Politica
«Caro commissario ti scrivo...», le richieste della politica a Palazzo di Città
Numerose le note di esponenti politici giunte all'attenzione del governo cittadino
Corato - giovedì 23 aprile 2020
11.43
Il mondo della politica cittadina, in questi giorni di emergenza, non è rimasto silente anzi in più occasioni si è fatto portavoce di istanze e proposte inoltrate all'attenzione del commissario prefettizio.
Diverse le tematiche affrontate dai vari esponenti politici: dalla riapertura del Parco Comunale per consentire lo svago dei bambini autistici, alla richiesta di riduzione dei tributi, alla richiesta di aiuto per la ripartenza di bar e ristoranti.
Nei giorni scorsi il movimento politico "Nuova Umanità", sottoscrivendo un appello dell'ex consigliere comunale Vito Bovino, sulla scorta dei provvedimenti adottati dai comuni di Terlizzi, Bisceglie, Bitonto e Bari, ha richiesto «l'apertura della villa comunale tesa a favorire l'accesso di soggetti con patologie neurologiche e disabilità grave a poter fare delle passeggiate all'interno della villa comunale compatibilmente con quanto stabilito e disciplinato dai vari DPCM in ordine alle restrizioni in vigore per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19».
Da Corrado De Benedittis e da tutti gli aderenti alla "Casa della Politica" è invece partita la richiesta di "ristrutturazione" dei tributi locali in favore delle attività commerciali e/o produttive costrette alla chiusura dal Dpcm - emergenza covid 19".
Nello specifico, nella missiva inviata al commissario prefettizio si chiede di differire, nel lungo termine, le scadenze di pagamento relative ai tributi e imposte locali e di "ristrutturare" la tassa rifiuti (Tari) applicando, in modo estensivo, gli articoli 8 e 26 del Regolamento Tari. In sostanza: Riduzione Tari del 100%, limitatamente al periodo di chiusura forzata, per le attività commerciali e/o produttive. Riduzione Tari del 60%, limitatamente al periodo di chiusura forzata, per gli esercizi commerciali a cui è stata offerta possibilità di effettuare esclusivo servizio di asporto, e non di apertura al pubblico e che abbiano effettivamente esercitato tale attività, diversamente anche per loro riduzione Tari del 100%.
Mirato a sostenere la ripresa delle attività di somministrazione bevande ed alimenti è invece l'intervento di Sud al Centro. Con una missiva inviata a Palazzo di Città, il movimento politico pensa alla "Fase 2" e alla difficoltà che avranno tutte quelle attività rimaste chiuse per disposizione del presidente del consiglio
«Sarà un periodo, parimenti a quello appena trascorso, pieno di insidie, timori, difficoltà; far ripartire una attività economica (soprattutto quelle piccole e medie) sarà molto complicato» scrive Malcangi nella sua nota.
La proposta è di «intervenire derogando (temporaneamente per 24 mesi) l' attuale Regolamento per la installazione di dehors nell' art. 7 comma 5 let.L estendendo la dimensione massima di ingombro a 80 mq (indipendentemente dalla superficie interna del locale) e nell'art. 16 prevedendo ( per 24 mesi) la totale gratuità della tassa di occupazione e del canone di concessione».
«Crediamo che questo intervento di ausilio al nostro commercio possa consentire di allestire spazi più ampi e quindi più sicuri per gli avventori dei locali ( garantendo loro la distanza di almeno un metro) e darà modo agli operatori di poter affrontare con maggior serenità questa nuova stagione in cui lo stile di vita e di relazione delle persone cambierà sensibilmente» scrive Malcangi .
Diverse le tematiche affrontate dai vari esponenti politici: dalla riapertura del Parco Comunale per consentire lo svago dei bambini autistici, alla richiesta di riduzione dei tributi, alla richiesta di aiuto per la ripartenza di bar e ristoranti.
Nei giorni scorsi il movimento politico "Nuova Umanità", sottoscrivendo un appello dell'ex consigliere comunale Vito Bovino, sulla scorta dei provvedimenti adottati dai comuni di Terlizzi, Bisceglie, Bitonto e Bari, ha richiesto «l'apertura della villa comunale tesa a favorire l'accesso di soggetti con patologie neurologiche e disabilità grave a poter fare delle passeggiate all'interno della villa comunale compatibilmente con quanto stabilito e disciplinato dai vari DPCM in ordine alle restrizioni in vigore per il contenimento della diffusione del contagio da Covid-19».
Da Corrado De Benedittis e da tutti gli aderenti alla "Casa della Politica" è invece partita la richiesta di "ristrutturazione" dei tributi locali in favore delle attività commerciali e/o produttive costrette alla chiusura dal Dpcm - emergenza covid 19".
Nello specifico, nella missiva inviata al commissario prefettizio si chiede di differire, nel lungo termine, le scadenze di pagamento relative ai tributi e imposte locali e di "ristrutturare" la tassa rifiuti (Tari) applicando, in modo estensivo, gli articoli 8 e 26 del Regolamento Tari. In sostanza: Riduzione Tari del 100%, limitatamente al periodo di chiusura forzata, per le attività commerciali e/o produttive. Riduzione Tari del 60%, limitatamente al periodo di chiusura forzata, per gli esercizi commerciali a cui è stata offerta possibilità di effettuare esclusivo servizio di asporto, e non di apertura al pubblico e che abbiano effettivamente esercitato tale attività, diversamente anche per loro riduzione Tari del 100%.
Mirato a sostenere la ripresa delle attività di somministrazione bevande ed alimenti è invece l'intervento di Sud al Centro. Con una missiva inviata a Palazzo di Città, il movimento politico pensa alla "Fase 2" e alla difficoltà che avranno tutte quelle attività rimaste chiuse per disposizione del presidente del consiglio
«Sarà un periodo, parimenti a quello appena trascorso, pieno di insidie, timori, difficoltà; far ripartire una attività economica (soprattutto quelle piccole e medie) sarà molto complicato» scrive Malcangi nella sua nota.
La proposta è di «intervenire derogando (temporaneamente per 24 mesi) l' attuale Regolamento per la installazione di dehors nell' art. 7 comma 5 let.L estendendo la dimensione massima di ingombro a 80 mq (indipendentemente dalla superficie interna del locale) e nell'art. 16 prevedendo ( per 24 mesi) la totale gratuità della tassa di occupazione e del canone di concessione».
«Crediamo che questo intervento di ausilio al nostro commercio possa consentire di allestire spazi più ampi e quindi più sicuri per gli avventori dei locali ( garantendo loro la distanza di almeno un metro) e darà modo agli operatori di poter affrontare con maggior serenità questa nuova stagione in cui lo stile di vita e di relazione delle persone cambierà sensibilmente» scrive Malcangi .