Comunicazioni
Acqua San Benedetto, il Ministero della Salute ritira un lotto contaminato
La società produttrice invita i consumatori a prestare attenzione alle bottigliette
Italia - giovedì 21 giugno 2018
9.44
Un lotto di acqua "San Benedetto - Fonte Primavera" contaminato. La notizia da qualche ora sta facendo il giro del web, allarmando i cittadini che in casa hanno, in particolare, il formato da mezzo litro della nota azienda. Le bottigliette potrebbero essere pericolose perché contengono una presenza non indifferente di xilene, trimetilbenzene, toluene ed etilbenzene. Il ministero della Salute ha disposto il ritiro immediato dal mercato e invita tutti coloro che abbiano acquistato queste bottigliette a riportarle in negozio e a non bere l'acqua.
Le bottigliette in questione hanno questo numero identificativo: 23LB8137E, con data di scadenza 16/11/2019. In base ad alcuni campionamenti sembrerebbe che l'acqua non sia conforme, perché i livelli di contaminanti idrocarburici aromatici sono troppo alti. San Benedetto precisa che ad essere contaminato sarebbe solo questo specifico lotto.
La società produttrice ha disposto l'immediato ritiro ma precisa che tutte le fonti del Gruppo sono esenti da inquinamento ed in regola con la legislazione vigente. Sono, inoltre, oggetto di controlli continuativi, giornalieri effettuati secondo rigidi protocolli interni che confermano l'assoluta purezza delle acque. Per la società, il fenomeno sarebbe limitato a poche bottiglie ed esterno ai cicli produttivi aziendali.
Le bottigliette in questione hanno questo numero identificativo: 23LB8137E, con data di scadenza 16/11/2019. In base ad alcuni campionamenti sembrerebbe che l'acqua non sia conforme, perché i livelli di contaminanti idrocarburici aromatici sono troppo alti. San Benedetto precisa che ad essere contaminato sarebbe solo questo specifico lotto.
La società produttrice ha disposto l'immediato ritiro ma precisa che tutte le fonti del Gruppo sono esenti da inquinamento ed in regola con la legislazione vigente. Sono, inoltre, oggetto di controlli continuativi, giornalieri effettuati secondo rigidi protocolli interni che confermano l'assoluta purezza delle acque. Per la società, il fenomeno sarebbe limitato a poche bottiglie ed esterno ai cicli produttivi aziendali.