Anche il Senato ricorda il disastro del 12 luglio
Il sen. Ruggiero Quarto nel suo intervento ha fatto riferimento alla strage sul binario Corato - Andria
Questo il testo del suo intervento.
Onorevoli colleghi,
oggi ricorre il secondo anniversario di uno dei più gravi disastri ferroviari avvenuti in Italia.
Il 12 luglio 2016 alle 11 e cinque, sulla linea Bari-Barletta di Ferrotramviaria S.p.A., tra Andria e Corato, è avvenuta una drammatica collisione tra due treni che viaggiavano in direzione opposta su binario unico. Ventitré morti, 51 feriti, anche gravi. Per questi nostri fratelli e i loro cari è doveroso il ricordo e la solidarietà, anche perché sembra non si sia trattato affatto di tragica fatalità.
Infatti, l'indagine del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti parla di una non corretta gestione del traffico, un non corretto intervento nella gestione degli incroci, procedure difformi dalle previsioni regolamentari, dipendenza dal fattore umano del livello di sicurezza.
Nell'era della cattura delle onde gravitazionali ci si affida a rudimentali comunicazioni telefoniche di via libera!
La causa a monte è il non corretto recepimento della Direttiva Europea sulla Sicurezza delle ferrovie non applicata alle ferrovie regionali, se non dopo il disastro! Direttiva che dopo due anni rimane ancora in buona parte inevasa, tanto che l'Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria dal sei agosto prossimo imporrà il limite di 50 km/h alle reti senza Sistema Controllo Marcia Treno, per mitigare il rischio di altri disastri!
Intanto, la Giustizia, nella quale confidiamo, sta facendo il suo corso. La Procura di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per 18 persone e per Ferrotramviaria, fissando per lunedì prossimo l'udienza preliminare. Le accuse sono, a vario titolo, i reati di disastro ferroviario, omicidio colposo, lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
In attesa che siano individuate e sanzionate le responsabilità, auspico che il disastro sia di monito affinché il sistema ferroviario italiano sia efficiente e sicuro.
Purtroppo la rete delle ferrovie secondarie, di cui fa parte la Barinord, nonostante cinque milioni di utenti, è trascurata. Basti pensare che su 3 mila chilometri, 2.700 sono a binario unico!
Per il trasporto ferroviario regionale, registriamo l'impegno del Governo innanzitutto per ammodernare e potenziare le linee ferroviarie preesistenti, per rispondere ad una esigenza di mobilità decorosa, veloce, sicura e a basso impatto ambientale.
È la "cura del ferro" necessaria all'Italia!
Ascoltiamo il grido di dolore che si leva dalla Puglia per i nostri Angeli volati in cielo!"