Comunicazioni
Beni alimentari nel secco residuo, la nota dell' èquipe coordinamento Caritas cittadine
In risposta al nostro articolo del 21 gennaio
Corato - lunedì 30 gennaio 2023
18.19 Comunicato Stampa
Riportiamo integralmente la nota dell'equipe di coordinamento delle Caritas cittadine, in merito all'abbandono di beni alimentari, da noi riportato in data 21 gennaio in questo articolo https://bit.ly/3Hmx1Bn .
Dopo giorni di silenzio e riflessione, utili soprattutto per metabolizzare la delusione, come equipe di coordinamento delle Caritas cittadine sentiamo il bisogno ed il dovere di esprimere il nostro pensiero su quanto accaduto qualche giorno fa.
In data 21 gennaio 2023, infatti, un articolo apparso sulla testata giornalistica "Coratoviva" documentava il rinvenimento tra i rifiuti destinati ad essere smaltiti col secco residuo di intere confezioni di marmellata, pasta, biscotti, riso e legumi ancora integre e neppure scadute recanti la dicitura "Aiuto UE - non commerciabile".
Una notizia del genere non poteva che lasciarci basiti, sia perché non è accettabile un tale spreco di alimenti, sia perché ferisce l'impegno di tanti soggetti (volontari, parroci, concittadini) che provano nel loro piccolo a sostenere famiglie in situazioni di difficoltà socio-economica. Due volte al mese, infatti, più di trecento nuclei familiari ricevono il "paniere" contenente beni di prima necessità ritirati presso il Banco Alimentare (recanti appunto la scritta "Aiuto UE - non commerciabile") o donati da cittadini ed aziende del territorio.
Restiamo altresì stupiti dal fatto che sia stata rinvenuta un'intera confezione da 12 pezzi di marmellata, in quanto nei suddetti panieri non vengono mai inserite intere confezioni di prodotti, ma soltanto singoli pezzi. Non escludiamo quindi che la ricezione di tali beni sia avvenuto al di fuori dell'operato della Caritas, in quanto essa non è l'unico ente che riceve e distribuisce i prodotti del Banco Alimentare.
Ci auguriamo però che l'amarezza generata in noi (e sicuramente in tanti altri nostri concittadini) dalla notizia non vada a minare il nobile nonché necessario valore della solidarietà, così diffuso nel nostro territorio; l'irresponsabilità di alcuni soggetti che hanno compiuto un tale gesto, insieme alla sporadicità dell'evento, non intaccherà minimamente il nostro quotidiano impegno e speriamo neppure il sincero sostegno di chi, come afferma il nostro motto, ci "aiuta ad aiutare".
Le situazioni di reale fragilità ed i bisogni che riscontriamo sono numerosissimi e tutti insieme possiamo essere compagni di strada del fratello più debole e bisognoso.
Dopo giorni di silenzio e riflessione, utili soprattutto per metabolizzare la delusione, come equipe di coordinamento delle Caritas cittadine sentiamo il bisogno ed il dovere di esprimere il nostro pensiero su quanto accaduto qualche giorno fa.
In data 21 gennaio 2023, infatti, un articolo apparso sulla testata giornalistica "Coratoviva" documentava il rinvenimento tra i rifiuti destinati ad essere smaltiti col secco residuo di intere confezioni di marmellata, pasta, biscotti, riso e legumi ancora integre e neppure scadute recanti la dicitura "Aiuto UE - non commerciabile".
Una notizia del genere non poteva che lasciarci basiti, sia perché non è accettabile un tale spreco di alimenti, sia perché ferisce l'impegno di tanti soggetti (volontari, parroci, concittadini) che provano nel loro piccolo a sostenere famiglie in situazioni di difficoltà socio-economica. Due volte al mese, infatti, più di trecento nuclei familiari ricevono il "paniere" contenente beni di prima necessità ritirati presso il Banco Alimentare (recanti appunto la scritta "Aiuto UE - non commerciabile") o donati da cittadini ed aziende del territorio.
Restiamo altresì stupiti dal fatto che sia stata rinvenuta un'intera confezione da 12 pezzi di marmellata, in quanto nei suddetti panieri non vengono mai inserite intere confezioni di prodotti, ma soltanto singoli pezzi. Non escludiamo quindi che la ricezione di tali beni sia avvenuto al di fuori dell'operato della Caritas, in quanto essa non è l'unico ente che riceve e distribuisce i prodotti del Banco Alimentare.
Ci auguriamo però che l'amarezza generata in noi (e sicuramente in tanti altri nostri concittadini) dalla notizia non vada a minare il nobile nonché necessario valore della solidarietà, così diffuso nel nostro territorio; l'irresponsabilità di alcuni soggetti che hanno compiuto un tale gesto, insieme alla sporadicità dell'evento, non intaccherà minimamente il nostro quotidiano impegno e speriamo neppure il sincero sostegno di chi, come afferma il nostro motto, ci "aiuta ad aiutare".
Le situazioni di reale fragilità ed i bisogni che riscontriamo sono numerosissimi e tutti insieme possiamo essere compagni di strada del fratello più debole e bisognoso.