Cronaca
Attentato al carabinieri, De Benedittis: «Aprire dibattito su sicurezza e criminalità organizzata»
La nota dell'esponente di "Rimettiamo in moto la città"
Corato - martedì 4 dicembre 2018
12.40
La nota dell'esponente di "Rimettiamo in moto la città"
Il gravissimo attentato intimidatorio accaduto l'altra notte a Corato, ai danni di un Carabiniere in servizio ad Andria, impone a tutte le forze politiche cittadine, di aprire un serio dibattito sul tema della sicurezza e della criminalità organizzata.
È urgente una reazione delle istituzioni e della società civile per impedire che possa subentrare la diffusa rassegnazione a una città violenta.
In pochi mesi, si sono succeduti eventi criminali di rilievo: dalla uccisione in largo Abazia del giovane Viktor, all'incendio di una villa, alla serie interminabili di auto incendiate, alla bomba della scorsa notte.
Come di recente ha sostenuto, in un incontro promosso da Lions e Rotary a Corato, il dott. Antonio De Luce, Presidente del Tribunale di Trani, il problema della sicurezza va affrontato avendo una visione di sistema e intervenendo sulle criticità sia attraverso la repressione che attraverso la prevenzione e la rigenerazione sociale e urbana.
Di questi argomenti, purtroppo, non c'è praticamente traccia nel dibattito politico-istituzionale locale, a fronte, invece, di una realtà cittadina attraversata da fenomeni criminali gravi legati al mondo dell'usura e del riciclaggio, già oggetto, peraltro, di importanti inchieste.
Piena solidarietà, quindi, al Carabiniere oggetto di questo grave atto intimidatorio e all'intero quartiere così violentemente segnato.
E' necessario rompere il silenzio e intraprendere, con decisione, la strada verso la costruzione di una "Legalità del Noi" così come sostiene incessantemente il dott. Giuseppe Gatti Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari
Il gravissimo attentato intimidatorio accaduto l'altra notte a Corato, ai danni di un Carabiniere in servizio ad Andria, impone a tutte le forze politiche cittadine, di aprire un serio dibattito sul tema della sicurezza e della criminalità organizzata.
È urgente una reazione delle istituzioni e della società civile per impedire che possa subentrare la diffusa rassegnazione a una città violenta.
In pochi mesi, si sono succeduti eventi criminali di rilievo: dalla uccisione in largo Abazia del giovane Viktor, all'incendio di una villa, alla serie interminabili di auto incendiate, alla bomba della scorsa notte.
Come di recente ha sostenuto, in un incontro promosso da Lions e Rotary a Corato, il dott. Antonio De Luce, Presidente del Tribunale di Trani, il problema della sicurezza va affrontato avendo una visione di sistema e intervenendo sulle criticità sia attraverso la repressione che attraverso la prevenzione e la rigenerazione sociale e urbana.
Di questi argomenti, purtroppo, non c'è praticamente traccia nel dibattito politico-istituzionale locale, a fronte, invece, di una realtà cittadina attraversata da fenomeni criminali gravi legati al mondo dell'usura e del riciclaggio, già oggetto, peraltro, di importanti inchieste.
Piena solidarietà, quindi, al Carabiniere oggetto di questo grave atto intimidatorio e all'intero quartiere così violentemente segnato.
E' necessario rompere il silenzio e intraprendere, con decisione, la strada verso la costruzione di una "Legalità del Noi" così come sostiene incessantemente il dott. Giuseppe Gatti Sostituto Procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari