Eventi
"A mare citte", domani in scena l'ensemble coratina "Luigi Palumbo & Aquarata"
A Teatro un grande spettacolo per presentare il nuovo disco
Corato - venerdì 10 marzo 2017
14.45
C'è grande attesa per il ritorno sulle scene della band vernacolare coratina "Luigi Palumbo & Aquarata", il gruppo che racconta in musica la storia di una città e di un territorio scandagliandone i particolari e riuscendo a tradurre coi suoni le atmosfere e i profumi di una terra che odora di murgia e di mare.
L'ensemble tornerà a calcare il palco del Teatro Comunale di Corato domani 11 marzo e domenica 12 marzo, con un doppio spettacolo che fonde nel suo insieme musica, poesia, danza e teatro. Un'occasione per presentare l'ultimo album, di recente pubblicazione, dal titolo "A Mare Citte", edito dall'etichetta indipendente Angapp.
Uno spettacolo dalle grandi aspettative, vista la risposta del pubblico che già si è assicurato un posto a teatro. Sarà possibile acquistare gli ultimissimi biglietti a disposizione rivolgendosi al botteghino del Teatro Comunale o presso la cartoleria Kibi in via Gravina.
I sette musicisti confermano il sodalizio con il poeta vernacolare Gerardo Giuseppe Strippoli, autore con Luigi Palumbo, anima del gruppo, dei brani che compongono l'album, integralmente arrangiato da Riccardo Caiati (basso e contrabbasso), Giuseppe Di Bisceglie (pianoforte, tastiere, fisarmonica e voce), Pietro Catucci (violino), Giuseppe Mazzilli (chitarre), Paola Caterina (voce) e Aldo Scaringella (Batteria e percussioni).
Il mare e la terra, l'orizzonte e le radici, sono i temi portanti di "A Mare Citte": l'indissolubile legame con la terra di origine, proiettato verso un mondo globale, che strizza l'occhio al Mediterraneo e lo accoglie attraverso le sonorità, i colori e le meravigliose ed attuali storie di tempi passati.
Nove tracce attraverso le quali è possibile assaporare il forte e selvatico gusto delle radici ed il delicato odore del mare, inteso non come barriera naturale, ma come collegamento tra mondi e culture diverse. In questo contesto si inserisce l'utilizzo di strumenti tipici della tradizione pugliese, come il tamburello, sapientemente suonato da Davide Torrente, o la Tromba di Dario Doronzo, e del santur o dei vocalizzi di Fabrizio Piepoli, special guest del disco.
La barca raffigurata in copertina, dipinta dall'artista coratino Mariano Palumbo, è il simbolo di questo viaggio in musica, nel tempo e nello spazio. Un lavoro discografico che si intreccia a quelli già realizzati da "Luigi Palumbo & Aquarata" e li avvolge in un significato artistico più maturo che non dimentica la spensieratezza delle origini.
L'ensemble tornerà a calcare il palco del Teatro Comunale di Corato domani 11 marzo e domenica 12 marzo, con un doppio spettacolo che fonde nel suo insieme musica, poesia, danza e teatro. Un'occasione per presentare l'ultimo album, di recente pubblicazione, dal titolo "A Mare Citte", edito dall'etichetta indipendente Angapp.
Uno spettacolo dalle grandi aspettative, vista la risposta del pubblico che già si è assicurato un posto a teatro. Sarà possibile acquistare gli ultimissimi biglietti a disposizione rivolgendosi al botteghino del Teatro Comunale o presso la cartoleria Kibi in via Gravina.
I sette musicisti confermano il sodalizio con il poeta vernacolare Gerardo Giuseppe Strippoli, autore con Luigi Palumbo, anima del gruppo, dei brani che compongono l'album, integralmente arrangiato da Riccardo Caiati (basso e contrabbasso), Giuseppe Di Bisceglie (pianoforte, tastiere, fisarmonica e voce), Pietro Catucci (violino), Giuseppe Mazzilli (chitarre), Paola Caterina (voce) e Aldo Scaringella (Batteria e percussioni).
Il mare e la terra, l'orizzonte e le radici, sono i temi portanti di "A Mare Citte": l'indissolubile legame con la terra di origine, proiettato verso un mondo globale, che strizza l'occhio al Mediterraneo e lo accoglie attraverso le sonorità, i colori e le meravigliose ed attuali storie di tempi passati.
Nove tracce attraverso le quali è possibile assaporare il forte e selvatico gusto delle radici ed il delicato odore del mare, inteso non come barriera naturale, ma come collegamento tra mondi e culture diverse. In questo contesto si inserisce l'utilizzo di strumenti tipici della tradizione pugliese, come il tamburello, sapientemente suonato da Davide Torrente, o la Tromba di Dario Doronzo, e del santur o dei vocalizzi di Fabrizio Piepoli, special guest del disco.
La barca raffigurata in copertina, dipinta dall'artista coratino Mariano Palumbo, è il simbolo di questo viaggio in musica, nel tempo e nello spazio. Un lavoro discografico che si intreccia a quelli già realizzati da "Luigi Palumbo & Aquarata" e li avvolge in un significato artistico più maturo che non dimentica la spensieratezza delle origini.