Territorio
Caldo e moscerini: «Danneggiano la frutta»
L'allarme di Coldiretti
Corato - domenica 23 giugno 2019
11.02 Comunicato Stampa
Con il caldo improvviso si sta verificando una vera invasione di sciami di moscerini della frutta che si stanno moltiplicando, mentre in campagna si contano i danni sui frutti. È l'allarme lanciato da Coldiretti Puglia, per l'invasione dei moscerini della frutta (Drosophila suzukii Matsumura), arrivati solo recentemente in Italia, probabilmente portati con le merci provenienti dall'Estremo Oriente.
Colpite le ciliegie in maturazione. Il moscerino causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie appunto, ma anche fragole e l'uva nei vigneti, e si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei.
«In provincia di Bari, BAT, Lecce, Taranto e Brindisi, secondo le rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, è stata segnalata la presenza della cimice asiatica - dichiara il presidente Coldiretti, Muraglia - particolarmente pericolosa per l'agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili, col rischio di compromettere seriamente parte del raccolto. La Puglia non può permettersi l'invasione di altri virus alieni, dopo la 'tristeza' degli agrumi, il punteruolo rosso, fino ad arrivare alla Xylella fastidiosa».
L'arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici, aggiunge Coldiretti Puglia.
"La Puglia convive da anni con una virosi, l'alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze – di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta. La 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli in uscita sui prodotti agricoli pugliesi non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti esteri con un danno incalcolabile per l'agricoltura pugliese», conclude il presidente Muraglia.
Colpite le ciliegie in maturazione. Il moscerino causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie appunto, ma anche fragole e l'uva nei vigneti, e si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei.
«In provincia di Bari, BAT, Lecce, Taranto e Brindisi, secondo le rilevazioni degli ultimi mesi di BugMap, è stata segnalata la presenza della cimice asiatica - dichiara il presidente Coldiretti, Muraglia - particolarmente pericolosa per l'agricoltura perché prolifica con il deposito delle uova almeno due volte all`anno con 300-400 esemplari alla volta che con le punture rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili, col rischio di compromettere seriamente parte del raccolto. La Puglia non può permettersi l'invasione di altri virus alieni, dopo la 'tristeza' degli agrumi, il punteruolo rosso, fino ad arrivare alla Xylella fastidiosa».
L'arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici, aggiunge Coldiretti Puglia.
"La Puglia convive da anni con una virosi, l'alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze – di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta. La 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli in uscita sui prodotti agricoli pugliesi non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti esteri con un danno incalcolabile per l'agricoltura pugliese», conclude il presidente Muraglia.