Cultura
Antonio Montrone nella giuria del Premio Bovio
A lui il compito di giudicare il lavori in concorso nella sezione narrativa edita
Corato - lunedì 28 settembre 2020
Non è coratino e non ne fa mistero, è nato ad Andria ma è un coratino d'adozione, vive a Corato e si spende per la nostra città nella promozione della cultura. Già presidente del Forum degli Autori di Corato, saggista, autore, attore e regista teatrale, Antonio Montrone è un volto noto sulle assi dei palcoscenici del territorio e una penna raffinata che ha dato vita a produzioni letterarie narrative e poetiche.
È nella sua veste di cultore dell'arte e della letteratura che Antonio Montrone è stato scelto per essere uno dei giurati del prestigioso Premio Nazionale Giovanni Bovio.
La cerimonia di premiazione del Concorso letterario, giunto alla sua quinta edizione, si è tenuta a Trani lo scorso 12 settembre ed ha assegnato numerosi premi all'interno della prestigiosa Biblioteca comunale "Giovanni Bovio".
Condotta dallo scrittore Domenico Valente (già ideatore del Premio) e dalle due curatrici, la dott.ssa Marisa Curci e la dott.ssa Micaela Nichilo, alla presenza dell'assessore Cherubina Palmieri, la serata ha assegnato tanti premi quante le sezioni in cui il concorso è strutturato: "Il Genio" (arti visive), "Il Verbo Novello" (narrativa edita cartacea), "Il Secolo Nuovo" (narrativa edita e-book), "Discorsi" (poesia a tema libero), "Premio speciale Romy Dell'Omo", sezione speciale "Il Millennio" (copertina dell'anno).
A valutare i lavori in concorso per la sezione "Il Verbo Novello", al fianco del prof. Daniele Maria Pegorari - docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, presso l'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari - e del dott. Nicola Curci - giornalista e docente universitario - anche Antonio Montrone. Certamente un accento, per il regista teatrale, sul suo impegno e la sua profonda sensibilità culturale, dote importante e necessaria per riuscire a leggere fra le righe di un'opera letteraria e saperne riconoscere il valore.
Organizzato dall'associazione culturale Progetto Bovio, il Premio ha voluto intravedere nelle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria uno stimolo alla crescita: e così, i vincoli dovuti alla situazione Covid-19, hanno fatto sì che la cerimonia si trasformasse in un momento più intimo, di grande collaborazione e condivisione dei valori, che animano gli artisti e gli autori delle opere in concorso.
È nella sua veste di cultore dell'arte e della letteratura che Antonio Montrone è stato scelto per essere uno dei giurati del prestigioso Premio Nazionale Giovanni Bovio.
La cerimonia di premiazione del Concorso letterario, giunto alla sua quinta edizione, si è tenuta a Trani lo scorso 12 settembre ed ha assegnato numerosi premi all'interno della prestigiosa Biblioteca comunale "Giovanni Bovio".
Condotta dallo scrittore Domenico Valente (già ideatore del Premio) e dalle due curatrici, la dott.ssa Marisa Curci e la dott.ssa Micaela Nichilo, alla presenza dell'assessore Cherubina Palmieri, la serata ha assegnato tanti premi quante le sezioni in cui il concorso è strutturato: "Il Genio" (arti visive), "Il Verbo Novello" (narrativa edita cartacea), "Il Secolo Nuovo" (narrativa edita e-book), "Discorsi" (poesia a tema libero), "Premio speciale Romy Dell'Omo", sezione speciale "Il Millennio" (copertina dell'anno).
A valutare i lavori in concorso per la sezione "Il Verbo Novello", al fianco del prof. Daniele Maria Pegorari - docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea, presso l'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari - e del dott. Nicola Curci - giornalista e docente universitario - anche Antonio Montrone. Certamente un accento, per il regista teatrale, sul suo impegno e la sua profonda sensibilità culturale, dote importante e necessaria per riuscire a leggere fra le righe di un'opera letteraria e saperne riconoscere il valore.
Organizzato dall'associazione culturale Progetto Bovio, il Premio ha voluto intravedere nelle limitazioni imposte dalla situazione sanitaria uno stimolo alla crescita: e così, i vincoli dovuti alla situazione Covid-19, hanno fatto sì che la cerimonia si trasformasse in un momento più intimo, di grande collaborazione e condivisione dei valori, che animano gli artisti e gli autori delle opere in concorso.