Un cittadino denuncia: «Pubbliche fontane occupate da chi carica migliaia di litri d'acqua»
La lettera alla nostra redazione
martedì 8 agosto 2017
11.34
iReport
Gentile direttore,
dal giornale da lei diretto abbiamo avuto notizia della firma da parte del Governatore Michele Emiliano di un decreto per il risparmio idrico e la limitazione dell'utilizzo delle acque nel settore irriguo.
Con tale decreto viene disposto il divieto di utilizzare acqua potabile erogata dal pubblico acquedotto per usi impropri, come l'innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio dei cortili e piazzali e il riempimento di piscine e vasche.
Fermo restando che è impossibile monitorare come venga utilizzata l'acqua all'interno delle proprietà private, vi sono tuttavia episodi incresciosi che si ripetono da tempo alla piena luce del sole e sotto gli occhi di chiunque e, molto spesso, limitano il diritto dei semplici cittadini di approvvigionarsi alle pubbliche fontane anche soltanto per bere un goccio d'acqua.
Mi riferisco, in particolare, alle fontane di via Castel del Monte, situate a ridosso della rotatoria per via San Magno. Fontane perennemente occupate da agricoltori che, coi loro camioncini carichi di enormi contenitori, collegano tubi alle fontane e si servono di migliaia di litri di acqua pubblica, evidentemente non per uso "personale", limitando di fatto la possibilità a chi vuol riempire una piccola bottiglia (questa sì ad uso personale) di farlo.
Per non parlare di episodi - questi più rari - di persone che utilizzano l'acqua delle pubbliche fontane per lavare le loro autovetture. Questo tuttavia è un ulteriore capitolo che, a nostro avviso, non andrebbe trascurato: l'utilizzo di acqua potabile per le operazioni di pulizia dei mezzi.
Ci chiediamo: se esiste un decreto del presidente della Regione, chi dovrebbe vigilare affinché esso venga rispettato? E vi sono delle sanzioni per chi non si attiene a quanto stabilito dal decreto? Se sì, perché non vengono erogate?
Senza scomodare troppo le leggi, e facendo appello al buon senso e all'elementare senso civico, ci chiediamo: è giusto che si faccia un uso smodato dell'acqua pubblica anche ad uso irriguo? Perché non c'è vigilanza in tal senso?
La ringrazio per lo spazio che vorrà consentirmi
Un cittadino
dal giornale da lei diretto abbiamo avuto notizia della firma da parte del Governatore Michele Emiliano di un decreto per il risparmio idrico e la limitazione dell'utilizzo delle acque nel settore irriguo.
Con tale decreto viene disposto il divieto di utilizzare acqua potabile erogata dal pubblico acquedotto per usi impropri, come l'innaffiamento di giardini e prati, il lavaggio dei cortili e piazzali e il riempimento di piscine e vasche.
Fermo restando che è impossibile monitorare come venga utilizzata l'acqua all'interno delle proprietà private, vi sono tuttavia episodi incresciosi che si ripetono da tempo alla piena luce del sole e sotto gli occhi di chiunque e, molto spesso, limitano il diritto dei semplici cittadini di approvvigionarsi alle pubbliche fontane anche soltanto per bere un goccio d'acqua.
Mi riferisco, in particolare, alle fontane di via Castel del Monte, situate a ridosso della rotatoria per via San Magno. Fontane perennemente occupate da agricoltori che, coi loro camioncini carichi di enormi contenitori, collegano tubi alle fontane e si servono di migliaia di litri di acqua pubblica, evidentemente non per uso "personale", limitando di fatto la possibilità a chi vuol riempire una piccola bottiglia (questa sì ad uso personale) di farlo.
Per non parlare di episodi - questi più rari - di persone che utilizzano l'acqua delle pubbliche fontane per lavare le loro autovetture. Questo tuttavia è un ulteriore capitolo che, a nostro avviso, non andrebbe trascurato: l'utilizzo di acqua potabile per le operazioni di pulizia dei mezzi.
Ci chiediamo: se esiste un decreto del presidente della Regione, chi dovrebbe vigilare affinché esso venga rispettato? E vi sono delle sanzioni per chi non si attiene a quanto stabilito dal decreto? Se sì, perché non vengono erogate?
Senza scomodare troppo le leggi, e facendo appello al buon senso e all'elementare senso civico, ci chiediamo: è giusto che si faccia un uso smodato dell'acqua pubblica anche ad uso irriguo? Perché non c'è vigilanza in tal senso?
La ringrazio per lo spazio che vorrà consentirmi
Un cittadino