Cronaca
Adescava minorenni su internet, arrestato 41enne
In manette un uomo della provincia di Bari
Corato - sabato 10 marzo 2018
10.05
Infraquattordicenni e di sesso femminile: era questo il target delle vittime scelte da un uomo, M.L. , di anni 41 e residente in un comune della provincia di Bari, che la Polizia non ha specificato, nei confronti del quale la Polizia Postale e delle Comunicazioni di Bari ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari dott.sa Annachiara Mastrorilli su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.sa Simona Filoni.
L'uomo, utilizzando falsi account e fingendosi un adolescente di bell'aspetto, contattava le ragazzine sui principali social network con l'intento di instaurare rapporti affettivi e fiduciari, finendo per inviare loro filmati audio/video autoprodotti di natura sessuale.
L'attento studio delle tracce informatiche ha consentito agli investigatori di identificare l'uomo, ottenendo un decreto di perquisizione locale e informatica.
La successiva analisi forense dei dispositivi sequestrati è stata determinante per ricostruire le sue modalità di adescamento: in particolare, utilizzando differenti identità su altrettante chat, l'uomo talvolta si fingeva tale "Francesco Bho", ragazzo innamorato e protettivo, e in altri casi si presentava come "Miki Lam", uomo cattivo e aggressivo. Con una sorta di cinico gioco al rimbalzo di personalità, l'uomo entrava in contatto con le ragazzine, riuscendo a ottenerne l'incondizionata fiducia.
Dall'esame attento dei 180.000 messaggi sms, delle numerose chat Whatsapp e dei diversi dialoghi su Messenger rinvenuti, gli operatori della PolPost pugliese sono riusciti a identificare le vittime delle condotte predatorie dell'uomo e a definirne le responsabilità penali.
Le audizioni delle vittime, eseguite in modalità protetta, hanno confermato quanto era emerso dalle conversazioni virtuali e in un caso è stata accertata anche una violenza sessuale in danno di una ragazza poco più che quattordicenne.
L'uomo, attualmente in stato di custodia cautelare, già condannato per reati della stessa indole ad anni 8 e mesi 8 di reclusione a seguito di processo con rito abbreviato per fatti inerenti ulteriori vittime minorenni, dovrà ora rispondere dei reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, adescamento, corruzione di minori e violenza sessuale.
L'uomo, utilizzando falsi account e fingendosi un adolescente di bell'aspetto, contattava le ragazzine sui principali social network con l'intento di instaurare rapporti affettivi e fiduciari, finendo per inviare loro filmati audio/video autoprodotti di natura sessuale.
L'attento studio delle tracce informatiche ha consentito agli investigatori di identificare l'uomo, ottenendo un decreto di perquisizione locale e informatica.
La successiva analisi forense dei dispositivi sequestrati è stata determinante per ricostruire le sue modalità di adescamento: in particolare, utilizzando differenti identità su altrettante chat, l'uomo talvolta si fingeva tale "Francesco Bho", ragazzo innamorato e protettivo, e in altri casi si presentava come "Miki Lam", uomo cattivo e aggressivo. Con una sorta di cinico gioco al rimbalzo di personalità, l'uomo entrava in contatto con le ragazzine, riuscendo a ottenerne l'incondizionata fiducia.
Dall'esame attento dei 180.000 messaggi sms, delle numerose chat Whatsapp e dei diversi dialoghi su Messenger rinvenuti, gli operatori della PolPost pugliese sono riusciti a identificare le vittime delle condotte predatorie dell'uomo e a definirne le responsabilità penali.
Le audizioni delle vittime, eseguite in modalità protetta, hanno confermato quanto era emerso dalle conversazioni virtuali e in un caso è stata accertata anche una violenza sessuale in danno di una ragazza poco più che quattordicenne.
L'uomo, attualmente in stato di custodia cautelare, già condannato per reati della stessa indole ad anni 8 e mesi 8 di reclusione a seguito di processo con rito abbreviato per fatti inerenti ulteriori vittime minorenni, dovrà ora rispondere dei reati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico, adescamento, corruzione di minori e violenza sessuale.