione del rischio per le vittime e il monitoraggio dello stesso al fine di garantire un sostegno concreto e mirato alle donne e dei minori che vivono situazioni di violenza intra ed extra familiare.
"Si tratta di un importante traguardo che consentirà al territorio di operare per contrastare e prevenire il fenomeno della violenza di genere e la violenza domestica. L'obiettivo specifico è quello di favorire l'empowerment delle donne e dei minori vittime di violenza attraverso l'accoglienza dell'équipe del CAV, composta da professioniste esperte (Assistenti Sociali, Educatrici, Psicologhe, Avvocate, operatrici telefoniche h/24), che operano in rete con i Servizi del Territorio (Equipe integrata abuso e maltrattamento, Servizi Sociali, Forze dell'Ordine, Case Rifugio, Consultori CSM, Sert, Scuole, Centri per l'impiego, Enti del Privato Sociale, ecc)" – dichiara la Presidente dell'Osservatorio Giulia e Rossella: Centro Antiviolenza Onlus, Sig.ra Tina Arbues - In estrema sintesi questa Convenzione rappresenta per il territorio una risorsa specifica e fondamentale per porre in essere azioni concrete e altamente specializzate per supportare e favorire l'autodeterminazione delle donne a vivere libere dalla violenza e a favorire il cambiamento culturale di tutta la società inteso come strumento di prevenzione del fenomeno."
"Da quest'anno si rafforzano i servizi pubblici di contrasto alla violenza di genere. - Commenta l'Assessore alle Politiche Sociali Felice Addario - Oltre ai servizi di presa in carico, la sfida vera sarà quella di lavorare in modo diffuso sul piano culturale: la violenza di genere non è un tema che riguarda solo i servizi specialistici ma tutta la Città. Proveremo ad intrecciare i percorsi tra le istituzioni e le diverse organizzazioni del territorio. Tutti devono sentirsi "sentinelle", tutti devono sentirsi attori del cambiamento."
Numerose le attività già in corso, tra le quali la reperibilità h 24 (3887504780 - 3803450670), l'ascolto e l'accoglienza, i percorsi legali e psicologici e un programma di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza volto a favorire l'emersione del fenomeno, così come programmi di prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado che mirano a favorire l'acquisizione nelle nuove generazioni di ruoli non stereotipati tra uomini e donne al fine di favorire il superamento dei modelli culturali che, come affermato alla Convenzione d'Istanbul, legittimano la violenza e le discriminazioni nei confronti delle donne.
Un altro tassello importante di questo programma d'interventi è il potenziamento della formazione rivolta agli operatori e alle operatrici della rete Antiviolenza del territorio che, tra gli obiettivi specifici, ha anche la tempestiva rilevazione del rischio per le vittime e il monitoraggio dello stesso al fine di garantire un sostegno concreto e mirato alle donne e dei minori che vivono situazioni di violenza intra ed extra familiare.
"Si tratta di un importante traguardo che consentirà al territorio di operare per contrastare e prevenire il fenomeno della violenza di genere e la violenza domestica. L'obiettivo specifico è quello di favorire l'empowerment delle donne e dei minori vittime di violenza attraverso l'accoglienza dell'équipe del CAV, composta da professioniste esperte (Assistenti Sociali, Educatrici, Psicologhe, Avvocate, operatrici telefoniche h/24), che operano in rete con i Servizi del Territorio (Equipe integrata abuso e maltrattamento, Servizi Sociali, Forze dell'Ordine, Case Rifugio, Consultori CSM, Sert, Scuole, Centri per l'impiego, Enti del Privato Sociale, ecc)" – dichiara la Presidente dell'Osservatorio Giulia e Rossella: Centro Antiviolenza Onlus, Sig.ra Tina Arbues - In estrema sintesi questa Convenzione rappresenta per il territorio una risorsa specifica e fondamentale per porre in essere azioni concrete e altamente specializzate per supportare e favorire l'autodeterminazione delle donne a vivere libere dalla violenza e a favorire il cambiamento culturale di tutta la società inteso come strumento di prevenzione del fenomeno."
"Da quest'anno si rafforzano i servizi pubblici di contrasto alla violenza di genere. - Commenta l'Assessore alle Politiche Sociali Felice Addario - Oltre ai servizi di presa in carico, la sfida vera sarà quella di lavorare in modo diffuso sul piano culturale: la violenza di genere non è un tema che riguarda solo i servizi specialistici ma tutta la Città. Proveremo ad intrecciare i percorsi tra le istituzioni e le diverse organizzazioni del territorio. Tutti devono sentirsi "sentinelle", tutti devono sentirsi attori del cambiamento."