Attualità
Anche Corato aderisce alla "Giornata di mobilitazione nazionale contro tutte le guerre"
Per dire basta ai conflitti, domani manifesteranno gli studenti del liceo artistico "Stupor mundi" guidati dal sindaco e da due professori
Corato - venerdì 25 ottobre 2024
17.23 Comunicato Stampa
La guerra, che avevamo rimosso dalle nostre ottimistiche e sprovvedute visioni del mondo, è tornata a minacciare la nostra vita e, soprattutto, a farci prendere coscienza che non aveva mai smesso di minacciare altre vite, quelle di milioni di persone, che abbiamo ignorato semplicemente perché lontane dai nostri occhi. Ora che si è avvicinata a noi, la guerra ha riavvicinato queste persone ai nostri cuori, unendoci in un unico destino.
Mentre continuano le guerre a Gaza, in Ucraina, in Libano, in Sudan e in tante altre parti del mondo, sabato 26 ottobre, in 7 città italiane (Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino), numerose organizzazioni della società civile, su iniziativa della Fondazione Perugia-Assisi, daranno vita ad una Giornata di mobilitazione nazionale contro tutte le guerre, promossa da reti pacifiste laiche e cristiane.
Con lo slogan: "Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora!", la Scuola italiana, così come il Liceo Artistico «Federico II, Stupor mundi» di Corato, in quanto presidio dei valori della Carta Costituzionale, ripudia la guerra in ogni sua manifestazione e incoraggia ogni iniziativa volta a promuovere la Pace tra i popoli e le nazioni.
A tal fine, il Liceo Artistico «Federico II, Stupor mundi» aderisce idealmente e concretamente all'iniziativa, infatti, un gruppo di 40 dei suoi studenti, in modo autonomo e spontaneo, parteciperà al corteo di Bari per portare con entusiasmo, carico di vitalità e speranza per un mondo migliore, il suo impegno incondizionato per la Pace.
Accompagnerà gli studenti una delegazione formata dal sindaco di Corato, Corrado De Benedittis e due professori del Liceo Artistico «Federico II, Stupor mundi», Mariella Capobianco ed Eliseo Tambone.
"Occorre essere consapevoli che la ricerca della pace non può limitarsi alla denuncia della guerra o del male in generale se non si cerca e non si costruisce il bene. Perché la Pace non sia solo una speranza che si oppone alla realtà della guerra, occorre sensibilizzare soprattutto i giovani a farsi "inventori di pace" contro l'illusione della guerra come inevitabile soluzione dei conflitti".
Mentre continuano le guerre a Gaza, in Ucraina, in Libano, in Sudan e in tante altre parti del mondo, sabato 26 ottobre, in 7 città italiane (Bari, Cagliari, Firenze, Milano, Palermo, Roma, Torino), numerose organizzazioni della società civile, su iniziativa della Fondazione Perugia-Assisi, daranno vita ad una Giornata di mobilitazione nazionale contro tutte le guerre, promossa da reti pacifiste laiche e cristiane.
Con lo slogan: "Fermiamo le guerre, il tempo della Pace è ora!", la Scuola italiana, così come il Liceo Artistico «Federico II, Stupor mundi» di Corato, in quanto presidio dei valori della Carta Costituzionale, ripudia la guerra in ogni sua manifestazione e incoraggia ogni iniziativa volta a promuovere la Pace tra i popoli e le nazioni.
A tal fine, il Liceo Artistico «Federico II, Stupor mundi» aderisce idealmente e concretamente all'iniziativa, infatti, un gruppo di 40 dei suoi studenti, in modo autonomo e spontaneo, parteciperà al corteo di Bari per portare con entusiasmo, carico di vitalità e speranza per un mondo migliore, il suo impegno incondizionato per la Pace.
Accompagnerà gli studenti una delegazione formata dal sindaco di Corato, Corrado De Benedittis e due professori del Liceo Artistico «Federico II, Stupor mundi», Mariella Capobianco ed Eliseo Tambone.
"Occorre essere consapevoli che la ricerca della pace non può limitarsi alla denuncia della guerra o del male in generale se non si cerca e non si costruisce il bene. Perché la Pace non sia solo una speranza che si oppone alla realtà della guerra, occorre sensibilizzare soprattutto i giovani a farsi "inventori di pace" contro l'illusione della guerra come inevitabile soluzione dei conflitti".