Territorio
Agricoltura, Coldiretti incontra Emiliano: «Recuperare inefficienze e rastrellare risorse»
Coldiretti: «Filiere in crisi e eccesso di burocrazia». Al via un piano di rigenerazione agricola
Corato - giovedì 28 maggio 2020
Comunicato Stampa
«Bisogna voltare pagina in fretta, con un deciso cambio di passo di tutta l'amministrazione regionale, perché vengano recuperati in fretta i ritardi e le inefficienze e venga ridata centralità all'agricoltura, a cui finora non sono state date risposte univoche e concrete», così il presidente regionale Savino Muraglia ha aperto l'incontro della Giunta di Coldiretti Puglia con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
«Rastrellare risorse è possibile e rimodulare è l'unica strada per non perdere le risorse del PSR, scongiurando di mettere a rischio la deroga che la Regione Puglia ha già avuto dall'UE. Devono essere utilizzati gli 800 milioni di euro di risorse del PSR ancora non spesi per una quota dei quali si rischia il disimpegno. Ora quelle risorse potrebbero essere impegnate nell'annualità 2020», ha aggiunto il presidente Muraglia.
Coldiretti ha proposto un Piano Marshall Puglia per l'agricoltura, perché in attesa che anche Bruxelles apra il cantiere per definire misure forti, occorre agire e con tempestività per sostenere l'agricoltura e l'agroalimentare pugliesi che stanno pagando a caro prezzo l'emergenza Coronavirus.
Al via, intanto, il percorso tra Regione Puglia e Ministero delle Politiche agricole – secondo quanto riferito dal Direttore dell'Assessorato all'Agricoltura regionale Nardone alla Giunta di Coldiretti Puglia - per usare i 20 milioni di euro della misura della diversificazione del Piano per la Rigenerazione del Salento per finanziare la sottomisura 4.1C del PSR per investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta colpita dalla Xylella, con la necessaria accelerata nella scrittura dei bandi che possano finalmente permettere al Salento di tornare a lavorare e a produrre.
«Se è vero che l'agricoltura e l'agroalimentare hanno tenuto duro durante l'emergenza Coronavirus, non si può negare - ha detto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni - che molte filiere siano in profonda crisi. Come Coldiretti abbiamo lanciato l'allarme sui rischi che si corrono dal settore vitivinicolo all'olivicoltura, dalla pesca fino al lattiero – caseario, dove è urgente la delibera di Giunta che definisca tempi e modalità per assegnare i 2 milioni di euro agli allevatori e ai caseifici destinati con la legge regionale già approvata. Sono migliaia le attività che rischiano la debacle, in un contesto aggravato dalla lunga gestione commissariale dei Consorzi di Bonifica. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come "attività connesse".
L'agriturismo in primis – ha incalzato il direttore Piccioni - che ha bisogno di una forte iniezione di liquidità dopo mesi di forzato lockdown. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale».
Sono oltre 300 le fattorie didattiche e gli agriturismi presenti nelle campagne pugliesi che possono accogliere durante l'estate i bambini in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all'aria aperta usufruendo del bonus baby sitter, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto una riunione operativa per aprire alle famiglie e ai bambini dopo un approfondimento con il prof. Lopalco, epidemiologo e consulente della Regione Puglia, mentre sono fondamentali servizi ad hoc per i 63 mila coltivatori diretti pensionati – ha concluso Coldiretti Puglia - con un'altissima percentuale di pensioni integrate al minimo.
L'eccesso di burocrazia è una delle cause delle difficoltà di utilizzare i contributi europei, per questo Coldiretti Puglia ha chiesto una decisa sburocratizzazione, dando attuazione immediata allo strumento della semplificazione in agricoltura, per superare i mille vincoli burocratici, spendere subito e far recuperare competitività alle imprese agricole pugliesi.
«Rastrellare risorse è possibile e rimodulare è l'unica strada per non perdere le risorse del PSR, scongiurando di mettere a rischio la deroga che la Regione Puglia ha già avuto dall'UE. Devono essere utilizzati gli 800 milioni di euro di risorse del PSR ancora non spesi per una quota dei quali si rischia il disimpegno. Ora quelle risorse potrebbero essere impegnate nell'annualità 2020», ha aggiunto il presidente Muraglia.
Coldiretti ha proposto un Piano Marshall Puglia per l'agricoltura, perché in attesa che anche Bruxelles apra il cantiere per definire misure forti, occorre agire e con tempestività per sostenere l'agricoltura e l'agroalimentare pugliesi che stanno pagando a caro prezzo l'emergenza Coronavirus.
Al via, intanto, il percorso tra Regione Puglia e Ministero delle Politiche agricole – secondo quanto riferito dal Direttore dell'Assessorato all'Agricoltura regionale Nardone alla Giunta di Coldiretti Puglia - per usare i 20 milioni di euro della misura della diversificazione del Piano per la Rigenerazione del Salento per finanziare la sottomisura 4.1C del PSR per investimenti per la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende olivicole della zona infetta colpita dalla Xylella, con la necessaria accelerata nella scrittura dei bandi che possano finalmente permettere al Salento di tornare a lavorare e a produrre.
«Se è vero che l'agricoltura e l'agroalimentare hanno tenuto duro durante l'emergenza Coronavirus, non si può negare - ha detto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni - che molte filiere siano in profonda crisi. Come Coldiretti abbiamo lanciato l'allarme sui rischi che si corrono dal settore vitivinicolo all'olivicoltura, dalla pesca fino al lattiero – caseario, dove è urgente la delibera di Giunta che definisca tempi e modalità per assegnare i 2 milioni di euro agli allevatori e ai caseifici destinati con la legge regionale già approvata. Sono migliaia le attività che rischiano la debacle, in un contesto aggravato dalla lunga gestione commissariale dei Consorzi di Bonifica. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come "attività connesse".
L'agriturismo in primis – ha incalzato il direttore Piccioni - che ha bisogno di una forte iniezione di liquidità dopo mesi di forzato lockdown. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale».
Sono oltre 300 le fattorie didattiche e gli agriturismi presenti nelle campagne pugliesi che possono accogliere durante l'estate i bambini in sicurezza con attività ricreative ed educative a contatto con la natura nei grandi spazi all'aria aperta usufruendo del bonus baby sitter, per cui Coldiretti Puglia ha chiesto una riunione operativa per aprire alle famiglie e ai bambini dopo un approfondimento con il prof. Lopalco, epidemiologo e consulente della Regione Puglia, mentre sono fondamentali servizi ad hoc per i 63 mila coltivatori diretti pensionati – ha concluso Coldiretti Puglia - con un'altissima percentuale di pensioni integrate al minimo.
L'eccesso di burocrazia è una delle cause delle difficoltà di utilizzare i contributi europei, per questo Coldiretti Puglia ha chiesto una decisa sburocratizzazione, dando attuazione immediata allo strumento della semplificazione in agricoltura, per superare i mille vincoli burocratici, spendere subito e far recuperare competitività alle imprese agricole pugliesi.